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Propaganda contro propaganda


stefanodandrea
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Più mi capita di approfondire uno o altro tema, più scopro quanto sia difficile sfuggire alla logica della propaganda. Ho idea che sia il "tifo" a condizionare giornalisti e blogger. Quasi sempre ho l'impressione che coloro che sono bravi a smascherare una propaganda, fanno quasi sempre niente altro che una contro-propaganda.

Prendiamo per esempio l'articolo di Blondet pubblicato in home ieri. Vi si legge (e l'affermazione è importante perché su di essa è fondato l'articolo): " Vedete com’è difficile la “lotta al terrorismo globale” o “lotta globale al terrorismo” annunciata ed iniziata nel 2001 da Bush jr.: appena l’ISIS viene schiacciato in Siria, ecco che riappare in Libia".

Orbene, che l'IS sia stato "schiacciato in Siria" è una colossale balla, una balla che non credo Blondet abbia narrato e posto a fondamento del suo articolo volontariamente e per interesse, bensì semplicemente per tifo. Esiste la propaganda interessata ed esiste la propaganda per tifo.

In realtà, da quando sono iniziati i bombardamenti russi, l'esercito siriano sembra che abbia riconquistato, nei confronti di tutte le formazioni ribelli, quindi non soltanto dell'IS, circa 500 chilometri quadrati. Continuando con questa media, in un anno l'esercito riconquisterà 3000 chilometri quadrati, poco più della provincia di Rieti. E c'è da dire: che i dati provengono da fonti filosiriane; che vi sono state anche conquiste di territorio da parte di Al Nusra e altri ribelli; e che in questi due mesi sono stati uccisi dai ribelli generali iraniani, alti comandanti di Hezbollah e alti ufficiali dell'esercito siriano.

Le fonti di ciò che affermo? Ecco quelle trovate googlando in cinque minuti (non sono solito memorizzare elettronicamente tutti i link degli articoli che leggo):

1) per quanto riguarda le conquiste di territorio da parte di Al Nusra, territorio che sarebbe stato difeso da soldati Iraniani, Al Nusra ha fornito persino le immagini aeree: il filmato, più completo e lungo, era anche su youtube ma è scomparso (non è sempre vero che youtube tratti bene gli jihadisti, anzi):
http://jihadology.net/2015/11/27/new-video-message-from-jabhat-al-nu%E1%B9%A3rah-aerial-footage-of-artillery-upon-tal-bajr-and-the-escape-of-the-iranian-forces-from-it-after-the-storming-of-the-mujahidin-upon-them/

2) Sul territorio riconquistato dall'esercito siriano googlando in un attimo mi è uscita questa notizia del 13 novembre, che parla di 370 chilometri quadrati: http://palaestinafelix.blogspot.it/2015/11/altre-posizioni-cadono-sudovest-di.html Ma si trovano agevolmente varie dichiarazioni, e affermazioni, tutte provenienti da fonti favorevoli ad Assad, che si rifieriscono a queste insignificanti dimensioni, sia pure accompagnate dalla esaltazione propagandistica dei "risultati" ottenuti.

3) Quanto all'alto generale iraniano morto è Hussein Hamedani. Googlando con il suo nome si trovano mille notizie; ovviamente alcune sostengono che sia stato israele (il razzismo secondo il quale gli islamisti sarebbero geneticamente o culturalmente incapaci, di uccidere generali o anche semplicemente di realizzare filmati di propaganda di pregevole fattura tecnica, è duffuso). E' morto il 9 ottobre.

4) Quanto al comandante di Hezbollah è morto l'11 ottobre. Googlando un attimo ho trovato questo: http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/201518-siria-comandante-hezbollah-ucciso-a-idlib

5) Qui si parla della morte di un altro importante generale iraniano. Notizia proveniente da fonte ultra-filorussa e iraniana: http://www.difesaonline.it/mondo-militare/siria-ribelli-annunciano-abbiamo-ucciso-il-generale-soleimani-ma-non-ci-sono-conferme
La notizia è confermata dalla medesima fonte qua (non sarebbe morto ma sarebbe in fin di vita con danni irrimediabili al cervello): http://www.difesaonline.it/mondo-militare/iran-qassem-soleimani-sarebbe-fin-di-vita-lopposizione-del-paese-avrebbe-riportato

Come mai Blondet non ha detto a se stesso : "fammi fare una ricerca di 5 minuti per verificare come sta evolvendo la situazione in Siria"? A mio avviso è tifo, puro tifo, niente altro che tifo.

Come facciamo a liberarci dal tifo? Non lo so. Intanto è importante comprendere che chi tifa è stupidito (non stupido), non fa ricerca, è unilaterale, non obiettivo, un mero e inconsapevole strumento di propaganda, una propaganda insensata perché non interessata e inconsapevole.


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MarioG
Famed Member
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Prendiamo per esempio l'articolo di Blondet pubblicato in home ieri. Vi si legge (e l'affermazione è importante perché su di essa è fondato l'articolo): " Vedete com’è difficile la “lotta al terrorismo globale” o “lotta globale al terrorismo” annunciata ed iniziata nel 2001 da Bush jr.: appena l’ISIS viene schiacciato in Siria, ecco che riappare in Libia".

A me pare che il centro della frase non sia "schiacciato in Siria", bensi' "riappare in Libia".
Sicuramente in Siria e' tutt'altro che "schiacciato".
Anche se la conta dei kilometri quadrati e' un argomento sciocco: in una guerra contano i punti strategici: come fa a confrontare una cittadina in un posto chiave da una parte con 10000 km^2 di deserto dall'altra? (Questo vale anche per chi rivendica le conquiste)
Ho idea pero' che siano in difficolta' sempre crescenti e probabilmente sarebbero in una situazione insostenibile nelle condizioni attuali.
Questo spiega il nuovo attivismo delle varie forze occidentali Francia, Inghilterra USA: pare che stiano bruciando i tempi pur di intervenire in Siria.
(Chissa' se questo puo' illuminare almeno un po' i fatti Parigi...)
E perche' sono cosi' impazienti?
Sono impazienti proprio perche' Russi non avrebbero nessun bisogno del loro aiuto.
Devono semplicemente essere presenti alla tavola nel momento in cui il cosiddetto stato islamico dovesse crollare.


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stefanodandrea
Honorable Member
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Ho idee diverse.

Senza che qualcuno attacchi da terra nessuno è mai stato sconfitto. Dopo 70 giorni di bombardamenti statunitensi, l'esercito di Milosevic era intatto. E nessuno può dubitare che gli USA facessero finta. I Russi quindi non hanno bisogno ma NECESSITA' di qualcuno che attacchi da terra.

Questo qualcuno è l'esercito Siriano?
Allora non sappiamo se la russia sia in grado di sconfiggere l'IS e gli altri ribelli. Infatti il vicecapo di stato maggiore dell'esercito russo e comandante delle forze russe in siria ha dichiarato: "E’ difficile per me giudicare quanto sia pronto l’esercito siriano per operazioni offensive. Posso trarre solo una conclusione, che persino nelle condizioni attuali dell’esercito siriano, se è riuscito a portare avanti l’offensiva vuol dire che i nostri attacchi hanno significativamente ridotto il potenziale dei suoi avversati. Nei primi giorni dell’offensiva sono stati liberati più di dieci insediamenti, e un grande insediamento chiamato Achan è stato riconquistato oggi, dopo che i militanti lo avevano occupato per lungo tempo. Nei primi giorni, circa 90 chilometri quadrati sono stati liberati durante le operazioni offensive. Di conseguenza, penso che i quadri militari siriani non siano stati ingenui ma abbiano scientemente deciso di proseguire con l’offensiva” (i chilometri quadrati li cita anche Kartarpolov).

I missili tow rendono difficilissimo avanzare; se colpiscono il mezzo blindato lo distruggono; e, se si guardano i filmati, si verifica che non sbagliano mai ( http://www.difesaonline.it/mondo-militare/siria-monito-degli-iraniani-agli-usa-state-regalando-centinaia-di-missili-anticarro ).Infine, biisogna verificare se l'Esercito comincia ad avere problemi di scarsità di soldati.

Se quel qualcuno non è l'esercito siriano - e non è l'esercito siriano, almeno stando ai ritmi di riconquista del territorio di questi due mesi - restano lo stallo, massimo risultato ottenibile dalla Russia con il solo bombardamento aereo o l'alleanza internazionale che Putin va chiedendo da tempo: la Russia dunque, sempre che non decida di scendere a terra (ma la resistenza islamista, per intensità e durata, non sarebbe inferiore a quella subita dagli Stati Uniti in Iraq) non soltanto ha necessità dell'aiuto di qualcuno ma lo va palesemente cercando e ripete il concetto quotidianamente. La Russia vuole costruire l'alleanza internazionale contro il terrorismo (altra verità palese negata dall'articolo di Blondet, che non vuole ammettere che l'ideologia ingannatrice della guerra al terrorismo internazionale, inventata da Bush è oggi ripresa ad altri fini, nazionalistici o regionali, ma non imperialistici, da Putin).

In Libia l'IS sono 2000-3000 tunisini e alcuni ex Gheddafiani. IS in Libia non significa niente. O hanno la capacità di amministrare, gestire, esercitare la giurisdizione, fornire acqua, servizi giustizia e sicurezza, ossia essere come l'IS in Siria e Iraq del nord, o sono una milizia qualunque che cerca di usare il brand, costretta a ricorrere a soprusi taglieggiamenti e confische.
Fino ad adesso non si hanno notizie che in Libia l'IS stia riuscendo nella "ricostruzione" parziale dello Stato che noi abbiamo distrutto. Per i libici forse dovremmo augurarci che ci riesca. Chi sa ricostruire uno stato è bene che lo si lasci fare,anche se ha idelogie totalitarie. Se ne trova uno ogni trenta anni di gruppo che può saperlo fare (evento raro come la nascita di un grandissimo filosofo). Distruggere il gruppo politico che lo sa fare sarebbe un crimine di proporzioni gigantesche, che andrebbe a bissare quello che già abbiamo commesso in Libia. Somalia, Iraq, e Libia sono tre stati che abbiamo distrutti (l'Afghanistan lo era a metà). Dopo 20, 13 e 4 anni (14 per il semi-stato Afghano), ancora non vi è traccia di veri Stati (il governo iracheno, per riconquistare Tikrit allo Stato islamico, si è avvalso di milizie sciite comandate da un generale iraniano! che razza di stato è?).

Resto della idea che quella di Blondet sia propaganda


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