Premettendo che ( per me ) la questione non è scegliere tra Euro e Lira e tra Bruxelles e Roma , ma scegliere tra capitale e lavoro e tra chi governa a Bruxelles e a Roma
Dopo aver letto questo :
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=762
faccio una domanda ( aperta a tutti ) :
Poiché , oggi ( 2014 , ma anche prima ) tutto quello che usiamo e che ci circonda proviene ( in termini di saperi , di materie prime , di mano d’opera ecc. ) da ogni angolo del mondo ( e non può essere altrimenti : altrimenti , per dirne tre o quattro tra un’infinità di esempi , non potremmo usare computer , cellulari , la macchina , una qualsiasi medicina ecc.ecc.. ) ….
Paesi piccoli , deboli ecc.. possono essere “monopolisti” della moneta come USA , Cina , Russia , Inghilterra ecc. ?
Essenzialmente no, o non nella misura in cui lo sono i grandi. Degli USA manco a parlarne, va da sé, essendo la valuta di riserva il dollaro.
Ah ecco ... grazie istwinw per la risposta ... in effetti ho sempre avuto il dubbio che questi post di P.B. , nonostante i roboanti effetti scenici , nascondessero qualche bug.
Un estratto da Mincuo interessante
(nota mia:
la citazione sui tedeschi finale,non significa popolo tedesco uguale brutto)
Un debito pubblico è un credito pubblico. Pubblico sta per "di tutti i cittadini" se è residente, di altri se è detenuto da non- residenti. Quello è più importante. Lo è in funzione del fatto che serva e risponda all'interesse di un paese e la sua economia, cioè dei cittadini, o risponda ad altro.
Un debito pubblico residente è una traslazione temporale , con la quale lo Stato dà servizi e fa investimenti oggi per domani. Il suo servizio del debito (cioè gli interessi), se residente, si regola nel complesso in maniera sostenibile, se sempre è l'interesse del paese e la sua economia a prevalere, perchè da quella fiscale a quella monetaria, al controllo dei capitali, ne hai quante ne vuoi di maniere. Quindi è un problema apparente, hai un debito e corrispondente credito regolati dai tassi. Se il servizio del debito (interessi) in funzione della domanda è apparentemente costoso lo bilanci fiscalmente. Tutto questo se sei residente e hai moneta tua. Che poi si possa preferire diversamente e sostanzialmente un sistema di moneta-asset (emessa non a debito) è un'altra faccenda. Non è il punto vero e piu importante.Conta se la moneta è tua o è straniera come per noi.
Tu non hai moneta, sei Eurizzato, come l'Argentina che era dollarizzata, tu lo sei a 1936,24 lire/1EUR concettualmente, solo ti hanno dato direttamente l'EUR. E o i tassi sono tuoi, collegati alla tua economia e inflazione oppure sono Tedeschi, come ora.
Un'altro:
Quando mai spiegano alla gente come e perchè sono messi in quel modo quei poveracci in Africa, come moneta, come materie prime, e come autonomia politica. Al massimo gli fanno una bella cosa emotiva e vai con la telefonata da 2 EURO "aiuta i bambini Africani" e poi c'è il commercio "equo e solidale" e la "decrescita felice". Nella tomba. Ma tanto felici però.
Sono dollarizzati,A fronte della moneta che stampano devono avere dollari di riserve. Non sono stupidi, sono schiavi. Un pò diverso. Quelli liberi, come la Libia, se la stampavano invece. Una volta. Ora la Banca Libica è privata. L'hanno privatizzata ancor prima di fare gli interventi "umanitari" e "per la libertà". Fu la prima cosa che fecero, insieme a contratti petroliferi pro Qatar, Inglesi, Francesi, US e Norvegesi.
In pratica ne costituirono una a Tripoli, privata, e l'hanno accreditata subito, Fondo Monetario Internazionele e Banca mondiale in testa.
georgefferson non ho capito ... secondo te , data l'origine globale di tutto quello che oggi usiamo ecc.ecc.. paesi piccoli , deboli ecc.. possono essere “monopolisti” della moneta come USA , Cina , Russia , Inghilterra ecc. ?
georgefferson non ho capito ... secondo te , data l'origine globale di tutto quello che oggi usiamo ecc.ecc.. paesi piccoli , deboli ecc.. possono essere “monopolisti” della moneta come USA , Cina , Russia , Inghilterra ecc. ?
dò una risposta da dilettante: credo che la forza e l'autorevolezza di una moneta, non importa se emessa da una nazione grande o piccola, dipenda da ciò che effettivamente rappresenta, cioè la solidità dell'economia e della gestione pubblica, l'equilibrio sociale e le potenzialità future (sistema educativo, welfare, sanità ecc) e gli assett reali pubblici (infrastrutture, risorse naturali ecc). Ecco perchè certe monete emesse da grandi stati, magari pure con grandi risorse naturali, valgono poco e sono altamente instabili, mentre altre emesse da piccoli stati (Svizzera, tra l'altro totalmente priva di risorse naturali energetiche o minerarie)) sono invece molto solide. Dipende da ciò che rappresentano. Nota che la larga disponibilità di risorse naturali, ad esempio, non basta affatto (esempi: Venezuela...). Un caso a parte sono gli USA che riescono a sostenere la loro moneta solo grazie alla posizione di forza acquisita, e mantenuta, con la vittoria militare della II Guerra Mondiale... se dovessero affidarsi solo a quanto detto sopra, ne vedremmo delle belle! ma forse... è solo questione di tempo. Ciao!
@ericvonmaan
Fernesto parla di “monopolisti” della moneta ma Cina, Russia o Inghilterra non lo sono di certo. Di “monopolista” ce n’è solo uno come uno è lo standard di cambio internazionale per esempio.
E, se posso… l'egemonia monetaria del dollaro inizia ben prima della II° WW e non si fonda su questioni militari. Se mai dopo la supremazia militare è stata usata per non perdere il privilegio acquisito anche quando sono venuti a mancare i fondamentali.
Oh poi, detto fra noi, l'idea che gli Stati siano monopolisti della moneta è una bella idea, ma ogni tanto ricordarsi lo strapotere del sistema bancario in USA, non è che guasterebbe.
Oh poi, detto fra noi, l'idea che gli Stati siano monopolisti della moneta è una bella idea
Bé sì, ci si adegua ...