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Sarà una scuola modello "Carrefour"


MatteoV
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 251
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È l’ultima trovata dell’aziendalismo scolastico; la scuola aperta tutto il giorno, tutto l’anno. Lo propone oggi il Ministro Fedeli, ma lo proponeva ieri il suo predecessore Stefania Giannini, come altri prima di lei. Se ne parla da diversi anni, durante i quali si è più che altro preparato il terreno tra l’opinione pubblica, abituando all’idea di far rientrare i ragazzi dopo le lezioni, ad esempio per progetti didattici di vario tipo – già dal 1997, del resto, in virtù di una direttiva ministeriale, si prevedeva che le scuole restassero aperte – e infine, adesso, è venuta l’ora di mettere il piano realmente in pratica.
La scuola sempre aperta non è solo un’ulteriore sovrapposizione di ruoli, per cui la sua funzione di formare persone e cittadini trascolora in una marea di altre funzioni (adattare lo studente alla società, integrare le lezioni mattutine con incontri pomeridiani – come se la scuola cercasse di supplire a se stessa – perseguire sperimentazioni pedagogiche continue, introdurre nel mondo del lavoro, accogliere e recepire le richieste dei genitori come anche quelle dei figli, permettere di “parcheggiare” questi ultimi quando non ci si può occupare di loro, ecc.). La scuola sempre aperta è una follia, perché è folle questa ybris della società postmoderna, questa pretesa sentita come impellente e irrefutabile necessità di non avere limiti; l’apertura eterna, un prodotto umano che non deve avere una fine, o anche solo una sosta, un punto terminale, nello spazio come nel tempo, con un presente che si espande indefinitamente fagocitando il passato e il futuro; “H 24” è diventata la sigla immancabile da apporre a ogni attività umana che si voglia efficiente e apprezzabile.
Nella scuola senza fine l’apprendimento, che predispone l’allievo alla maturazione individuale, viene sostituito dall’adattamento. Lo studente più che imparare a essere nella comunità acquisisce skills, competenze che gli consentano di adeguarsi alle esigenze produttive. Subisce subito lo sfruttamento lavorativo con “l’alternanza scuola-lavoro” introietta l’attivismo senza sosta e senza fine delle aperture festive dei supermercati, acquisisce il metodo delle soluzioni pratiche immediate a problemi complessi attraverso i test a risposta multipla, perché non avrà tempo per pensare e riflettere e del resto non glielo si chiede. Invece di imparare a pensare l’alterità, deve sviluppare strategie di sopravvivenza. Il sistema di debiti e crediti formativi, che ha introdotto una sorta pedagogia della contabilità, serve a questo scopo. Lo studente deve introiettare la tendenza alla monetizzazione e alla commercializzazione della sua esistenza... [CONTINUA]


Citazione
illupodeicieli
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 760
 

Non voglio andare fuori tema ma ricordare come un mio compagno di scuola, diventato istruttore di pallacanestro, ops, basket, dovette smettere di insegnare e di preparare, perché le sue allieve non c'erano più. E dove erano finite? Le scuole superiori offrivano, free , gratis, come piano di offerta formativo, anche la possibilità di fare sport: e da lui le famiglie dovevano pagare, nel nuovo caso no, perché faceva parte del pof. O forse avrebbero pagato ma molto meno, non ci sarebbero stati campionati con trasferte, e sopratutto i genitori non avrebbero dovuto accompagnare le figlie alle partite e sorbirsi due ore di palle (per chi non piace, ovviamente è e sarà palloso: a me , invece piace, e i miei figli gli ho sempre accompagnati, ho arbitrato, supportato la squadra e...accompagnato i figli degli altri, i cui genitori erano,ahimè , sempre impegnati...forse lavorano h24). In ogni caso , niente può sostituire la pausa pranzo, la lettura di un libro o giornale, come pure ascoltare musica, parlare e giocare: ma nemmeno puoi obbligare una persona , giovane o meno che sia, a fare tutto quello e anche di più, in una struttura o in strutture deputate ma scelte da altri e con obblighi e tempi prefissati e omologati. Si perde anche, in creatività e spontaneità.


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