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Scienza per l'uomo, non il contrario


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il teorico del genoma fai da te Craig Venter sarebbe riuscito a creare un cromosoma artificiale. In pratica sarebbe possibile costruire cellule su misura.

Potremmo così creare organismi per produrre energia, batteri che puliscano l’aria, DNA progettato ad arte per combattere malattie…
Questa notizia fa il paio con quella che ha visto assegnare il premio Nobel per la medicina a Capecchi, Evans e Smithies per le loro ricerche sulle cellule staminali embrionali. E non v’è dubbio che l’ingegneria genetica è oggi il settore “caldo” della scienza (come la fisica negli anni ’40 e ’50).
“Noi scienziati lavoriamo per capire la natura e i suoi segreti”, ci dice il genetista Edoardo Boncinelli. Beh, creare un batterio che può andare in giro per l’etere a mangiare anidride carbonica o in un organismo per combattere una malattia, non è più un visionare la natura. Significa immettersi, e pesantemente, nei suoi processi.

E’ necessario porsi delle domande. Si conoscono tutte le variabili? Con quanta facilità un batterio si modifica e si fortifica, vanificando tutta la chimica o la biologia che l’uomo gli ha lanciato contro per ucciderlo? Come si può essere apoditticamente certi - come fa Veronesi, il capocricca degli scientisti italiani - che gli Ogm miglioreranno l’umanità?
No, questo ottimismo da laboratorio non ci convince.

Sentiamo sempre dire che “la scienza deve essere libera”. Libera dal potere politico e militare: magari. Non è mai stato né è così: le più grandi scoperte sono state fatte su commissione dei generali e su imput dei politici. Oggi fanno sfregare le mani alle case farmaceutiche. Altro che ricerca libera: come per ogni cosa, servono finanziamenti, soldi. E questi arrivano solo in nome del profitto.

La verità è che il ricercatore vuole essere libero da sé stesso, libero di essere solo un tecnico della scienza. Vuole essere, in sostanza, deresponsabilizzato. Vuole alterare il meccanismo naturale della vita, scompaginare quell’evoluzione naturale senza essere sottoposto ad un limite.
Ma è proprio questo che una società umana non può accettare. L’uomo di scienza, proprio per l’enorme potenziale che è nelle sue mani, deve avere molto di più di una semplice deontologia professionale. Deve avere una visione naturale, storica e antropologica del suo agire. Deve avere un’etica. Ma se non ce l’ha, è dovere di una politica democratica porre dei limiti. Se questa non lo fa, finisce che il cittadino assegni questo compito ad una morale particolare o ad una religione di minoranza. E così la libertà si capovolge nel suo esatto contrario.

Friedrich Dürrenmatt, nell’opera “I fisici”, delinea il personaggio del fisico Möbius, un genio di livello mondiale, che si finge pazzo per finire in manicomio e riconquistare la libertà, estromettendo se stesso dall’obbligo di pubblicare e portare avanti la sua ricerca, sapendo bene su quale pericoloso piano inclinato essa già correva.
La libertà del manicomio per buggerare una “libertà” ben più pericolosa, la libertà della scienza senza limiti. Una libertà senza i limiti della coscienza e della dignità umana non è più libertà: è totalitarismo.

Antonio Gentilucci
Fonte: http://www.movimentozero.org/mz/
11.10.07


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valmaximus
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Teniamo conto della semplice alternativa: cessare tutte le ricerche in biogenetica, o applicando una ferrea censura sulle stesse.
Entrambe soluzioni inapplicabili, per come la si voglia rigirare.
Ogni scoperta ed ogni applicazione ha i suoi pro ed i suoi contro. Il principio dell'affilatura della lama ha portato sia allo sviluppo di utensili fondamentali che alla creazione di armi mortali. L'invenzione della dinamite contribuì molto alla guerra, ma anche per scavare gallerie e miniere.
E così via.
Non perdiamoci nella logica dei film di serie B: la bioinegneria porterà, gradualmente, a nuove e rivoluzionarie applicazioni benefiche E, purtroppo, faciliterà la guerra biotech, sempre nell'ipotesi che qualcuno voglia farla davvero (e consideriamo che GIA' esistono virus, attentamente custoditi in strutture iperprotette, che potrebbero devastare intere nazioni in breve tempo). E per i veri amanti del pessimismo, non dimentichiamo la cara vecchia bomba H, della quale ce n'è abbastanza per sistemare il mondo intero due o tre volte.
Prendiamola col grano salis necessario, invece di abbandonarci alla sindrome di frankenstein.


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marcodb
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Caro Valmaximus, il punto non è che "Ogni scoperta ed ogni applicazione ha i suoi pro ed i suoi contro" questo è verissimo

Il punto importantissimo messo in luce è che vengono finanziate solo le richerche a scopo politico, militare, economico il che è decisamente diverso.

se si fosse seguita questa logica agli inizi della scienza, Galileo o Newton non avrebbero avuto modo di esprimersi.

Bisognerebbe semplicemente che il cittadino sia ben informato sulle ricerche o i progetti e magari anche votarli, ma questo è impossibile, è pura utopia...

Bisogna invece liberare il settore culturale dall'influenza dello Stato. innanzitutto partire dalla scuola, con i suoi programmi già prestabiliti, i suoi libri già incamerati con le verità favorevoli allo stato o all'Impero, con l'educazione standard da nord a sud come se non esistessero realtà locali..lo stato cerca di arginare il problema della maleducazione nelle classi senza accennare al grave fatto che la stessa scuola non suscita l'interesse degli allievi...
.. per passare alle università che ad oggi devono modellarsi al mondo del lavoro per mascherare il grave fatto che invece si dovrebbero creare regole che potessero far emergere i professori più meritevoli come accade in altri stati...


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valmaximus
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Scusami, ma ti esprimi per contraddizioni: hai appena detto che il pubblico deve essere coinvolto nell'informazione, ed è quello che già succede! Certo che ci sono dei progetti militari segreti, cosa disprezzabile, ma ogni ricerca non militare è già accessibile. Naturalmente, nessun ricercatore si sognerebbe di pubblicare risultati incompleti o ricerche ancora senza applicazioni, quindi è inutile farsi venire attacchi di paranoia.
Quanto alle istituzioni, voglio dire, cosa ti aspetti??? Che da un giorno all'altro ai ragazzi si riesca ad insegnare al dettaglio una materia da università? Non è che esistono verità dello stato, semplicemente la biologia molecolare è una materia complessa, e si impara per gradi.
Se poi propugni un modello di studio e di ricerca completamente privatizzato ed indipendente dallo stato, allora si rischia ancora più grosso, visto che di norma un'azienda privata senza controllo, in nome del mero profitto, può farne parecchie di bastardate. Pensa solo allo scandalo del talidomide: presentato come il più valido anticoncezionale dell'epoca, creò invece una intera generazione di bambini deformi e malati.
E' sempre una questione di equilibrio ed interscambio fra privato e pubblico, sotto un ombrello di controllo burocratico. Funzionerà sempre al meglio? Cinicamente, dico di no, ma preferisco la presenza pubblica all'anarchia del privato.
E speriamo che il Governo italiano, indipendentemente dal suo colore, si DECIDA a finanziare la ricerca come dovrebbe fare.


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marcodb
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Il pubblico deve essere coinvolto nell'informazione e questo già succede !

Da oggi inizio a chiedere a ogni persona che incontro cosa sanno e dove vanno i finanziamenti per la ricerca...così mi informo anch'io...

I finanziamenti ci sono, nascosti ma ci sono per ciò che interessa...

Per il resto, c'è un tabulato con voci di costo attive e passive che deve tornare...e si taglia ciò che non è produttivo...


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valmaximus
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E il tuo punto sarebbe..?
Se vuoi sapere qualcosa di specifico, puoi trovare riviste, libri, e c'è sempre la rete. Le nuove scoperte, quelle applicabili, sono pubblicate sui giornali -anzi, talvolta si eccede in pubblicità annunciando traguardi ancora non raggiunti.
Se ti rivolgi all'uomo della strada, cosa ti aspetti di trovare, una massa di laureati? Magari ti andrà male sei volte e una bene, o viceversa.
Per il resto, parli solo come l'ennesimo paranoico. Se vuoi vivere di diffidenza, fai pure, ma intanto, putacaso, la società fa avanti con le scoperte che vengono annunciate, pubblicate e messe in pratica.


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marcodb
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Vedo che non sei riuscito a cogliere quello che volevo dirti, motivo sufficiente per chiuedere qui il dialogo...


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