se il ponte Morandi fosse crollato a Topolinia....

Siamo controllati, monitorati, registrati, in tutto e per tutto, preventivamente.
Quindi, in assenza di alcun indizio, prova, fatto criminoso, i nostri atti, contatti, movimenti, vengono registrati.
Noi accettiamo questo controllo per il bene comune, per pararci dal pericolo del terrorismo, perche' pensiamo che questa che potrebbe sembrare un eccessiva intrusione, sia necessaria.
Orbene, dopo che e' caduto un ponte, in posizione tra l'altro strategica per il traffico merci, con numerosi morti, non sarebbe logico vagliare anche l'ipotesi terrorismo?
Qui non siamo di fronte ad una indagine preventiva, in assenza di alcun fatto o presunzione di reato. Qui e' successo qualcosa di grave.
Non sono un ingegnere, ne' esperto di costruzioni.
Semplicemente dico che, visto che hanno abbattuto due, anzi tre grattacieli in centro NY, verificare la presenza di esplosivi sarebbe il minimo dovuto. Dovuto a tutti noi che ci subiamo, accondiscendevolmente, il controllo preventivo, in totale assenza di reato, su noi stessi, la nostra privacy, la nostra vita. Senza peraltro aver fatto ancora niente di male. E con costi enormi.
Forse perche' a pensar male si fa peccato, e qui ce'il Papa?
A questo punto un forte dubbio di si insinua nella mia testa: ma se fosse stato un attentato, lo nasconderebbero? E perche'?
Pure i cittadini di Topolinia, che pare abbiano maggior voce in capitolo di noi qui, sotto la minaccia di Macchia Nera, non si sarebbero domandati la stessa cosa? Non avrebbero richiesto a gran voce un'indagine da parte del commissario Basettoni?