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11 Dicembre 2016 16:50
Rimbalzano in questi giorni voci secondo cui viste le divisioni interne al Partito Democratico e la voglia di rivincita del premier dimissionario, Matteo Renzi stia valutando l’ipotesi di formare un suo partito progressista. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli l’idea sarebbe vincente in quanto il ben il 57% degli elettori di centro sinistra lo voterebbe e con essi il 33% degli elettori di altre aree politiche. I ‘no’ dei cittadini che tendenzialmente votano PD sono pari al 37%.
Ricapitolando un “partito Renzi” del genere riuscirebbe a convincere quasi sei elettori di orientamento di centro sinistra su dieci e piacerebbe anche ad addirittura un terzo degli elettori di altro orientamento politico. Un quinto degli elettori del MoVimento 5 Stelle (20%) lo sosterrebbe e l’11% degli elettori di centro destra si dice disposto a votare Renzi se uscisse dalle morse del PD.
Paradossalmente la sconfitta bruciante maturata al referendum costituzionale ha reso politicamente più forte il premier uscente. Che siano stati l’onestà mostrata uscendo di scena come promesso (anche se poi si tratta di un’uscita temporanea e un allentamento solo “fisico” dalle stanze del potere) o forse il 40% dei Sì alle sue riforme – un endorsment dell’operato del primo ministro secondo alcuni commentatori contrarian – fatto sta che la popolarità di Renzi essere aumentata dopo il voto del 4 dicembre.
Insomma, un partito di Renzi arriverebbe al primo posto (con più del 30% delle preferenze), nel caso in cui le elezioni anticipate dovessero tenersi oggi. Il problema del premier è che rimane ingabbiato nelle trattative per la formazione di un nuovo governo e che al termine delle consultazioni al Quirinale si rischia di non andare presto al voto.
Il sondaggio è stato condotto da Piepoli il 5 dicembre, un giorno dopo l’esito del referendum costituzionale e a essere interpellato è stato un campione di 500 casi, rappresentativo della popolazione italiana.
http://www.wallstreetitalia.com/elezioni-anticipate-partito-di-renzi-vincerebbe/
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11 Dicembre 2016 17:23
Ma come è possibile che il 20% degli elettori grillini, cioè un quinto, improvvisamente si metta a votare per Renzi?
Ma poi cosa sarebbe quel partito?
Il PD stesso? E improvvisamente le varie anime si ricompattano su quel personaggio per il quale si erano scisse?
Sarà un altro partito? Ossia una scissione del PD?
E il PD magari andrebbe a Bersani...quanti elettori del PD sarebbero disposti a votare una nuova formazione e quanti resterebbero nel PD proprio perchè si torna al vecchio?
Francamente mi sembra una scemenza.
Poi che Renzi sia uscito di scena nella maniera migliore, e che forse ci potrà costruire sopra qualcosa, è vero ma il discorso di Piepoli così com'è oggi non regge.
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11 Dicembre 2016 18:01
."......Francamente mi sembra una scemenza. "
Sarebbe il partito della Nazione, per uscire dall' emergenza della frammentazione politica e dal voto di protesta, i populismi, naturalmente Renzi non lo fa fondando un partito nuovo, ma da dentro il PD, lui è il segretario sono gli altri che escono dal PD cioè la minoranza di Bersani.
Renzie conta di raccogliere tutti i centristi o moderati all' interno delle varie formazioni oggi sul mercato del voto.
Anche ammettendo un margine di errore del 10-20 % nell' indagine demoscopica di Piepoli il nuovo PD di Renzie sarebbe sempre il primo partito di forza relativa in caso di elezioni.
Forse il vero problema di Renzi consiste nel raccogliere la forza necessaria all' interno del congresso per metterlo in atto, questo è il vero motivo per cui si è dimesso, ora si deve concentrare su quella battaglia per poi ritornare in campo
per vincere la sua guerra finale.
11 Dicembre 2016 18:05
Apollonio, non lo so, a me sembra un po' una sparata buttata là però tutto può essere.
Non dovremo aspettare più di tanto per scoprirlo.
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11 Dicembre 2016 18:26
" Non dovremo aspettare più di tanto per scoprirlo."
Sicuramente qualcosa succede all'interno del PD, tutto dipende, se riescono a metterlo in minoranza allora si vota nel 2018, altrimenti si vota presto, presto si intende fatta la legge elettorale, poi c'è il G7 e qualche altra cavolata relativa all' Eu, per cui la finestra per il voto è molto stretta Aprile Maggio, dopo sarà difficile
perchè in Estate non si vota, poi arriva l' autunno e l' inverno con la legge di bilancio, quindi gioco forza si va al 2018.
Renzi tenterà in ogni modo di votare il prima possibile per non dare modo al Centrodx. di riorganizzarsi e per sfruttare la diaspora in atto tra i centristi delle varie formazioni.
12 Dicembre 2016 19:07
Abbiamo il precedente di Mario Monti, che si dimise da Premier e fondò il partito Scelta Civica. I risultati sono su Wikipedia.