- SOS reddito di sopravvivenza -
di Paolo De Gregorio, 17 novembre 2014
Credo che la politica oggi sia un po’ come la Chiesa: solidale, tollerante, comprensiva al livello delle parrocchie, arrogante, intransigente, affaristica, conservatrice quando arriva al livello della Curia, capace di fermare con una inerzia studiata ogni tentativo progressista, fino alla eliminazione fisica del proprio capo spirituale.
La politica in questi ultimi 20 anni ha perduto il contatto con il territorio, soprattutto da quando i cittadini non hanno più il diritto di eleggere i loro rappresentanti in ragione dell’impegno di questi verso i problemi delle persone, del territorio, dell’ambiente, segnando un distacco epocale rispetto ai vecchi partiti popolari, DC e PCI, che erano profondamente legati a tutto il tessuto sociale, pure con tutti i difetti dei gruppi dirigenti inamovibili, la famosa “Casta”.
Se questo legame con le masse popolari esistesse ancora non ci sarebbe alcun dubbio di strategia politica e di priorità urgenti, perché nella attuale situazione di drammatica disoccupazione nessuno sano di mente penserebbe di aumentare di 80 euro lo stipendio di chi già lo ha, e penserebbe prioritariamente a dare a tutti i disoccupati un “reddito di cittadinanza” (come dicono i 5stelle) o meglio un “reddito di sopravvivenza” di almeno 500 euro al mese, per togliere dalla disperazione totale chi non trova lavoro.
Qui in Sardegna, dove abito, in una frazione vicino a Olbia, vi sono due giovani coniugi, entrambi disoccupati, che hanno una bimba incantevole di 4 anni, malata di leucemia, ricoverata a Cagliari per i cicli di chemioterapia, dove questi genitori si devono pagare una stanza in affitto e il vitto, il tutto con le pensioni minime dei loro genitori e la solidarietà dei cittadini della frazione (in prevalenza disoccupati) che, con commovente solidarietà, si sono messi anche a fare e a vendere dolci per tirar su qualche centinaio di euro.
Di fronte agli sprechi, alle ruberie, agli stipendi e pensioni d’oro, le missioni militari all’estero, l’evasione fiscale, l’acquisto di bombardieri dagli USA, le inutili TAV, le spese per fronteggiare l’immigrazione clandestina, non sarebbe meglio scegliere di offrire un reddito di sopravvivenza ai veri e in carne e ossa disoccupati italiani.
E, visto che ognuno ha i governanti che si merita, sarebbe ora di cambiare radicalmente e dare fiducia a quella opposizione, unica e attaccata da tutti, che lo stipendio se l’è tagliato, i fondi pubblici spettanti ai partiti li ha restituiti, e che ha come primo punto nel suo programma il “reddito di cittadinanza” (di sopravvivenza).
Le persone vere, quelle che i dirigenti di partito non conoscono più, hanno bisogno di un minimo di sicurezza, di un diritto certo, di poter sopravvivere, e di una assistenza sanitaria veramente gratuita, cosa che oggi non è.
La tenuta della democrazia è legata alla realizzazione di questi diritti sociali fondamentali, che vengono prima di qualsiasi altra emergenza.
Paolo De Gregorio
Sono d'accordo sul problema ma non sulla soluzione.
E' Una trappola PERCHE':
1) Il reddito di cittadinanza crea una dipendenza dallo stesso e qundi un bacino di cittadini consenzienti a qualsiasi soluzione pur di mantenerlo. Li rende schiavi e a lungo andare non più capaci di elaborare soluzioni dignitose di autosostentamemto.
2) Il reddito di cittadinanza divide ancora di più le persone (dividi et impera) fra coloro che sono costretti a lavorare 10 ore e oltre al giorno per portare a casa un reddito decente e coloro che non lavorano affatto e sono (giustamente) aiutati da tale reddito.
3) Il vero problema è un altro, ovvero la concentrazione di ricchezza solo su poche persone al mondo.Quando ero bambino ci dicevano che la tecnologia e il Progresso avrebbero reso libero l'Uomo dall'impegno del lavoro, una specie di paradiso, ed in effetti oggi potremo veramente essere in un paradiso dove basterebbero 2 ore di lavoro al giorno per ognuno per produrre abbondantemente quanto necessario alla sopravvivenza, non è così solo perchè c'è una concentrazione di ricchezza e potere su pochi individui e qualsiasi cosa si faccia in questa condizione sarà sempre e solo uno strumento nelle mani di quei pochi Tiranni.
4) Faccio semplici esempi di quale dipendenza porterebbe il reddito di cittadinanza: "devi accettare di fare tutti i vaccini imposti e seguire un rigido programma medico (dicasi cavia) perchè ricevi un reddito dalla comunità e la comunità pretende almeno che tu stia in salute così da non gravare ulteriormente" ..."devi acettare di farti impiantare un microchip sottocutaneo necessari a ricevere l'accreditamento del reddito ed anche per poter controllare i tuoi spostamenti e verificare che non hai un lavoro in nero"..... "Non devi mai contestare nulla, se sei un eversivo potrebbe capitare che il reddito a te non arrivi !!!"...... ecc.
SOLUZIONE ALTERNATIVA AL REDDITO DI CITTADINANZA
Ridurre l'orario di lavoro da 8 a 6 o 4 ore al giorno mantenendo il valore della retribuzione, riducendo così a zero la disoccupazione e dando a tutti dignità e possibilità di DIPENDENZA economica. Da un punto di vista dei conti statali non vi sarebbe differenza fra la riduzione dell'orario di lavoro e il reddito di cittadinanza .... lavorare tutti meno o lavorare molto in pochi per mantenere gli altri è la stessa cosa dal punto di vista di un bilancio, ma una soluzione rende maggior libertà e indipendenza mentre l'altra porta inesorabilmente ad una shiavitù !!!!
per quanto riguarda la riduzione generalizzata dell'orario di lavoro a 4 ore sfondi una porta aperta. Ho scritto già su questo argomento, farò riemergere lo scritto.
Ovviamente una situazione di piena occupazione fa venire meno l'esigenza di un reddito di sopravvivenza, limitandola forse ai casi di invalidi.
In realtà oggi le persone prive di lavoro, di pensione e con problemi salute, chiedono frequentemente l'assegno dell'invalidità civile, con tutte le difficoltà connesse alla pratica (patronati, medici, commissioni mediche, etc,) con tutti gli abusi connessi anche all'aspetto sanitario, raccomandazioni, e altro.
Un assegno di sopravvivenza a condizioni determinate sarebbe più dignitoso.
Non capisco perchè il reddito di cittadinanza (io dico di sopravvivenza) dovrebbe essere soggetto alle condizioni che indichi al punto 4. Non le prevedo e non le ho lette altrove, la proposta di legge del M5S non le prevede.
Io sono aperto a tutte le soluzioni, ma mentre stiamo a dicutere perchè non si deve dare i soldi ai bisognosi, visto che i soldi ci sono SOLO per coloro che lorsignri hanno deciso e per tutti gli "altri" no.
Le persone che a causa di questa gabbia creata a tavolino vivono in condizioni disperate hanno DIRITTO all'assistenza. Non è una "opzione" è un diritto. Poi - con la pancia piena, possiamo discutere quanto vogliamo.
Ma lorsignori è proprio quello che vogliono che ci facciamo fuori da soli lottando tra poveri. Bisognerebbe essere uniti almeno su questo.
completamente d'accordo con firenze137
tralasciando il mio non condividere l'idea politica di pdg altalenante tra il grillino e il comunista, ritengo che il reddito di cittadinanza sia un diritto inalienabile ed innegabile dell'essere umano
garantire un minimo corrispondente al costo della vita che conceda dignità e che tenga lontano gli strati sociali a rischio lontani dal malaffare e dagli imprenditori che approfittando del disagio per proporre condizioni lavorative prossime alla schiavitù, è la priorità assoluta in questo periodo
tutto il resto sono chiacchiere
Il reddito di cittadinanza crea una dipendenza dallo stesso e qundi un bacino di cittadini consenzienti a qualsiasi soluzione pur di mantenerlo. Li rende schiavi e a lungo andare non più capaci di elaborare soluzioni dignitose di autosostentamemto.
Nessuno è mai riuscito a dimostrare questa tesi, anzi, nei paesi dove una certa forma di reddito universale è stato implementato (come la Libia gheddafiana, anche se lì non era "universale") ha dimostrato l'opposto. Quindi, mi sono fermato qui a leggere questo commento, inutile disquisire del nulla, anche perchè ricorda molto la Fornero quando dichiarò che questa forma di sostegno al reddito avrebbe portato gli italiani a ingozzarsi di pasta e non produrre più niente.
tralasciando il mio non condividere l'idea politica di pdg altalenante tra il grillino e il comunista, ritengo che il reddito di cittadinanza sia un diritto inalienabile ed innegabile dell'essere umano
garantire un minimo corrispondente al costo della vita che conceda dignità e che tenga lontano gli strati sociali a rischio lontani dal malaffare e dagli imprenditori che approfittando del disagio per proporre condizioni lavorative prossime alla schiavitù, è la priorità assoluta in questo periodo
tutto il resto sono chiacchiere
Che cosa è il reddito di cittadinanza? Hai fatto una stima spannometrica del costo d’implementazione? Con quali fonti finanziarie lo sosterresti? Hai sottomano un’analisi di fattibilità o tiriamo ad indovinare?
Perchè se non ce l'hai, allora sì che sono solo chiacchere.
tralasciando il mio non condividere l'idea politica di pdg altalenante tra il grillino e il comunista, ritengo che il reddito di cittadinanza sia un diritto inalienabile ed innegabile dell'essere umano
garantire un minimo corrispondente al costo della vita che conceda dignità e che tenga lontano gli strati sociali a rischio lontani dal malaffare e dagli imprenditori che approfittando del disagio per proporre condizioni lavorative prossime alla schiavitù, è la priorità assoluta in questo periodo
tutto il resto sono chiacchiere
Che cosa è il reddito di cittadinanza? Hai fatto una stima spannometrica del costo d’implementazione? Con quali fonti finanziarie lo sosterresti? Hai sottomano un’analisi di fattibilità o tiriamo ad indovinare?
Perchè se non ce l'hai, allora sì che sono solo chiacchere.
non meriti il mio tempo
se rifletti puoi benissimo risponderti da solo
Il reddito di cittadinanza crea una dipendenza dallo stesso e qundi un bacino di cittadini consenzienti a qualsiasi soluzione pur di mantenerlo. Li rende schiavi e a lungo andare non più capaci di elaborare soluzioni dignitose di autosostentamemto.
Nessuno è mai riuscito a dimostrare questa tesi, anzi, nei paesi dove una certa forma di reddito universale è stato implementato (come la Libia gheddafiana, anche se lì non era "universale") ha dimostrato l'opposto. Quindi, mi sono fermato qui a leggere questo commento, inutile disquisire del nulla, anche perchè ricorda molto la Fornero quando dichiarò che questa forma di sostegno al reddito avrebbe portato gli italiani a ingozzarsi di pasta e non produrre più niente.
negare tale diritto è alla stregua di un crimine contro l'umanità
tralasciando il mio non condividere l'idea politica di pdg altalenante tra il grillino e il comunista, ritengo che il reddito di cittadinanza sia un diritto inalienabile ed innegabile dell'essere umano
garantire un minimo corrispondente al costo della vita che conceda dignità e che tenga lontano gli strati sociali a rischio lontani dal malaffare e dagli imprenditori che approfittando del disagio per proporre condizioni lavorative prossime alla schiavitù, è la priorità assoluta in questo periodo
tutto il resto sono chiacchiere
Che cosa è il reddito di cittadinanza? Hai fatto una stima spannometrica del costo d’implementazione? Con quali fonti finanziarie lo sosterresti? Hai sottomano un’analisi di fattibilità o tiriamo ad indovinare?
Perchè se non ce l'hai, allora sì che sono solo chiacchere.non meriti il mio tempo
se rifletti puoi benissimo risponderti da solo
Complimenti per la sintesi! Un po’ stalinista forse, ma transeat, non voglio opporre resistenza.
tralasciando il mio non condividere l'idea politica di pdg altalenante tra il grillino e il comunista, ritengo che il reddito di cittadinanza sia un diritto inalienabile ed innegabile dell'essere umano
garantire un minimo corrispondente al costo della vita che conceda dignità e che tenga lontano gli strati sociali a rischio lontani dal malaffare e dagli imprenditori che approfittando del disagio per proporre condizioni lavorative prossime alla schiavitù, è la priorità assoluta in questo periodo
tutto il resto sono chiacchiere
Che cosa è il reddito di cittadinanza? Hai fatto una stima spannometrica del costo d’implementazione? Con quali fonti finanziarie lo sosterresti? Hai sottomano un’analisi di fattibilità o tiriamo ad indovinare?
Perchè se non ce l'hai, allora sì che sono solo chiacchere.non meriti il mio tempo
se rifletti puoi benissimo risponderti da solo
Complimenti per la sintesi! Un po’ stalinista forse, ma transeat, non voglio opporre resistenza.
io sono arrivato a determinate conclusioni dopo aver studiato e successivamente riflettuto a riguardo
non vedo perché io debba condividere con qualcuno che con fare da "sotuttoio" mi chiede dal nulla spiegazioni circa tale questione
Veramente sei tu quello che, dicendo “tutto il resto sono chiacchiere”, ha ostentato sicurezza. E visto che non hai messo uno straccio di numero a corredo del tuo insindacabile giudizio, io ti ho posto cortesemente della domande. Se poi vuoi tenere le tue analisi tutte per te, va bene, vorrà dire che mi fiderò cecamente di te e dei tuoi studi. Effettivamente quando si hanno degli ideali così alti, capire non è importante, basta fidarsi e votare.
Veramente sei tu quello che, dicendo “tutto il resto sono chiacchiere”, ha ostentato sicurezza. E visto che non hai messo uno straccio di numero a corredo del tuo insindacabile giudizio, io ti ho posto cortesemente della domande. Se poi vuoi tenere le tue analisi tutte per te, va bene, vorrà dire che mi fiderò cecamente di te e dei tuoi studi. Effettivamente quando si hanno degli ideali così alti, capire non è importante, basta fidarsi e votare.
tempo fa ti misi nel calderone di quelli che parlano a sproposito
se avessi perso mezzo nanosecondo in più per renderti conto di chi sono e di come la penso avresti compreso che non ritengo utile l'esercizio del voto ai fini di migliorare la società
giusto per dirne una
se dai un sussidio a qualcuno che lo necessita realmente, questi soldi torneranno sempre e comunque nelle casse dello Stato sotto forma di entrate fiscali nonché come acquisti di beni necessari alla sussistenza
in parole povere non è una spesa
penso di essermi sbottonato anche troppo
riflettici su
penso di essermi sbottonato anche troppo
Appunto, riabbottonati che fa freddo. Devi aver studiato e riflettuto a lungo per partorire cotanta saggezza. Va là Spadaccino, lascia perdere che fai figure, dai. Passi l’arroganza ma almeno l’onesta …
P.s.: shhh! Parla piano, che se no i grillini ti rubano subito l’idea!! Pure Bagnai potrebbe essere invidioso …