Terremoto nell'est degli USA il 23 agosto 2011, magnitudo 5.9. Tutti i rapporti sono tranquillizzanti, nessun morto, solo molta paura.
Vado a rivedere i dati del terremoto dell'Aquila del 2009: magnitudo 5.9 e oltre 300 morti.
C'è qualcosa che non torna.
Alcune possibilità:
- il dato del terremoto dell'Aquila è stato volutamente falsato
- le fonti d'informazione degli USA mentono spudoratamente
- le costruzioni in USA sono molto più solide che in Italia.
La terza considerazione mi sembra improbabile, almeno per la east coast, storicamente poco soggetta a terremoti, mentre avrebbe qualche senso se si parlasse della California, giacente su una faglia sismica.
Le prime due penso vadano valutate seriamente.
Lascio i commenti ai lettori.
A secondo del grado di distruzione il risarcimento varia, sopra i 6,0 è del 90/100%, quindi con un barbatrucco si afferma 5,9.Un altro successo del premier e dei beoti che cantano " meno male che Silvio c'è "
Secondo fonti locali, il terremoto che ha appena colpito la regione amazzonica del Peru' e' stato di magnitudo 7. Quindi una bella botta, anzi una botta tremenda. Eppure i danni sono assai limitati.
Come Truman non mi ci raccapezzo, all'Aquila 5.9 distrugge mezza citta' e parecchi villaggi nei dintorni. 7 in Peru' viene a malapena accennato nella stampa, comunque pochi sono i danni.
Il quotidiano El Comercio, rileva che si tratta di un terremoto che ha scosso tutte le Ande, quindi mezzo continente, per cui e' stato sentito fino a Lima (Richter 3.3) che e' assai lontana dall'epicentro.
Appare ovvio che sotto la crosta terrestre ci sia un riassetto magmatico di dimensioni colossali. E' un bene che queste energie pazzesche si scarichino senza far troppi danni.
Pero' e' davvero difficile capire cosa significhi dal lato pratico questa scala Richter. Se si tratta di errori giornalistici, che magari riferiscono di scala Richter quando si tratta di un'altro tipo di misura oppure vattelapesca. Forse che la scala Richter non tiene conto della durata ma solo della deviazione massima del sismometro? In Peru' la forte scossa e' durata pochi secondi, forse per questo non ha avuto tempo di sconquassare le costruzioni. Ragionamento da profano, speriamo che qualcuno ci spieghi meglio queste apparenti assurdita'.
Rinvii:
http://en.wikipedia.org/wiki/Richter_magnitude_scale
http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_Richter
Senza nulla togliere alle valutazioni, mi pare di ricordare che il problema maggiore all'Aquila fosse dipeso dalle zone dove si era costruito e da come si era costruito, oltre che dalle caratteristiche del sisma: avevo letto che di due paesi a distanza di pochi chilometri, uno era stato praticamente raso al suolo, mentre nell'altro non si erano praticamente registrati danni.
Se si fossero fatte le cose onestamente, non dico neanche in modo speciale, il terremoto all'Aquila probabilmente non avrebbe fatto il casino che ha fatto.
[quote="azer"
Comunque, un movimento tellurico da NewYork a Washington,
(...) farebbe presagire a intensita' di pressione non indifferenti,
in larga scala, che coinvolgono le intere placche e non localmente,
e quindi prossimi a eventi sismici eccezzionali.
Staremo a vedere.
quote]
Sperando che cadano nel punto giusto, suppergiù lo stesso dell'altro giorno, ma con molto più impegno
Sperando che cadano nel punto giusto, suppergiù lo stesso dell'altro giorno, ma con molto più impegno
Gran brutto commento 👿
[quote="azer"
Comunque, un movimento tellurico da NewYork a Washington,
(...) farebbe presagire a intensita' di pressione non indifferenti,
in larga scala, che coinvolgono le intere placche e non localmente,
e quindi prossimi a eventi sismici eccezzionali.
Staremo a vedere.
quote]Sperando che cadano nel punto giusto, suppergiù lo stesso dell'altro giorno, ma con molto più impegno
Sarebbe sufficiente che sconquassasse la california
creando danni e mettendo in tilt l' economia del superfluo.
Usa e dollaro si che si siederebbero a terra, senza piu' speranza.
E questo evento e' fra i ritardatari che dovranno uscire per forza.
E piu' ci si scommette e piu' ci si prende.
La zona e' li per questo.
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