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TI: difendiamoci a Berna


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"Salviamo il Ticino... da Berna!"

13 settembre 2015

Michele Guerra (*), perche' ha deciso di candidarsi?
E' fondamentale che la visione della Lega - nata proprio per tutelare il Ticino - ottenga sempre piu' peso nelle stanze dei bottoni di Berna dove purtroppo in pochi difendono il nostro Cantone. Per questo dobbiamo scendere in campo tutti uniti con forza per salvare il Ticino che e' sempre piu' ostaggio di dannose politiche federali. Sono quindi a disposizione per dare il mio contributo a favore della Lega e dei Ticinesi!

Quindi secondo lei le politiche federali non tengono conto dei bisogni del Ticino?
I nostri trisnonni - con sacrifici mostruosi - hanno trasformato un Ticino poverissimo in un Cantone ricco, addirittura terza piazza finanziaria del Paese. Oggi pero' il Ticino e quindi i loro sforzi vengono distrutti dalle politiche federali applicate da Berna senza mai curarsi del nostro Cantone. Bilaterali e libera circolazione hanno devastato il nostro mercato del lavoro causando 62'500 frontalieri, dumping salariale, giovani ticinesi privati di un lavoro e padri di famiglia lasciati a casa per essere sostituiti con frontalieri. A causa di Berna dobbiamo pure ospitare asilanti e NEM (non entrata in materia) che ci ripagano dell'accoglienza compiendo quasi il 9% di tutti i reati penali commessi in Ticino (dato 2012 del Governo) mentre ci sono tanti ticinesi che non arrivano alla fine del mese. Di fronte a questo sfacelo il Consiglio Federale (**) finge di non vedere e tutte le proposte fatte dal Ticino per salvarsi vengono regolarmente snobbate.

Cosa si puo' quindi fare?
Innanzitutto unirsi come ticinesi per l'obiettivo per il quale siamo stati chiamati in causa: difendere il Ticino. Mandando a Berna chi difende casa nostra e lasciando invece a casa chi il Ticino vuole svenderlo. La salvezza passa dalla destituzione della signora Widmer-Schlumpf e dalla futura elezione di un ticinese in Consiglio Federale (penso all'amico Lorenzo Quadri). Bisogna poi lavorare seriamente senza parlare troppo. Due anni fa ad esempio in Gran Consiglio (***) unendo le forze con l'allora collega Christian Vitta e ottenendo il sostegno di quasi tutti i partiti - abbiamo fatto approvare un piano di riqualifica e riassunzione di 200 giovani ticinesi disoccupati all'anno.

Tuttavia i problemi non sono solo a Berna, ma pure interni: basti pensare alle finanze cantonali...
La macchina dello Stato consuma piu' di quanto guadagna. Negli ultimi anni ha registrato costantemente dei deficit e questo trend non puo' piu' andare avanti. Bisogna risanare le finanze per non lasciare un'ipoteca sui nostri figli come invece vorrebbe la sinistra. Con questa nuova legislatura finalmente siamo riusciti a ottenere una maggioranza tanto in governo quanto nella Commissione della Gestione e delle Finanze da me presieduta. Una maggioranza determinata a risanare le finanze entro fine legislatura tagliando le spese in eccesso e vietando aumenti d'imposta, come inserito nel nostro rapporto sul Consuntivo. E' inaccettabile invece che qualcuno voglia risanare le finanze aumentando le imposte: mettendo le mani in tasca al cittadino.

Oltre alle finanze, un altro tema a lei molto caro quello della scuola.
La scuola ticinese oggi ha gravissimi problemi e non e' gestita bene. Si pensi al fatto che ai ticinesi che vogliono diventare docenti si mettono i bastoni tra le ruote: mancano i corsi per diventare docente in certe materie, ci sono numeri chiusi e tanti problemi. Nel contempo invece si assumono docenti frontalieri. Nella scuola pubblica pagata dai ticinesi sono passati da una decina degli anni '90 a piu' di 100 oggi. Inaccettabile poi la situazione della scuola media ticinese, perno della scuola dell'obbligo, dove avviene una selezione completamente sbagliata che crea problemi. Per due motivi: si basa sul rendimento in seconda media (quando ancora non si dimostrano le vere capacita') e tiene conto solo di tedesco e matematica (dimenticando le capacita' in altre materie altrettanto importanti come italiano e scienze). Cosi' facendo piu' del 30% degli studenti selezionati per i livelli A e il liceo viene poi bocciato al liceo con costi enormi per lo Stato. E' forse questa una scuola che funziona?

C'e' ancora posto per i giovani in politica?
Se guardo alla mia prima legislatura in Gran Consiglio spesso non me ne rendo nemmeno conto. Impegnandomi sono riuscito a contribuire al cambiamento di leggi e a far accogliere molti atti in difesa del cittadino. Sono cose che danno un senso a tanti sacrifici e al tanto lavoro... ti fanno sentire parte della societa' civile. Credo quindi che per i giovani che hanno voglia di migliorare le cose lo spazio ci sia sempre, anche se talvolta gli ostacoli non sono pochi.

Personalmente non posso che ringraziare Giorgio Salvade' e il Nano (+), come pure mio padre e tante altre persone che non ci sono piu' per aver sempre creduto in me ed avermi sostenuto nell'intraprendere questa meravigliosa avventura.

--
(*) Michele Guerra, candidato al Consiglio Nazionale (parlamento)

Nato a Faido l'11 Novembre 1985. Dopo aver concluso gli studi universitari in economia con menzione Summa Cum Laude e dopo aver svolto varie attivita', dal 2013 lavora presso un istituto bancario ticinese. Eletto a 25 anni in Gran Consiglio, e' al suo secondo mandato. Presidente della Commissione Gestione e Finanze ed ex Presidente della Commissione Scolastica, ricopre pure la carica di Municipale nel Comune di Pollegio. Ama leggere, scrivere e andare in montagna. Il suo debole e' la buona cucina. E si vede, conferma sorridendo...

(**) governo nazionale

(***) parlamento cantonale

(+) Giuliano Bignasca, noto come "il Nano", padre fondatore e presidente a vita della Lega dei Ticinesi. E' deceduto repentinamente pochi anni fa.


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