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TI: fiume di asilanti / asilanti da fiume


vic
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http://www.mattinonline.ch/al-posto-che-stare-al-fiume-in-panciolle-gli-asilanti-facciano-lavori-di-pubblica-utilita/

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"Al posto che stare al fiume in panciolle, gli asilanti facciano lavori di pubblica utilita'!"

di Boris Bignasca - 16 luglio 2015

Gli asilanti (che ci costano ogni anno piu' di un miliardo) al posto di starsene tutta l'estate in panciolle al fiume, dovrebbero fare lavori di pubblica utilita' come ripulire strade, sentieri e boschi. Altro che vacanze di 12 mesi pagate dal contribuente!!!


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brumbrum
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hahahahahahaha


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Anonymous
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Se li fate lavorare poi non li potrete cacciare.

Smettetela di farvi prendere per il naso da gentaglia che si spaccia per richiedente asilo in fuga.

Questi balordi prima di arrivare in europa attraversano molti paesi dove però non chiedono asilo.
I musulmani al posto di andare nella penisola arabica a chiedere asilo vengono in Europa. Insomma ci pigliano per il culo.

Rimandateli a casa loro e sbattetevene le palle delle "leggi internazionali".

Iniziate voi, date un esempio di civiltà che spingerà i lavoratori continentali a pretendere le stesse espulsioni in tutti i paesi europei.


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brumbrum
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le espulsioni arriveranno ma solo dopo la prossima guerra


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le espulsioni arriveranno ma solo dopo la prossima guerra

Il problema è capire che tipo di guerra sarà.

Se non li cacciamo arriveranno guerre civili in tt Europa.

I quartieri islamizzati come Whitechapel a Londra dovrebbero far capire, anche ai peggio nazimmigrazionisti, che l' integrazione é solo una bella parola e che se non ci muoviamo con i rimpatri le guerre civili saranno inevitabili.


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brumbrum
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prevedo anch'io guerre civili, pilotate, ovviamente
poi non escludo che da quelle si sviluppi qualcosa di più grande


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Anonymous
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Tutti coloro che hanno un minimo di buon senso prevedono le guerre civili.

Bisogna muoversi per prevenirle cacciando, noi, gli stranieri.

Iniziamo togliendo loro il lavoro.


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vic
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Leggevo a lato chi sono in maggioranza gli asilanti che finiscono in Ungheria: per lo piu' provengono da regioni in guerra.

Da noi la maggioranza degli asilanti viene stranamente dall'Eritrea. Dev'essere una specie di passaparola. L'Eritrea avra' e ha avuto problemi suoi. Pero' non e' mica in guerra.

Sulla proposta di farli lavorare un po', mi capita ogni tanto d'imbattermi in qualche gruppetto che sta riparando un sentiero, un muro. Ad occhio sembrano asilanti. Non so se dipende dal comune che li richiede e poi glieli danno, insomma gli fanno la proposta e loro accettano. In cambio immagino di una piccola paga che fa sempre comodo.

C'e' anche chi ha proposto di chiedergli di lavorare come braccianti agricoli in montagna. Gli eritrei, per dire, sono abituati a vivere in alto. Il punto e' non farsi sommergere. Senno' siam noi a doverci assimilare a loro. Loro chi poi, se vengono da ogni dove, a parte l'Eritrea.

Osservate bene la foto.
Fa davvero senso vederli li' per conto loro. Non c'e' interazione con la popolazione locale. Poca pure l'interazione fra loro. E poi quello sguardo lontano nel vuoto, sembrano i Moai dell'isola di Pasqua. Pazzesco com'e' cambiato il mondo, il piccolo mondo antico.

Diro' una scemenza, ma questi si possono assimilare solo sparpagliandoli nei piccoli villaggi, non lasciandoli assolutamente vagolare in branco nelle citta'. Vabbe', ok questi sono richiedenti, non e' detto che diano a tutti il permesso di risiedere. Anzi saranno pochi ad ottenerlo. Se non vieni da un paese in guerra e' difficile avere il permesso d'asilante. Le procedure durano relativamente poco, qualche mese. Hanno perfino un avvocato che li aiuta a compilare i formulari e a seguire la trafila burocratica. Pare che funzioni. Si perde meno tempo.

Con tutti i continenti che ci sono, vanno proprio a scegliere quello di gran lunga piu' densamente popolato! Il concetto della barca piena da' fastidio a tanti, eppero' quando ce vo' ce vo'. Senza regole e senza paletti non si va da nessuna parte.

Poi ci sono quelli che spacciano, saranno pochi, pero' creano grandi danni.
L'idea di non farli lavorare e' pessima. Fateli allenare con qualche squadra sportiva allora. Iscriveteli ad un campionato di qualcosa. Di bocce per esempio. Ma non lascateli li' a far nulla. Quello sguardo nel vuoto e' desolante, e anche un po' inquietante.

La foto e' emblematica: sono pesci fuor d'acqua.


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Anonymous
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Leggevo a lato chi sono in maggioranza gli asilanti che finiscono in Ungheria: per lo piu' provengono da regioni in guerra.

Da noi la maggioranza degli asilanti viene stranamente dall'Eritrea. Dev'essere una specie di passaparola. L'Eritrea avra' e ha avuto problemi suoi. Pero' non e' mica in guerra.

Sulla proposta di farli lavorare un po', mi capita ogni tanto d'imbattermi in qualche gruppetto che sta riparando un sentiero, un muro. Ad occhio sembrano asilanti. Non so se dipende dal comune che li richiede e poi glieli danno, insomma gli fanno la proposta e loro accettano. In cambio immagino di una piccola paga che fa sempre comodo.

C'e' anche chi ha proposto di chiedergli di lavorare come braccianti agricoli in montagna. Gli eritrei, per dire, sono abituati a vivere in alto. Il punto e' non farsi sommergere. Senno' siam noi a doverci assimilare a loro. Loro chi poi, se vengono da ogni dove, a parte l'Eritrea.

Osservate bene la foto.
Fa davvero senso vederli li' per conto loro. Non c'e' interazione con la popolazione locale. Poca pure l'interazione fra loro. E poi quello sguardo lontano nel vuoto, sembrano i Moai dell'isola di Pasqua. Pazzesco com'e' cambiato il mondo, il piccolo mondo antico.

Diro' una scemenza, ma questi si possono assimilare solo sparpagliandoli nei piccoli villaggi, non lasciandoli assolutamente vagolare in branco nelle citta'. Vabbe', ok questi sono richiedenti, non e' detto che diano a tutti il permesso di risiedere.

Poi ci sono quelli che spacciano, saranno pochi, pero' creano grandi danni.
L'idea di non farli lavorare e' pessima. Fateli allenare con qualche squadra sportiva allora. Iscriveteli ad un campionato di qualcosa. Di bocce per esempio. Ma non lascateli li' a far nulla. Quello sguardo nel vuoto e' desolante, e anche un po' inquietante.

Sparpagliarli non è una grande idea. Se concedete loro il permesso di soggiorno inizieranno a chiedere permessi di ricongiungimento e il vostro walfare se ne andrà "a male" visto che loro figliano come conigli.

L' Eritrea nn è in guerra quindi come fanno a chiedere l' asilo politico? Scommetto che dietro l' invasione di etitrei c' é qualche prete eterodiretto dal Vaticano. Indagate sui preti soprattutto sui gesuiti.

La ricetta giusta è un' altra: gli dai una professionalità utile nel loro paese e li rimandi indietro........ma questi "profughi", borghesi nei paesi natii, vengono qui abbagliati dalle scintillanti luci dell' occidente e se ne fregano della loro terra d' origine. Loro vogliono belle strade, belle città con tt i servizi ecc.ecc. ma senza fare la fatica di realizzarle a casa loro lavorando. Essi partono per avere tutto e subito (in puro stile americano)........poi arrivano e capiscono quanto sono stati polli e hanno persino vergogna a tornarsene a casa loro. Per questo hanno lo sguardo perso nel vuoto.


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