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TI_CH_IT: LegaTi, no alla mazzetta per meno sicurezza


vic
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http://www.liberatv.ch/articolo/32229/casellario-giudiziario-la-lega-dice-no-al-risarcimento-di-berna-non-svendiamo-la

Casellario giudiziario, la Lega dice "no" al risarcimento di Berna: "Non svendiamo la nostra sicurezza in cambio di una mazzetta"
Secco "no" del Movimento allo scambio proposto dalla Confederazione nell'ambito degli accordi con l'Italia: 20 milioni all'anno di contributi perequativi in piu' al Ticino in cambio della revoca del casellario

22 marzo 2016

LUGANO - La Lega dei Ticinesi apprende con perplessita' dello scambio proposto dalla Confederazione nell'ambito degli accordi con l'Italia: 20 milioni all'anno di contributi perequativi in piu' al Ticino in cambio della revoca della richiesta del casellario giudiziale e, verosimilmente, anche dell'albo artigiani.

"Prendiamo atto che - scrive la Lega in una nota - dopo aver negato ad oltranza per anni che l'attuale Convenzione sulla fiscalita' dei frontalieri penalizza indebitamente il Ticino da 4 decenni, e dopo aver respinto in modo categorico qualsiasi ipotesi di risarcimento, adesso si ammette, per "atti concludenti", che la penalizzazione non solo esiste dal 1974 ad oggi, ma esistera' anche in futuro, nella denegata ipotesi in cui i nuovi accordi con l'Italia dovessero effettivamente venire finalizzati (cio' che appare comunque improbabile alla luce delle opposizioni che essi gia' stanno generando nel Belpaese). Berna ammette dunque che i nuovi accordi con l'Italia, che finora ci sono stati immancabilmente venduti come "vantaggiosi per il Ticino", a conti fatti non lo sono. Quindi la Lega, che da subito ha parlato di 'accordi-ciofeca', aveva visto giusto".

"Di conseguenza - prosegue il comunicato - l'indennizzo al Ticino e' un dovere da parte della Confederazione, ed e' inaccettabile che tale gesto di necessaria equita' - come detto richiesto da anni e sempre rifiutato in modo categorico - venga adesso trasformato in una sorta di "mazzetta": vi versiamo quello che vi spetta ma a patto che voi ticinesi rinunciate ad esercitare i vostri diritti e a tutelarvi. Oltretutto in ambiti diversi da quelli oggetto delle trattative con Roma, che - nel caso qualcuno l'avesse dimenticato - hanno per tema la fiscalita' dei frontalieri. La richiesta dell'estratto del casellario giudiziale e' una misura di polizia a protezione della sicurezza pubblica del Ticino, mirata ad evitare l'arrivo massiccio di nuovi dimoranti, in particolare italiani, con precedenti penali. L'albo artigiani e' uno strumento voluto per contrastare la concorrenza sleale dei padroncini".

Questi provvedimenti sono, rispettivamente, di ordine pubblico e di tutela del mercato del lavoro. Non toccano la fiscalita' dei frontalieri e rientrano nella competenza del governo ticinese. Il fatto che essi suscitino reazioni (anche scomposte) da parte italiana - dove, e ora ne abbiamo la definitiva conferma, c'e' l'abitudine a considerare il Ticino "terra di conquista" e non si e' pronti ad accettare tanto facilmente che il nostro Cantone possa difendersi dall'assalto alla diligenza - dimostra che vanno nella direzione giusta. Il casellario giudiziale e anche l'albo artigiani, dunque, vanno assolutamente mantenuti. I risarcimenti ventilati dalla Confederazione sono l'ammissione che il nostro Cantone e' penalizzato dagli accordi internazionali sottoscritti a livello federale e dunque sono dovuti senza condizioni. I "ricattini" non onorano chi li fa; il Ticino non vi si deve in nessun caso piegare. La nostra sicurezza (e il nostro mercato del lavoro) non si svendono per una mazzetta."

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Da:
http://www.cdt.ch/svizzera/politica/151594/le-promesse-di-maurer-non-bastano

"Le promesse di Maurer non bastano"
Abate: "I 20 milioni di franchi quale compensazione per i mancati introiti derivanti dal nuovo sistema d'imposizione dei frontalieri non e' una scusa"

ats - 22 marzo 2016

BERNA - I 20 milioni di franchi - attinti dalla perequazione finanziaria - quale "compensazione" promessi dal Consigliere federale (*) Ueli Maurer al Ticino per i mancati introiti derivanti dal nuovo sistema d'imposizione dei frontalieri non bastano. Lo ha dichiarato all'ats il Consigliere agli Stati (**) Fabio Abate (PLR/TI), secondo cui la vera posta in gioco e' l'accesso ai mercati finanziari per i nostri operatori.

A suo parere, ventilare una modifica della perequazione finanziaria, cosi' come chiede un postulato del Consiglio nazionale (***) accolto l'anno scorso, non puo' essere utilizzata come scusa per "compensare" il Ticino.

Concretamente, l'atto parlamentare chiede alla Confederazione di valutare un eventuale abbassamento dal 75% al 50% della ponderazione dei redditi dei frontalieri nel potenziale di risorse.

Come spiegato all'ats dalla Consigliera nazionale Marina Carobbio (PS/TI), all'origine del postulato in seno alla Commissione delle finanze, la sua proposta di modifica della perequazione trae origine dalle risposte alla consultazione riguardante il rapporto sull'efficacia di questo sistema nel periodo 2012-2015.

In quell'occasione, ha spiegato, e' emerso da parte di diversi cantoni - Basilea Citta', Basilea Campagna, Neuchatel, Giura e Ticino, n.d.r - il desiderio di ridurre la ponderazione al 50% allo scopo di tenere in maggior considerazione anche i costi causati dai lavoratori frontalieri. Tra gli aggravi, Carobbio Guscetti ha citato anche il dumping sociale e salariale.

L'idea di modificare la perequazione, secondo Carobbio Guscetti, e' quindi indipendente dai problemi con l'Italia riguardo il regime di tassazione del frontalieri. Il calcolo su cui ci si basa attualmente non e' infatti piu' attuale.

Anche per il "senatore" Fabio Abate, il postulato in questione, e i problemi che solleva, sono indipendenti dalle trattative fiscali con l'Italia. Si tratta, insomma, di un dato acquisito che non si puo', a suo avviso, usare quale "compensazione" per il Ticino. La vera posta in gioco, a suo parere, "e' l'accesso ai mercati finanziari per il nostro sistema bancario in sofferenza".

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(*) membro del governo, dirige il Dipartimento delle Finanze
(**) senatore
(***) parlamento


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