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13 Febbraio 2014 0:08
Paolo Sanvido (LEGA): "Ritorsioni UE sul mercato elettrico svizzero? Solo terrorismo mediatico"
di Paolo Sanvido - 12 febbraio 2014
L'UE sospende le trattative per il Mercato Elettrico?
Nessuna catastrofe, la Svizzera ha le sue carte da giocare!
Il terrorismo mediatico sostenuto in particolare dai giornalisti nostrani del servizio pubblico, che non hanno apprezzato, e non rispettano, l'esito scaturito dalle urne, ha trovato terreno fertile nella decisione dell'UE di sospendere per il momento le trattative per un accordo sull'energia tra Svizzera e Unione Europea.
Trattativa sull'elettricita', ma di cosa stiamo parlando?
Questo accordo e' stato voluto e auspicato dall'Unione Europea in seguito al black out generale verificatosi in Italia nel settembre 2003, per trovare una soluzione in merito alla questione del transito dell'energia elettrica sul nostro territorio.
L'obiettivo principale per entrambe le parti consiste nell'assicurare l'approvvigionamento energetico in un contesto di libero mercato. I negoziati avviati verso la fine del 2007 hanno lo scopo di armonizzare i mercati dell'elettricita' svizzero e dell'UE e di conseguenza di migliorare il trasporto transfrontaliero dell'elettricita' cosi' come di aumentare la sicurezza d'approvvigionamento.
All'UE interessa la capacita' Svizzera di utilizzo flessibile delle centrali ad accumulazione con pompaggio (bacini idrici/dighe) per contribuire all'approvvigionamento elettrico in Europa in qualita' di "batteria elettrica" dell'arco alpino. La Svizzera dal canto suo chiede un libero e reciproco accesso al mercato europeo dell'elettricita'.
Allora cos'e' questa sicurezza dell'approvvigionamento?
Un accordo bilaterale che disciplini il commercio transfrontaliero dell'energia elettrica cosi' come l'armonizzazione delle norme di sicurezza e di gestione operativa permettera' di migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento in elettricita', a tutto vantaggio sia della Svizzera che dell'Unione europea. L'Europa ha percio' tutto l'interesse ad integrare e coinvolgere la Svizzera nel sistema europeo di regolazione del mercato dell'elettricita'. Solo cosi' l'intera rete elettrica potra' funzionare senza intoppi. L'esistenza di norme comuni in materia di sicurezza e' rilevante per la Svizzera poiche' in caso di deficit nell'approvvigionamento elettrico occorre che tutti i Paesi intervengano in modo coordinato. Del resto, la risoluzione della questione relativa ai contratti stipulati a lungo termine contribuira' a garantire l'approvvigionamento della Svizzera in corrente elettrica.
Percio' nessuna catastrofe. Non vi e' motivo di avere paura e di subire la disinformazione dei media nostrani al riguardo. Noi abbiamo bisogno del mercato europeo, ma anche l'Europa ha bisogno della piccola Svizzera. Il vero timore e', e rimane, uno solo. Viste le recenti scene di panico del Presidente della Confederazione Didier Burkalter (che il quotidiano Le Temps - marcatamente di sinistra - ha descritto come "L'eclat mediatique de Didier Burkhalter trahit une montee de nervosite' a' Berne"), l'unica cosa di cui dobbiamo aver paura e' sulle capacita' negoziali del Consiglio Federale (**).
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(*) Gran Consigliere, cioe' membro del parlamento cantonale, membro Commissione Energia
(**) governo