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trattative fiscali Italo-Svizzere


vic
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Illustrious Member
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A quanto pare sono riprese le trattative fiscali Italo-Svizzere. Le due delegazioni si sono reincontrate alcuni giorni fa' a Berna. Gli incontri riprenderanno dopo la pausa estiva.

I punti in discussione sono:
- intesa contro la doppia imposizione fiscale, secondo gli standard OCSE
- regolarizzazione dei capitali italiani non dichiarati, depositati in Svizzera nel passato
- tassazione dei frontalieri

A quanto pare il Governo italiano mira ad ottenere un accordo fiscale simile a quello stipulato recentemente dalla Svizzera con l'Austria e con la Gran Bretagna, noto come modello Rubik.

Il Governo svizzero insiste che siano definitivamente abolite le famigerate liste nere italiane che ostacolano l'attivita' delle piccole ditte svizzere in Italia.
Il TG non lo dice ma un punto negoziale e' anche il libero mercato per le banche svizzere in Italia.

Qui la breve notizia andata in onda nel TG di RSI/LA1:
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale.html?po=7fd4e1a9-66af-433b-9e7b-0f04d6c2b6d7&pos=e3592c9f-1ec4-40b3-aece-5ef1457aac13&date=10.07.2013&stream=low#tabEdition

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La stessa notizia riportata dal Giornale del Popolo, che cita il portavoce governativo.
Da:
http://www.gdp.ch/articolo.php?id=5065

intesa fiscale
Italia in bolletta. Resuscita Rubik?
Nuova intesa su doppia imposizione

(ATS/RED) Svizzera e Italia riallacciano i contatti per una nuova intesa fiscale. Punti all’ordine del giorno sono tra gli altri un accordo con imposta liberatoria, un accordo di doppia imposizione secondo lo standard dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) così come l’imposizione dei frontalieri. Lo ha comunicato ieri Mario Tuor portavoce della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali ( SFI).

Una scadenza non è stata fissata. All’inizio della settimana vi è stato un incontro a Berna. I colloqui dovrebbero proseguire dopo l’estate.

I temi

Secondo Tuor, Svizzera e Italia negozieranno su una nuova intesa di doppia imposizione in base agli standard dell’OCSE e sul modo per regolare i capitali non tassati accumulati in passato: Roma è interessata a una soluzione analoga a quella pattuita con Gran Bretagna e Austria, ha aggiunto Tuor. Come si procederà con i futuri redditi da capitale è una questione ancora aperta.

Un altro tema è la tassazione della migliaia di italiani frontalieri. Occorre parlare infine anche delle «liste nere» che l’Italia ha stilato e che colpiscono imprenditori di piccole e medie imprese elvetiche che intendono operare oltre confine.

La situazione

Il nuovo premier italiano Enrico Letta ha annunciato la ripresa dei negoziati in giugno. «È giunto il momento di concludere accordi fiscali con la Svizzera» aveva detto Letta a Roma. «C’è la chiara volontà di giungere ad un’intesa positiva». Per questo motivo si era fissato un incontro prima dell’inizio delle vacanze estive, ha spiegato Tuor. Durante il colloquio si sono incontrati il segretario di Stato svizzero Michael Ambühl e Vieri Ceresiani, il consigliere economico del ministro dell’economia e delle finanze Maurizio Saccomanni. Nel corso dell’incontro, svoltosi lunedì, i due hanno definito gli argomenti sui quali le due parti discuteranno nei prossimi mesi. Ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana, Mario Tuor ha spiegato: «Si tratta della revisione dell’accordo bilaterale contro la doppia imposizione con scambio di informazioni su domanda specifica. Poi si dovrà trovare una soluzione su come regolarizzare gli averi italiani non dichiarati e depositati in Svizzera». Bocche cucite, invece, sui contenuti delle trattative, soprattutto su come rivedere l’accordo sui frontalieri. «Sarebbe sbagliato parlare ora apertamente di dettagli dicendo che si vuole andare in questa o quella direzione. – sottolinea Tuor – Le due parti vogliono comunque trovare una soluzione e, se possibile, rapidamente». Anche la durata delle trattative viene ancora tenuta segreta.

Opinione di Bernasconi (*)

Come scritto l’altro ieri sul GdP da Marco Bernasconi nel suo commento, «la reciprocità è un principio generale del diritto interanzionale che, di regola, viene sempre rispettato dagli Stati contraenti. Così non è però per quanto riguarda l’Accordo sui frontalieri negoziato tra Svizzera e Italia nel 1976 (...)». Bernasconi spiega che i Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese possono tassare i redditi dei lavoratori dipendenti conseguiti in Svizzera e residenti nei Comuni di frontiera, ma che devono restituire il 38,8% delle imposte all’Italia. L’Italia non fa però lo stesso con i lavoratori dipendenti che conseguono un reddito in Italia e che abitano in Svizzera.

Per dare una svolta a questa situazione Bernasconi aveva proposto proprio i temi che Svizzera e Italia hanno annunciato ieri di voler trattare nelle negoziazioni.

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(*) fiscalista, docente alla SUPSI, partecipo' ai negoziati del 1976 quale membro della delegazione svizzera


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