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Travaglio - Preti pedofili una strana bufera

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Tao
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Il direttore mi chiede una testimonianza «dall’interno» su «Annozero». In realtà non c’è molto da dire sul «dietro le quinte», anche perché ormai le vergogne peggiori avvengono alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti. E, soprattutto, «prima» dei fatti. Per due settimane, da quando Santoro annunciò l’intenzione di acquistare il reportage della Bbc (visto su Internet da 100 milioni di persone nel mondo e da 3-4 in Italia), insigni commentatori, amministratori Rai e politici hanno dedicato fiumi di recensioni preventive a un programma non ancora trasmesso.

Il «Giornale» aveva già stabilito che Santoro avrebbe «diffamato la Chiesa», o il Papa, o tutti e due. Ferrara aveva già deciso che il documentario della Bbc era «spazzatura», un «cumulo di falsità». Il consigliere Rai in quota Udc, Marco Staderini, non si poneva nemmeno il problema, perché «quel che dice la Bbc è già stato confutato da “Avvenire”» (fonte notoriamente super partes). E con i suoi quattro sodali polisti minacciava di licenziare il direttore generale Cappon per aver osato acquistare un reportage dalla più prestigiosa emittente pubblica del mondo.

Il direttore dei Gr Valzania telefonava a Odifreddi, dicendo di parlare a nome del direttore generale (che pure, stavolta, s’è comportato da uomo), per raccomandargli di «non esagerare». Intanto la sagace Isabella Bertolini di Forza Italia, una sorta di James Bondi in gonnella, invitava gli italiani a spegnere la tv in attesa che finisse la messa nera e cominciasse quella bianca, officiata da Bruno Vespa (una memorabile serata riparatoria sul terzo segreto di Fatima dal titolo: «Cosa disse la Madonna a suor Lucia?», ospite Andreotti).

Insomma pareva dovesse venire giù il mondo. Invece tutti hanno potuto assistere a un programma che ha dato la parola a tutte le parti e gli orientamenti, ha mostrato testimonianze inoppugnabili, ha corretto la sola debolezza del reportage (quella che accostava Ratzinger al documento del 1962) e partendo dai fatti ha interpellato gli ospiti senza tacere nulla. La tensione in studio si tagliava con il coltello. Monsignor Fisichella, dinanzi al racconto dei casi di pedofilia che qualcuno liquidava come menzogne, si rendeva ben conto che erano verità e, pur nelle sembianze di una statua di sale, reagiva con impercettibili tremiti delle mani. Il giornalista irlandese Colm O’Gormsn lo incalzava implacabile, ma senza mai intaccarne la pacata sicurezza che viene da 2000 anni di storia della Chiesa. E questo sebbene la traduzione dei suoi «lei non mi ha risposto», «ma questo non è vero» suonasse in studio troppo vibrante. Anch’io sulle prime mi sono scoperto a pensare che forse Colm esagerava, forse era troppo aggressivo. Poi ho pensato: ma al suo paese fanno tutti, o quasi tutti, così. In ogni vera democrazia i giornalisti sono quasi tutti come lui e quasi nessuno come Vespa. O sono aggressivi, o non sono. E quando si trovano dinanzi un potente, lo torchiano. Il che spiega perché in Italia i politici vanno tanto spesso e volentieri in tv e all’estero molto meno: da noi, salvo eccezioni, non si fanno domande.

In fondo, l’ansia di coprire e silenziare che emerge dal Crimen Sollicitationis e dalle prassi delle gerarchie, anche di fronte a casi emersi recentissimamente come quello di Firenze raccontato in studio da quattro credenti coraggiosi, è la stessa paura della verità che attanaglia la nostra politica e le sue pròtesi televisive. È come se il «Crimen Sollicitationis», tardivamente archiviato dal Vaticano, seguitasse tuttoggi a regolare le prassi dei partiti italiani e dell’informazione al seguito. Il che spiega perché tanti, troppi, ritenevano non si dovesse parlare della Chiesa che riteneva non si dovesse parlare della pedofilia nel clero. Il problema, qui, non è mai la faccia sporca, ma lo specchio che la mostra, l’obiettivo che la fotografa, la telecamera che la filma, la penna che la descrive, la voce che la racconta. A furia di ricevere ordini dai politici, molti giornalisti han finito con l’abituarsi all’idea che è giusto e normale così. E convivono con la censura. L’altra sera, quando il camerata Fini ha annunciato in diretta a «Ballarò» la soppressione di «Annozero», il semiconduttore non gli ha neppure chiesto a che titolo parlasse, chi fosse lui per deciderlo, come si permettesse. Ha semplicemente tirato avanti, per antica abitudine. «La verità - ha detto ad “Annozero” un giovane giornalista cattolico di “Adista” - non può che far bene alla Chiesa». E poi, rivolto a Fisichella: «Non abbiate paura!». Lo diceva già Giovanni Paolo II, no?

Per fortuna, ormai, il sistema è talmente debole, timoroso di tutto, rannicchiato su un’eterna difensiva, spaventato dalle sue ombre e dai fantasmi che esso stesso si fabbrica, che basta una schìcchera per farlo crollare. Basta provarci. Mentre tutti si domandano tremanti «chissà se questo si può dire», è sufficiente che qualcuno lo dica per mostrare che si può: basta volerlo. E se, quando questo accade, qualcuno s’interroga atterrito su «che cosa succederà adesso», scoprirà con sua grande sorpresa che non succede nulla. Se «Annozero» ha sortito questo risultato, cioè mostrare che il re è nudo e che non esistono tabù per chi non li accetta, è stato un successo clamoroso, molto più dei dati di ascolto. Merito non solo di Santoro e della sua redazione, ma anche di monsignor Fisichella, che s’è smarcato dai difensori non richiesti (i «pretofili», direbbe Vauro) partecipando a un dibattito che quelli volevano bloccare, dipingendo «Annozero» come un mattatoio e Santoro come l’Anticristo. Fisichella ci ha messo la faccia ed è uscito a testa alta. Nel vederlo all’opera, anche il mangiapreti più impenitente avrà capito perchè la Chiesa vive da 2 millenni, mentre i nostri politici sono già morti da un pezzo, anche se nessuno li ha ancora avvertiti.

Marco Travaglio
Fonte: www.unita.it
2.06.07


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Tao
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Bisogna ammetterlo, questa volta Michele Santoro ha fatto il botto. La messa in onda del video della BBC inglese sullo scandalo dei preti pedofili, ha tenuto incollati al video oltre cinque milioni di telespettatori, e il condutture, con inusuale pacatezza, ha saputo trattare una materia, che per l'italiano è da sempre esplosiva, specie in virtù dell'ubicazione entro le mura capitoline dello Stato Pontificio.

Annozero, nonostante gli attacchi strumentali dell’opposizione politica al governo di centro sinistra, , che ne ha osteggiato la messa in onda del documentario, ritenuto offensivo per la chiesa, ha saputo tenere le redini della discussione, senza scadere nell'attacco anticlericale, anzi dando spazio,forse eccessivo e sicuramente non usato al meglio, per permettere di dire le ragioni dello Stato Vaticano. Fermo restando il principio – sancito dalla legislazione italiana – che le responsabilità dei delitti di pedofilia ricadono sui singoli, nessuno, nè il conduttore Michele Santoro, nè il Professor Oddifreddi - noto matematico e "ateo impertinente" -hanno posto a monsignor Fisichella la fatidica domanda: Quanti sacerdoti italiani, al termine del processo canonico,sono stati consegnati alle braccia della giustizia secolare e laica dello Stato Italiano?”.

L’aver posto questa domanda, avrebbe forse sicuramente portato ad affrontare direttamente e senza reticenze da parte di nessuno il vero nocciolo della questione, senza perdersi in divagazioni, o distinguo, a volte pesantemente inutili. Va ricordato che storicamente il Tribunale dell'inquisizione, o sant'Uffizio, oggi Tribunale per la Dottrina delle Fede, non ha mai avuto timore, a costo d'essere impopolare di consegnare alla giustizia secolare gli eretici, o quanti si erano macchiati di crimini contro la morale, e l'esempio universalmente conosciuto, è l'arrostimento di Giordano Bruno – che pedofilo non nera – per cui, non si capisce, perché oggi in epoca concordataria, si debba rimarcare in modo così netto – in special modo per casi di singoli individui, come affermato da Monsignor Fisichella – la distinzione tra due stati sovrani – dimenticata e/o rimossa in moltissimi altri frangenti – dove si fatica a capire, se un sacerdote italiano, ma non solo, debba essere giudicato esclusivamente da un Supremo Tribunale ecclesiastico, continuando a muoversi in silenzio, che può essere interpretato come rispetto nei confronti delle vittime e degli accusati, ma anche come un modo per tenere lontani gli evidenti danni d'immagine, che questi singoli atti criminosi e criminali cagionano alla chiesa, contraddicendo l'affermazione che questi atti ricadono come colpe individuali del singolo. Visto che giuridicamente è cosi, perchè la chiesa stessa, non chiede ai suoi ex accoliti, dopo averli consegnati alla laica giustizia, i danni d'immagine ai condannati prima in sede ecclesiastica e poi in sede laica?

Avocare le cause di pedofilia al solo tribunale ecclesiastico, che per quanto degno di rispetto e considerazione, che è comunque un tribunale di uno Stato Straniero, è offensivo in primo luogo per le vittime degli abusi, perchè per l'infame che ha cagionato il reato, dopo averne acclarate le responsabilità, non dovrebbe essere fornita nessun tipo di protezione, nemmeno all'interno di monasteri, visto che ne va – anche in quel caso – del buon nome della chiesa, e mantenere una mela marcia dentro un convento è irriguardoso per la stessa , facendole perdere credibilità agli occhi dei fedeli, ma sopratutto agli occhi dei laici, che sovente usano pretesti discutibili per attaccarla nella sua globalità.

Michele Santoro e gli autori hanno avuto coraggio, certo un coraggio non facile, in tempi, dove la volgarizzazione e l’attacco politico, spesso è strumentale, e dove Marco Travaglio, con la consueta corrosività della sua penna, ha saputo dare un tocco di moderno laicato, rimanendo entro i confini di un corretto rispetto, nei confronti della chiesa e dei milioni di fedeli, che proprio grazie anche al video trasmesso dalla Rai, hanno avuto l'opportunità usare la propria ragione in modo libero e cosciente, senza per questo sentirsi all'angolo, sovente da partigianerie politiche irriguardose ed irriverenti. Paradossalmente però, la chiesa sebbene non ne esca con le ossa rotte, non ne esce rafforzata, in quanto, le ragioni della ragione, in troppi momenti della trasmissione, hanno mostrato un certo arroccamento e una difficoltà nel mantenere le posizioni, sebbene conduttore e ospiti in studio, abbiano cercato di mitigare al massimo l'imbarazzo di Monsignor Fisichella, che forse avrebbe preferito trovarsi sicuramente altrove.

Marco Bazzato
Fonte: http://marco-bazzato.blogspot.com/
01.06.2007


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cocis18
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sono porpio contento che sia andato in onda .. vediamo ora quante persone daranno ancora l'8 x 1000 al vaticano ..

1 prete con mandato di cattura internazionale scappato e tuttora rifugiato in vaticano ..
1 prete coin 13 accuse sulla sua testa sempre rifugiato in vaticano ..

e il vaticano che fa finta di nulla e non risponde alle raccomandate .. addirittura non le apre..
👿 👿 👿


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remox
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Travaglio la storia l'ha mai studiata in vita sua? E tutti coloro che dall'alto della loro ignoranza ancora insistono con comportmento palesemente schizzoide nel confondere ossessivamente i termini della questione in ricerca di qualche pretesto per portare acqua la proprio mulino ormai in secca?
Travagio chiede: terminato il processo canonico il colpevole è consegnato o no alla giustizia civile? Ma è scemo o cosa?
Io credo sia semplicemente ignorante.
D'altronde se avesse studiato la storia saprebbe bene che in passato la tanta vituperata Inquisizione era un tribunale, l'unico del tempo, che prevedeva molte garanzie per gli imputati, talmente tante che i tribunali civili, desiderosi di sopprimere i propri avversari politici, si appropriavano delle procedure al fine di far dichiarare un'eresia per avere la scusa, coi poteri civili, di mettere a morte, pena quest'ultima che non era applicabile dall'Inquisizione, la cui pena massima era il carcere perpetuo di durata 8 anni e dico 8. I roghi erano amministrati dalla giustizia civile, che assumeva a se la competenza in particolar modo al di fuori dei confini dello Stato della Chiesa. Sono cose queste ormai arcinote agli storici, ma non ai giornalisti comunitoidi (manco a quelli liberaloidi se è per questo).
Quindi se un'autorità civile vuole condannare qualcuno deve prima incriminarlo. Travaglio che si diletta ad occuparsi da tempo di processi civili e penali ben dovrebbe saperlo. Dunque dove sono le denunce di abusi subiti da parte delle preseunte vittime?
I dati ci dicono che sono poche ed il motivo è semplice. L'ho già detto, ma evidentemente il pregiudizio offusca la mente a chi non vuol capire. Il motivo è che un tribunale civile non condannerebbe mai sulla base di fatti e testimonianze risalenti ad anni prima senza prove. Questo lo può fare solo un tribunale ecclesiastico che lavora in modo diverso, ma amministra anche pene in modo diverso. In un tribunale civile la mia parola contro la tua non vale quasi mai, servono le prove.
Chi gioisce poi per l'eventuale 8 per mille è un povero demente...sono d'accordo anche io che andrebbe ridimensionato, ma per motivi assai diversi. Questo tifo da stadio da perfetti idioti ben si addice a questo paese di deficienti che si fa ammaliare da oligarchie e logge che montano scandali pretestuosi al fine di oliare le proprie fila e portare avanti i propri sporchi giochi di potere.
Coadiuvati dai loro sicari dell'informazione.
PS: a Santoro che normalmente fa 4 ascolti non poteva rimanere che usare la tattica del sensazionalismo pretestuoso (peraltro con anni di ritardo). Io invece ricordo di quando con le sue trasmissioni contribuì ad impedire a Badalamenti di smentire Buscetta, con la tragicomica farsa che ne è seguita: comica per il processo Andreotti e i miliardi spesi inutilmente, tragica per il caso Lombardi.


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Xeno
 Xeno
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Sono d'accordissimo con remox;ha centrato perfettamente la questione.Meditate gente prima di mettere dei post. 😀


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katu
 katu
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La storia e le procedure dei tribunali (laici o ecclesiastici che siano) non sono, a mio avviso, pertinenti in questo dibattito. Il filmato della BBC doveva essere mandato in onda con il semplice scopo di far luce o solamente di parlare di queste cose. Se poi il Crimen sollicitationis lascia spazio ai tribunali civili meglio così. Ma il punto è un altro: perché dover mantenere segrete certe questioni? Se la chiesa non ha nulla da nascondere, perché cercare di occultare la verità? Perché, ad esempio, chi ha notizia di violenze sui bambini da parte di sacerdoti deve informare il Vescovo e non anche le autorità civili?
Mi piacerebbe, poi, avere risposta ad un'altra domanda: quando le autorità ecclesiastiche compiono il processo ad un sacerdote, colpevole (o presunto tale) di atti simili, e giungono ad un verdetto positivo, cosa succede al criminale? Subisce la giusta punizione o viene, come sembra, semplicemente trasferito ad altra comunità o ad altro luogo, senza che poi si sappia più niente e senza che nessuno vada a rendere pubblica tutta la vicenda?
Sarà anche vero che un tribunale civile non condanna nessuno senza prove e per vicende risalenti ad anni prima, così come, in quella sede, la parola di un soggetto è perfettamente identica a quella di un altro...ma il problema sta proprio qui: perché certe vicende arrivano senza prove e solo molti anni dopo il compimento del fatto? Se le autorità ecclesistiche si prodigassero immediatamente, cercando anche di collaborare con la giustizia civile invece di occultare il tutto per paura di una ricaduta di immagine, certe situazioni riceverebbero la giusta soluzione e tutte queste polemiche non avrebbero ad essere.

Voglio chiudere con una provocazione. Si parla sempre di libera chiesa in libero Stato, tanto che, si dice, è giusto che il vaticano abbia le sue corti e i suoi organi. Se la chiesa vuole veramente essere indipendente - tanto che lo Stato non deve interferire nei suoi affari interni - perché non si auto-finanzia la propria sicurezza? Perché noi paghiamo le tasse anche al posto dei loro cittadini? Perché loro non pagano l'Ici, nonostante abbiano un patrimonio immobiliare che fa impallidire anche quello di qualsiasi Stato del mondo? Perché noi paghiamo l'acqua per l'irrigazione dei loro immensi giardini e poi, in momenti di difficoltà, ci viene razionata quella destinata all'uso domestico con la motivazione che le riserve scarseggiano? Perché è dal 1929 che noi cittadini italiani siamo costretti a pagare più tasse per versare le famose riparazioni ai lor signori eminentissimi porporati, ministri della misericordia di Dio?
Voglio vedere se qualcuno ha risposte convincenti...

katu
http://unavocecontro.blogspot.com


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Anonymous
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bah io non capisco ...
qui c'è poco da chiacchierare ...ci sono due punti fondamentali da appurare .
i casi singoli e l'esistenza del documento segreto con cui venivano istruita la comunità ecclesiastica per trattare con i preti pedofili (quindi la stessa esistenza di un documento del genere la dice lunga sulla massiccia presenza di preti di questo tipo all'interno della chiesa).

i casi singoli mi sembra abbastanza chiaro che la chiesa ha spostato i vari preti da parrocchia a parrocchia in tutti i casi ...e qui non mi pare ci sia da filosofeggiare molto quindi la chiesa ha avuto un comportamento di favoreggiamento .
ma la cosa piu grave di tutte su cui nessuno (ne qui ne in trasmissione) a messo il dito è che esisterebbe un documento del genere che canonizza il favoreggiamento come regola generale perchè di fatto si rende complice in maniera pianificata di coprire dei crimini di pedofilia.
ora appurato che esista, chi lo ha firmato che sia stato dall'attuale papa in giu in un paese sovrano starebbe in carcere con l'accusa di favoreggiamento della pedofilia, associazione a delinquere di stampo mafioso (quali sarebbero le differenze fondamentali tra questo documento e uno dei "pizzilli" di provenzano?)e altri capi di accusa che ora non mi vengono in mente il termine tecnico.
non sta in carcere solamente perchè tolleriamo la presenza ormai continua della politica della chiesa nella politica della cosa pubblica.

la legge dello stato italiano dovrebbe essere superiore a quella dello stato vaticano ma cosi non è grazie a coloro che pensano che il papa è il dio in terra ...poveri scemi .... ma la chiesa è tanto buona ....fa tante opere di carità .... ma per favore piantiamola co ste scemenze ...NON C'è BISOGNO PER FARE DEL BENE DI INDOSSARE UNA TONACA MENTRE QUI PARE CHE PER FARE DEL MALE SE NE INDOSSI UNA RIMANI IMPUNITO.


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Gonzalo
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Una domanda semplice, ma il neo-comunista Marco Travaglia ha la coscienza abbastanza pulita da poter criticare la Chiesa?
Non credo.

p.s. ricordate a Travaglio che Berlusconi non è più presidente del consiglio ed è ora che parli del rapporto Prodi-Goldman&Sachs, ovvero i Padroni di questo Paese.

saluti


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FabioM
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Mi trovo pienamente d'accordi con Gonzalo e vorrei invitare i lettori e leggere questo interessante articolo che ci da una visione un po piu' ampia di quella restrittiva che il caro Santoro voleva farci vedre a ben ragione. Spero che voglia allargare la sua inchiesta sulla pedofilia non solo alla Chiesa Cattolica, ma un po a tutta la Societa'.

"Vari lettori mi hanno scritto, sghignazzanti o indignati, dopo aver visto la trasmissione di Santoro.
Che ha, come previsto, lasciato la sua bava velenosa sull’opinione pubblica.
Mi limito a ricordare alcuni dati, che trovo in un bell’articolo di Filippo Di Giacomo su La Stampa (1 giugno).
La macchia pedofila riguarda, secondo fonti non-cattoliche, lo 0,3% dei preti.
Tre su mille.
Gli altri 997 non saranno tutti santi, ma non è giusto coinvolgerli nel torbido in cui Santoro pesca con voluttà.
Oltretutto, questa percentuale è uguale a quella dei pastori pedofili nelle varie confessioni (anglicani, protestanti, ortodossi): questi, anche quando vengono trascinati in giudizio, non fanno notizia da prima pagina.
Ci sarà un motivo.
Resta da chiedersi quanti siano i mostri pedofili tra la popolazione laica: lo 0,3%, o magari qualcosa di più?
L’ONU stima in 150 mila le piccole vittime, bambini e bambine, del turismo sessuale, della pedo-pornografia, dello sfruttamento sessuale fra i minori.
I molto sacralizzati zingari (una «minoranza oppressa») vendono abbastanza spesso i loro figli, o bambini rubati, ai mostri pedofili.
Molti delitti orrendi avvengono nelle famiglie, con papà e zii o zie e amici di casa.
A quando una bella inchiesta di Santoro sui rispettabili italiani, professionisti e ben maritati, che vanno a violare bambini in Thailandia o in Honduras?
O sui celebri gay di successo, grandi sarti, attori, scrittori, che amano tanto l’Oriente perché là con pochi dollari si comprano i bambini da «usare»?
O magari su Sircana interessato ai trans?
Non ci contiamo, naturalmente.
Ma almeno ci si renda conto che i bambini non corrono più rischi all’oratorio che a casa o in vacanza.
Anzi, ne corrono di più su internet.

Quanto agli sghignazzanti, Di Giacomo ricorda che sul L’Unità del 29 maggio scorso una giornalista chiedeva ad uno scrittore anticattolico irlandese: «Di cattolicissimi restiamo solo noi italiani. Ci faccia sognare, ci dica, com’è avvenuto il crollo del cattolicesimo nel suo paese?».
Questo è lo spirito che muove gli smascheratori alla Santoro, gli indignati a gettone e i grandi accusatori della Chiesa.
E’ ripugnante.
Con questo non s’intende giustificare la mancata vigilanza di cardinali e vescovi.
Che dal Concilio in poi, pur di avere qualche pecorella nei loro seminari svuotati, hanno chiuso un occhio e anzi due.
Gli omosessuali tendono ad essere attratti da professioni «di nicchia», dove possono in qualche modo esibire il loro vizio ed incontrare numerosi loro pari: attori, gente della moda, ballerini, parrucchieri… anche quella del prete è una professione per loro attraente, proprio perché ha a che fare con i fanciulli.
Ciò rende la vigilanza e la severa selezione tanto più necessarie.
E mi dicono che ci sono seminari, non certo affollati, dove la maggioranza dei seminaristi (e qualche volta dei professori) sono di quel genere.
E che fanno comunella, come suole fare quel genere di persone, vivendo nella doppiezza e nello scandalo più o meno segreto, ma coprendosi magari a vicenda.
Selezione, per favore, eminenze.
L’amico Ariel Levi di Gualdo (ebreo e cattolico convertito) propone di mettere nei seminari dei diaconi, uomini maturi che sono stati sposati e padri di famiglia.
Mi pare una buona idea.

Ma attenzione: sarà difficile in ogni caso diminuire una percentuale del 3 per mille.
Forse persino la Toyota, modello della «qualità totale», sarebbe contenta di avere «solo» tre scarti su mille delle sue auto che escono dalle fabbriche.
Nell’aldiquà «oportet ut scandala eveniant».


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cocis18
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"fefochip" wrote: bah io non capisco ...
qui c'è poco da chiacchierare ...ci sono due punti fondamentali da appurare .
i casi singoli e l'esistenza del documento segreto con cui venivano istruita la comunità ecclesiastica per trattare con i preti pedofili (quindi la stessa esistenza di un documento del genere la dice lunga sulla massiccia presenza di preti di questo tipo all'interno della chiesa).

i casi singoli mi sembra abbastanza chiaro che la chiesa ha spostato i vari preti da parrocchia a parrocchia in tutti i casi ...e qui non mi pare ci sia da filosofeggiare molto quindi la chiesa ha avuto un comportamento di favoreggiamento .
ma la cosa piu grave di tutte su cui nessuno (ne qui ne in trasmissione) a messo il dito è che esisterebbe un documento del genere che canonizza il favoreggiamento come regola generale perchè di fatto si rende complice in maniera pianificata di coprire dei crimini di pedofilia.
ora appurato che esista, chi lo ha firmato che sia stato dall'attuale papa in giu in un paese sovrano starebbe in carcere con l'accusa di favoreggiamento della pedofilia, associazione a delinquere di stampo mafioso (quali sarebbero le differenze fondamentali tra questo documento e uno dei "pizzilli" di provenzano?)e altri capi di accusa che ora non mi vengono in mente il termine tecnico.
non sta in carcere solamente perchè tolleriamo la presenza ormai continua della politica della chiesa nella politica della cosa pubblica.

la legge dello stato italiano dovrebbe essere superiore a quella dello stato vaticano ma cosi non è grazie a coloro che pensano che il papa è il dio in terra ...poveri scemi .... ma la chiesa è tanto buona ....fa tante opere di carità .... ma per favore piantiamola co ste scemenze ...NON C'è BISOGNO PER FARE DEL BENE DI INDOSSARE UNA TONACA MENTRE QUI PARE CHE PER FARE DEL MALE SE NE INDOSSI UNA RIMANI IMPUNITO.

finalmente qualcuno che dice qualcosa di serio.. se un operaio qualsiasi italiano avesse violentato 100 bambini ... sarebbe sotto terra da un pezzo .. se è un prete il vatocano lo protegge ... perciò chi da protezione ai predi pedofili è complice.. 👿


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remox
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Continuo a leggere sciocchezze e luoghi comuni. Tipo la questione della segretezza dei dibattimenti processuali ecc che in qualche modo dovrebbe secondo la legge essere rispettata anche nei tribunali civili (invece si procede al sistematico sputtanamento di tutti) oppure a questioni che non c'entrano niente come l'ICI ecc...Invece di ribellarsi per una tassa incostituzionale ci si rivolge contro la Chiesa e al suo patrimonio immobiliare che, vorrei ricordare a tutti, è fonte di ricchezza per lo Stato laico italiano visto il fatto che montagne di turisti affollano il nostro paese anche per vedere quel patrimonio. Pensate piuttosto a chiedere ai politicanti di casa nostra di abolire l'ICI per tutti visto che l'esazione fiscale è ai primi posti al mondo per finanziare il fancazzismo e le ruberie di Stato.
Comunque sia le pene del diritto canonico non possono essere quelle del diritto penale perchè sono due cose diverse. Affinchè ci sia il penale deve esserci per forza di cose la denuncia da parte delle vittime. Quindi ribadisco quanto scritto prima e il perchè tale denuncia sia così difficile.


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Lestaat
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Possibile che si debba sempre andare a finire col difendere le varie campane cercando di convincere l'altro che di la è peggio?
La chiesa copre reati di pedofilia? Si
Prodi fa gli interessi dell'alta finanza europea? Certo
Il servizio santoro l'ha fatto per interesse di qualcuno? Probabilissimo
Risultato:
La chiesa è il solito vetusto ammasso di vecchiardi fuori dal tempo terrorizzati dal calo delle vocazioni e con le solite tendenze oscurantiste.
Il potere (ora prodi ma tanto è lo stesso) cura come sempre gli interessi dei veri padroni.
I giornalisti si prostrano al potere (o all'opposizione, che è l'altra faccia della stessa medaglia) per il solito leccaculismo.
Semplicemente sono vere tutte.


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marko
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Non entro nel merito della trasmissione di Santoro, che con Remo abbiamo già sviscerato da due punti di vista diametralmente opposti.

Vorrei invece segnalare un'inesattezza sostenuta da Remo. Prego confrontare le seguenti affermazioni:

Remo: " mettere a morte, pena quest'ultima che non era applicabile dall'Inquisizione, la cui pena massima era il carcere perpetuo di durata 8 anni e dico 8. I roghi erano amministrati dalla giustizia civile, che assumeva a se la competenza in particolar modo al di fuori dei confini dello Stato della Chiesa."

Wikipedia: "L'Inquisizione romana chiede però la sua estradizione, che viene concessa, dopo qualche esitazione, dal Senato veneziano: il 27 febbraio 1593 Bruno è rinchiuso nelle carceri del Palazzo del Sant'Uffizio. Nuovi testi, per quanto poco affidabili, essendo tutti imputati di vari reati dalla stessa Inquisizione, confermano le accuse, aggiungendone di nuove.

Interrogato anche sotto tortura, Giordano Bruno non rinnegò i fondamenti della sua filosofia: ribadì l'infinità dell'universo, la molteplicità dei mondi, la non generazione delle sostanze - «queste non possono essere altro che quel che sono state, né saranno altro che quel che sono, né alla loro grandezza o sostanza s'aggionge mai, o mancarà ponto alcuno, e solamente accade separatione, e congiuntione, o compositione, o divisione, o translatione da questo luogo a quell'altro» - il moto della Terra, dotata di un'anima, la natura angelica delle stelle, il non essere l'anima la forma del corpo; come unica concessione, è disposto ad ammettere l'eternità e immortalità dell'anima umana.

Il 12 gennaio 1599 è invitato ad abiurare otto proposizione eretiche, nelle quali si comprendevano la sua negazione della creazione divina, dell’immortalità dell’anima - che egli nega altresì essere la forma del corpo - la sua concezione dell’infinità dell’universo e il movimento della Terra, dotata anche di anima, e di concepire gli astri come angeli; la sua disponibilità ad abiurare, a condizione che le proposizioni siano riconosciute eretiche non da sempre ma solo ex nunc, è respinta dalla Congregazione dei cardinali inquisitori, della quale il Bellarmino è l'anima."

Quindi: il rogo di Giordano Bruno è avvenuto nello Stato Pontificio e sono stati dei cardinali a condannarlo al rogo. O ha ragione Remo, o ha ragione Wikipedia.

Curioso poi questo carcere "perpetuo" di 8 anni. Azzardo una spiegazione: forse 8 anni di carceri dell'inquisizione bastavano per essere certi di crepare di fame e altre sofferenze.


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FeraLupus
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Interessanti tutti gli interventi. Ma senza rivangare nel passato, da cui credo la Chiesa non trarrebbe certo profitto, oggi assistiamo sempre di più al fatto che le "caste", ben radicate nella società, reclamano diritti/privilegi che i cittadini normali non oserebbero neanche pensare...
I politici si drogano ma vogliano impedire agli altri di farlo...
I preti peccano ma VOGLIONO impedire agli altri di farlo... il vecchio detto "fa quel che prete dice, non far quel che fa" è sempre attuale.
Il problema a questo punto è che le caste possono continuare a godere dei privilegi solo se il cittadino ignora quali essi siano REALMENTE e per far ciò insabbiano nascondono minimizzano complici i cosiddetti (sic) giornalisti...
D'accordissimo anche con chi dice che 3 preti su mille non sono poi tanti rispetto alla media nazionale... bella soddisfazione come dire che 3 parlamentari su mille sono ladri/corrotti/mafiosi... anche uno sarebbe di troppo. In teoria in tali casi la punizione, visti gli incarichi rivestiti, dovrebbe essere esemplare... invece abbiamo
parlamentari PREGIUDICATI protetti dalla casta politica...
preti pedofili PROTETTI dalla curia...
"Caste" e noi ad azzuffarci per proteggerle?!


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Interconnessioni
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8) Quello in questione è un altro grave problema che si dovrebbe avere maggiore coraggio nell'affrontare. La chiesa si arrocca nella posizione medioevale ed oscurantista 😕 di voler LEI STESSA esclusivamente "giudicare" i preti, vescovi ecc. pedofili, facendoli di fatto sciamare di parrocchia in parrocchia a spargere il loro fiele pederasta in quei territori sacri, perchè puri (o innocenti se preferite), che sono i nostri figli, alcuni perfino chierichetti. Ma che si sposassero questi preti! Come facevano un tempo, prima che la scure del DOGMA papale (o della lobby nefasta che lo controllava) si abbattesse su altri umani della stessa fede. E se un parroco vuole sbaciucchiarsi il sacrestano adulto, che lo faccia! Alla luce del sole e senza pericolo di scomunica! 😯 Dove sta scritto che Dio non vuole che noi umani (e per inciso: i preti) abbiamo piacere? E se sta scritto da qualche parte, chi l'ha scritto, se non dei porcelli leccaculi venduti e stravenduti 😳 che tutt'ora ridacchiano in cuor loro (se ricordano di avercelo il cuore!) alle nostre spalle e dietro un muro diplomatico ricchissimo e potentissimo che come gomma fa rimbalzare le richieste dei procuratori, degli avvocati, ma anche quelle dei comuni mortali: noi che chiediamo risposte e otteniamo rimbalzi delle nostre domande.
💡 Disancoriamoci dalla religione! ❗ emancipiamoci verso la spiritualità senza sottrarci alla realtà, che anche questa OTTIMA trasmissione ci ha portato. 😉 😉 😉
💡 P.S. I temi di politica, parlamento,finanza e altro trattati nella discussione sulla trasmissione di Santoro sono utili ma accessori, un corollario al tema centrale. Parliamo di questo e non di tutto.


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