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Alla domanda: ma tu credi in Dio?


Sibilla
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Premessa
Alla domanda: ma tu ci credi in Dio?
La risposta è : Non lo sò, ma se dovessi crederci, dopo aver letto questo articolo su Internazione, crederei certamente al Dio Nindo.

L' isola delle donne

ORANGO GRANDE
Sull'isola più lontana dell'arcipelago delle BIJAGOS, al largo della Guinea, vivono le sacerdotesse del dio Nindo che governano la vita della comunità.

Racconto di Pierre Cherruau

Distesi all'ombra di un albero, alcuni uomini bevono vino di "Qui la vita è dura", spiega uno di loro in uno spagnolo perfetto. È molto orgoglioso di aver vissuto a lungo a Cuba all'epoca in cui la Guinea Bissau si batteva per ottenere l'indipendenza dal Portogallo. Ora, per lavoro, conta gli ippopotami. "Siamo l'unico posto al mondo dove queste bestie vivono nell'acqua di i mare. Per vederli arriva gente di tutte le i nazionalità", ci spiega. Prima di ricominciare a parlare in creolo portoghese con i suoi amici, ci indica la pista da seguire per raggiungere il villaggio più vicino. L'aria è secca, e camminando solleviamo una fitta polvere.

Finalmente arriviamo al villaggio, poche capanne di fango con i tetti di foglie di palma. Sembra vuoto, come oppresso dal sole di mezzogiorno. Qualche cane giallo gironzola fra le capanne. Per alcuni minuti abbiamo l'impressione che il villaggio sia stato abbandonato in seguito a un'epidemia Poi appare una donna di mezza età. Ci saluta da lontano, come se avesse paura. "Che volete?", chiede con diffidenza. Allen, un giornalista della radio nazionale della Guinea Bissau, le risponde in creolo che siamo alla ricerca delle sacerdotesse. "Qui non c'è nessuna sacerdotessa". La donna ci spiega che abbiamo sbagliato posto. E che comunque dobbiamo prima incontrare il capo, presentargli i nostri omaggi, e soprattutto ottenere la sua autorizzazione per intrattenerci con gli abitanti del villaggio.

Mentre un bambino corre ad avvertire il capo del nostro arrivo, ci sediamo su una panchina a chiacchierare con altre donne del villaggio. "La gente parla molto dei poteri delle donne di quest'isola", dice una di loro guardando per terra. "A noi non piace parlare di queste cose. Quello che è certo è che siamo libere. Possiamo scegliere i nostri mariti. Divorziamo senza problemi. E in caso di separazione teniamo i figli e la casa".
"Da noi, quando una donna vuole un uomo, raccoglie delle conchiglie sulla spiaggia. Cucina qualcosa di buono e lo mette davanti alla casa del prescelto. Se l'uomo lo mangia, vuoi dire che accetta di sposarla", spiega la bella Rita, che non è ancora sposata. Una ragazza più grande dice ridendo : "Molti uomini vorrebbero sposarsi, ma non hanno il diritto di chiederlo. Da noi funziona così, sarebbe molto imbarazzante se succedesse il contrario". Spetta alle donne scegliere, dopo l'iniziazione da parte delle sacerdotesse nelle isole sacre. Prima di essere iniziate e di mettere gli occhi su qualcuno, le donne si scelgono degli amanti. "Qui non ci sono tabù sul sesso. Possiamo avere delle relazioni con chi ci pare, anche se non siamo ancora sposate o iniziate. Le donne fanno quello che vogliono. È il nostro dio Nindo che ha deciso così", precisa Monica. "Non c'è nessuna ragione di cambiare le nostre tradizioni". Stiamo parlando già da qualche ora quando appare un uomo, il primo. Appoggia la testa sulle gambe di Monica e si lascia accarezzare i capelli, come un bambino. Ascolta le donne che parlano senza dire nulla. È come se sapesse che la sua parola non ha legittimità, che su quest'isola gli uomini non sono autorizzati a esprimere la loro opinione. A eccezione del capo del villaggio, che non è ancora arrivato. Decidiamo di andarlo a trovare, facendoci guidare da un ragazzo attraverso la boscaglia.

Il CAPO

Il capo ci invita a sederci su un tronco d'albero e ad ascoltarlo: ci spiega che gli abitanti del villaggio ci hanno nascosto la verità sulle sacerdotesse perché non sono autorizzati a parlarne.
"Sì, è vero, nella comunità nessuna decisione può essere presa senza l'accordo delle sacerdotesse. Sono in contatto diretto con le forze spirituali, con Nindo. Le loro decisioni, una volta prese, sono irrevocabili. Chi non le dovesse rispettare verrebbe cacciato dall'isola. Ma è una cosa impensabile, infatti non è mai successo", spiega il capo. Ci conduce prima all'eriodendron, l'albero sacro sotto il quale le sacerdotesse annunciano le loro decisioni. Poi raggiungiamo il tempio dove sono venerati gli spiriti degli antenati, in particolare quello della regina Pampa Kanyimpa, che i bijagos considerano una divinità. All'entrata ci aspettano due sacerdotesse dall'aria solenne, che con i loro corpi non più giovani formano uno scudo umano tra noi e la porta.
"Nessuno ha il diritto di toccarla, neanche gli abitanti del villaggio. Se lo facessero sarebbero condannati a sacrificare un bue per placare l'ira degli dei", ci avverte una sacerdotessa. "Nindo vuole che le decisioni siano prese dalle donne, perché gli uomini non sono in grado di fare scelte giudiziose per il futuro della comunità". All'interno del tempio, le sacerdotesse accendono un fuoco sacro per invocare gli spiriti degli antenati. Poi cominciano a salmodiare il nome di Pampa Kanyimpa, la regina defunta. Quando usciamo dal tempio, accettano di farsi fotografare, ma da sole. Il capo non ha una posizione sociale abbastanza elevata per apparire in foto con loro.

Niente male… altro che quote rosa Onorevole Pollastrini.

Sibilla

http://www.controcorrentesatirica.com/angolodisibilla.php


Citazione
marko
Estimable Member
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Post: 224
 

A me non dispiace nemmeno il culto di Priapo. Sempre meglio di quell'asessuato eterosessuogoderecciofobo di Gesù.


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remox
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 393
 

Perchè non ti dai al culto di Bacco così fai la fine di quei pervertiti olandesi che, grazie ai loro baccanali, sono speditamente diretti alla tomba.
In attesa di un novello Catone, ovvio...


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marko
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

Il sesso, se fatto bene e abbondante, non fa mica male, a differenza di Bacco!


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