Tsipras ha capito ....
 
Notifiche
Cancella tutti

Tsipras ha capito ...

Pagina 1 / 5

Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

Tsipras ha capito che la Germania non può permettere un’uscita della Grecia dall’euro e dunque sfida l’austerity, anche l’Italia dovrebbe fare lo stesso. Piccola bussola per capire

Un piccolo aggiornamento sulla Grecia e sul suo prossimo fallimento con inevitabile uscita dall’euro… o meglio, inevitabile fatto salvo che non si cambino le regole europee! Ecco, il punto è proprio questo, se la Grecia non paga l’FMI, fatto molto grave, infrazione commessa in passato da paesi come Somalia, Sudan, Zimbabwe/ex Rhodesia etc . – ossia certamente non da alcun paese diciamo occidentale – verrà chiaramente dimostrato che in questo grande caos ellenico il vaso di coccio non è Atene ma è l’Europa e quindi la Germania quale vero difensore dell’austerity.

Si, perché la Grecia sta fallendo in quanto le regole austere che la Germania ha voluto per l’Europa sono loro stesse il vero fallimento, non funzionano se non trasformando i paesi che la subiscono in schiavi del debito sine die, guarda caso i paesi che detengono i titoli del debito sono gli stessi che impongono il rigore. Nulla di nuovo se solo si avesse il coraggio di espandere il periodo storico entro cui facciamo le nostre considerazioni, ossia non tenendo in considerazione solo gli ultimi decenni: quella che vediamo oggi è una moderna forma di colonialismo non dissimile dalle molte che abbiamo visto in passato, certamente meno sottile di quella britannica che soggiogando paesi ricchi di risorse naturali scambiava appunto materie prime vendute al prezzo del grezzo solo per poi costringere le stesse colonie a comprare i prodotti finiti da Londra costruiti con le commodities acquistate a basso prezzo dalle colonie. La conseguenza era un buco di bilancio da colmare con il debito che via via diventava irredimibile anche attraverso la presenza in loco di grosse aziende che piano piano si accaparravano la gestione ed anche disponibilità delle risorse, Matheson, Jardine, Rhodes, Oppenheimer sono tutti nomi noti a chi studia i fenomeni legati alle colonizzazioni del passato.

Oggi si va invece con l’accetta: nell’arco di soli 15 anni la Germania ha trasformato paesi relativamente ricchi – la Grecia è un simbolo eccelso – in paesi poveri e per di più senza materie prime da barattare con il centro del moderno impero, leggasi con Berlino. Se non ci credete guardate questa tabella di fonte BCE in cui nel 2008 venivano riassunti alcuni invidiabili parametri economici dei solo teoricamente – ai tempi – poveri periferici (direi tutt’altro che poveri, alla fine del 2008 chi usciva con le ossa rotte dalla crisi subprime erano in Europa soprattutto Germania e Francia – anche l’Irlanda -, certamente non l’Italia, quella con i parametri meglio impostati, ma questa è un’altra storia, per il futuro…).

Tsipras ha capito che comunque la struttura dell’euro è imperfetta in quanto non prevede – teoricamente e per ora – in alcun caso l’uso della forza, al contrario delle colonizzazioni del passato che prima invadevano militarmente e poi “normalizzavano” con modelli economici ad hoc (per inciso, è lo stesso che avrebbe voluto fare la Germania nazista con il piano Funk una volta vinta la guerra in Europa). Quindi mi vien da dire nel bene dell’Europa dei Padri Fondatori, avanti Tsipras, la Germania non può permettersi l’uscita di un paese dall’euro in quanto tutti prima o poi vorranno fare lo stesso, il giogo costruito attorno alla moneta unica a favore della sola Germania è ormai evidente. Abbiamo anche visto balenare come ipotetica soluzione – nei fatti è stata una proposta della Germania che solo teoricamente ha smentito – lo spauracchio della doppia valuta, una vera fregatura a cui la Grecia non ha abboccato e abboccherà, infatti ciò significherebbe mantenere il debito estero in euro mentre si creerebbe una valuta svalutata per pagare le risorse produttive – e quindi i lavoratori locali – in modo scandalosamente basso. Anche questo una è modo per ridurre il CLUP (costo del lavoro per unità di prodotto, ndr)…

Quello che vedremo nelle prossime settimane sarà lo showdown: Tsipras ci ha ben fatto capire che o si pagano gli stipendi o si paga il debito agli stranieri portandosi dietro l’opinione pubblica greca, comunque la maggioranza ormai indigente del Paese ellenico. La Germania sa di non poter fare concessioni se non cambiando le regole per tutti i Paesi, ossia permettendo sforamenti nei rigidi parametri del rigore. Ogni tanti vediamo il puntello USA con il ministro del Lavoro USA Lew – che in teoria, ma solo in teoria, non centra nulla, … -, tanto per far capire chi è che non ha ancora voluto (fino ad oggi) un colpo di stato in Grecia. Appunto, un’altra soluzione sarebbe quella dell’intromissione militare soft, per ora esclusa, troppo vicina Atene allo scenario medio orientale. Gli altri periferici sono silenti: Spagna e Portogallo sono in anno elettorale e stanno incrociando le dita, ieri Podemos ha fatto capire a Madrid e Barcellona la dimensione del possibile “danno collaterale”. L’Italia che invece potrebbe fare qualcosa tace, Renzi si sta comportando in modo scellerato non volendo capire nonostante i mille segnali che questo euro è insostenibile [anche e soprattutto per un Paese abbiente come l’Italia, che si sta impoverendo, ndr] e sta portando miseria per tutti tranne che per Berlino, a maggior ragione per l’Italia a valle di una uscita della Grecia. O forse, devo essere onesto, più semplicemente non ci sono ancora le condizioni per ribellarsi e far crollare la costruzione eurotedesca, di fatto mutuata dal Piano Funk di memoria nazista. Spero che tutti gli italiani abbiano capito che a seguito del default greco l’Italia dovrà pagare almeno 37 mld di euro da computare nel bilancio pubblico, ossia sforando il limite del 3% che per inciso certamente non sarà cambiato….

Non vorrei che il vero perdente dal default greco sia proprio l’Italia – per inciso, l’Italia è il primo competitor manifatturiero della Germania, ovvero più che una minaccia per Berlino un vero problema in caso di ritorno alla lira -, magari costretta dall’EU a causa dello sforamento nel rapporto debito/PIL a seguito del crack di Atene a svendere i suoi assets che contano, ossia quello che vogliono da tempo i tedeschi, a partire da ENEL. E lì vedremo se Renzi avrà finalmente gli attributi per fare quello che va fatto, nell’interesse dell’Italia.

Dopo una serie indicibile di disastri gepolitici ed un caos che non vedevano dalla fine dell’ ‘800, il termine del mandato Obamiano è prossimo e dunque il vero tutore di fatto dell’euro fra poco non avrà più poteri. Certamente da novembre 2016 le cose cambieranno e l’Europa come la conosciamo oggi finirà ma se la Grecia cadrà già nei prossimi giorni non avremo certamente il tempo per aspettare la fine del prossimo anno….

Renzi, se ci sei batti un colpo (finalmente).
Mitt Dolcino

http://scenarieconomici.it/tsipras-ha-capito-che-la-germania-non-puo-permettere-unuscita-della-grecia-dalleuro-e-dunque-sfida-lausterity-anche-litalia-dovrebbe-fare-lo-stesso-piccola-bussola-per-capire/


Citazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Parlano sempre di cose che non conoscono. Una regola.
Questo è il cosiddetto "piano Funk" che non era nessun piano ma un discorso, sull'economia Europea e i rapporti commerciali e valutari tra i vari Paesi in tempo di pace (se avessero vinto loro) che magari fosse quello che abbiamo noi in Europa, altro che EU, BCE e austerity....
http://www4.dr-rath-foundation.org/brussels_eu/roots/06_economic_reorganization_europe.html

P.S.
Realmente noi abbiamo 60mld di debito Greco, non 37 come dice lui. E l'Italia non deve pagarli, come dice Dolcino, "che spera che sia chiaro a tutti". (Tutti chi? I suoi amici forse intendeva....).
Li ha già pagati. Il problema è un altro.

Il fatto è che l'uscita della Grecia per noi è un danno, ma la permanenza sarà anche peggio, sotto il profilo dei conti, per noi e per gli altri.
Chi li pagherà secondo Dolcino i conti di quella che è diventata un'assistenza che ha bruciato 230mld in 2 anni e prima 100 di default e altrettanti o di più ne brucerà nei prossimi 2?
Perchè non si è capito come la Grecia potrà invertire la rotta.
Forse nei blog col "circolo" o la "decrescita felice" o i "lavori sociali".
E se sarà un accordo mascherato da concessioni apparenti quello che probabilmente avverrà, un'interpretazione maligna di qualcuno è che così si accelera tramite la Grecia anche lo sconquasso degli altri, e alla fine si arriverà PRIMA anche altrove a produrre le condizioni della Grecia, in vista di quello che hanno in mente per utilities e costo del lavoro, specie dopo aver chiuso il TTIP.
La dinamica del debito Italiano confrontata con quello Greco non è che è incoraggiante.

1)Se la Grecia avesse voluto uscire dall'UE, come alternativa, avrei visto altre cose da un pezzo.
2)Se poi la ripuliscono dentro UE (forse è quello che mirano i Greci) a spese nostre, ricomincia la giostra.
3)Se la mandano fuori (perchè lei fuori non ci va di sicuro) mi sono sbagliato sulla UE.
Vedremo.


RispondiCitazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Scusa, mincuo, ho difficoltà a capire i tuoi discorsi, ma probabilmente è un problema mio.

Però forse mi potresti chiarire un dubbio: alcuni (tra cui Dolcino nel post originario) parlano del "prossimo fallimento" della Grecia. Ma la Grecia, nel momento in cui annuncia che non pagherà l'FMI, non è già in default?
In altre parole, se non è default, che altro deve fare la Grecia perchè lo sia?


RispondiCitazione
ilnatta
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 314
 

‪#‎Grecia‬: Syriza boccia richiesta estremisti di non pagare ‪#‎Fmi‬ . La Grecia continuera' a pagare i suoi debiti, dopo che Syriza ha respinto la richiesta dell'ala estremista del partito di non rimborsare i prestiti al Fmi. Il Comitato centrale di Syriza ha respinto la proposta con 95 voti contro 75 e una scheda bianca e ha anche rigettato la richiesta di nazionalizzare le banche e di indire un referendum che darebbe agli elettori il potere di respingere ogni accordo con i creditori internazionali su ulteriori riforme di bilancio

Fonte: Radio24


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4100
 

‪#‎Grecia‬: Syriza boccia richiesta estremisti di non pagare ‪#‎Fmi‬ . La Grecia continuera' a pagare i suoi debiti, dopo che Syriza ha respinto la richiesta dell'ala estremista del partito di non rimborsare i prestiti al Fmi.

Syriza può bocciare quello che vuole, il problema è : ci sono il soldi per pagare il FMI si o no?


RispondiCitazione
DeborahLevi
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1029
 

mincuo
in termini comprensibili da noi comuni mortali potresti dirmi se converrebbe alla Grecia (mi riferisco al popolo e non a banche e roba simile) uscire dall eu/euro?
e per quanto riguarda noi?

ringrazio anticipatamente


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

Ma la Grecia, nel momento in cui annuncia che non pagherà l'FMI

Paga paga, tranquillo.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Scusa, mincuo, ho difficoltà a capire i tuoi discorsi, ma probabilmente è un problema mio.

Però forse mi potresti chiarire un dubbio: alcuni (tra cui Dolcino nel post originario) parlano del "prossimo fallimento" della Grecia. Ma la Grecia, nel momento in cui annuncia che non pagherà l'FMI, non è già in default?
In altre parole, se non è default, che altro deve fare la Grecia perchè lo sia?

Nessun problema.
-Il default è un atto formale del Governo, del Tesoro e della Banca Centrale
-Tecnicamente nemmeno il non pagamento alla scadenza della tranche configura un default se è preceduto da alcune procedure (garanzie ecc...)
-Non credo che siate informati appieno perchè successivamente il Governo ha detto che pagherà. Anche questo significa poco perchè sono dichiarazioni e fanno parte di questa farsa....
-Perchè farsa? I conti di uno Stato Truman sono vischiosi. Cioè non è che ti puoi aspettare chissa quali sorprese da un mese all'altro. Nè men che meno da una settimana all'altra. Le scadenze sono tutte conosciute da mesi e mesi (anni alcune). Il gettito fiscale è quello, le spese operative anche, quelle per pensioni, stipendi ecc.. pure...Questo lo comprendi giusto?
-La domanda la faccio io. Quali novità ci sarebbero rispetto a un mese o due o tre fa? Economicamente o finanziariamente nessuna. I 1500mln di Giugno o i 7.000 complessivi ad Agosto erano "scheduled" (non so com'è in Italiano) da un bel pezzo, quindi che non ci sarebbero stati i soldi senza il bail-out non l'hanno scoperto mica la settimana scorsa o un mese fa...
Poi politicamente non so che dirti...perchè se ne sentono tante...Posso dire solo che l'uscita della Grecia comporti scossoni terribili lo escludo, anzi penso che l'EUR si rafforzi sulla eventuale notizia ad esempio.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

mincuo
in termini comprensibili da noi comuni mortali potresti dirmi se converrebbe alla Grecia (mi riferisco al popolo e non a banche e roba simile) uscire dall eu/euro?
e per quanto riguarda noi?

ringrazio anticipatamente

Io parlo sempre del popolo in questi casi anche perchè IO SONO POPULISTA.

A noi sicuramente. Alla grande. Però la questione poi è chi Governa e cosa fa. Perchè devi farne di cose. Primo un piano molto ampio di investimenti (infrastrutturali, industriali, + educazione, istruzione, riqualificazione ecc...) concordato con i gruppi industriali, i sindacati ecc..Secondo una revisione secca della spesa, non è detto in senso di diminuire ma di riqualificare, ma alla svelta. Terzo un programma sociale di sostegno ma temporaneo per obiettivi. Quarto delle misure secche su immigrazione (io dico quello che penso), quinto svincolarsi progressivamente da NATO. Sesto forse una patrimoniale o similare. Settimo l'introduzione di una reverse-fiscal sul V.A. residente rispetto a non residente. Ottavo rimetti la Banca Centrale sotto al Governo.
Per fare queste cose devi avere un Governo di unità Nazionale che abbia poteri forti. Con quello che ho detto l'Italia in 2-3 anni, (non 20 anni) fa il 5/6% di PIL e aumenta stipendi, riduce debito ecc...

Alla Grecia tutte queste cose andrebbero altrettanto bene ma la Grecia non ha industria, ha bassa qualificazione, ha una grande corruzione e poca forza finanziaria. Così com'è non credo che le convenga, ma non credo ci abbiano neanche mai pensato realmente. Anche se fosse però dovrebbe fare queste cose contando su alleanze diverse e stimolando investimenti esteri, ci vuole una ben altra marcia, un forte consenso popolare, solidarietà, qualità dei Governanti e della classe dirigente e dell'imprenditoria....e sempre sarebbe un primo periodo molto difficile per il popolo. Ma non ha nulla di quegli elementi.


RispondiCitazione
cris79
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 148
 

In un mondo normale, dovrebbe essere la BCE a coprire i debiti della Grecia(come per gli altri paesi).
Il problema del debito, è la più grossa presa per il culo della storia perpetrata sulla pelle delle persone.
Senza battere ciglio, la BCE con il Quantitative easing ha stampato 1000 MLD di EURO...ripeto 1000 MLD di EURO!!! per salvare le chiappe alle banche piene di titoli tossici. E guarda un pò..bontà loro, queste non saranno fatte ricadere sui bilanci delle banche centrali nazionali.
Quello che molti dimenticano è che se esiste un debitore,esiste anche un creditore. Indovinate chi sono i maggiori creditori del debito Greco!
Germania,Francia e Italia!! Questo vuol dire che la copertura dei debiti Greci,sarebbe una benedizione anche per noi, oltre che per Francia e Germania.
Meditate gente..


RispondiCitazione
cdcuser
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 555
 

... cut

A noi sicuramente. Alla grande. Però la questione poi è chi Governa e cosa fa. Perchè devi farne di cose. Primo un piano molto ampio di investimenti (infrastrutturali, industriali, + educazione, istruzione, riqualificazione ecc...) concordato con i gruppi industriali, i sindacati ecc..Secondo una revisione secca della spesa, non è detto in senso di diminuire ma di riqualificare, ma alla svelta. Terzo un programma sociale di sostegno ma temporaneo per obiettivi. Quarto delle misure secche su immigrazione (io dico quello che penso), quinto svincolarsi progressivamente da NATO. Sesto forse una patrimoniale o similare. Settimo l'introduzione di una reverse-fiscal sul V.A. residente rispetto a non residente. Ottavo rimetti la Banca Centrale sotto al Governo.
Per fare queste cose devi avere un Governo di unità Nazionale che abbia poteri forti. Con quello che ho detto l'Italia in 2-3 anni, (non 20 anni) fa il 5/6% di PIL e aumenta stipendi, riduce debito ecc...

... cut

io concordo al 100% .... e solo che bisogna fare i "conti con l'oste"....

e con questa accozzaglia di cialtroni, ignoranti, buffoni, ebeti e VENDUTI (all'oste) che ci ritroviamo, la vedo molto complicata, non impossibile, chiaro.

@cris79
la BCE non stampa un bel niente.


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Parlano sempre di cose che non conoscono. Una regola.
Questo è il cosiddetto "piano Funk" che non era nessun piano ma un discorso, sull'economia Europea e i rapporti commerciali e valutari tra i vari Paesi in tempo di pace (se avessero vinto loro) che magari fosse quello che abbiamo noi in Europa, altro che EU, BCE e austerity....
http://www4.dr-rath-foundation.org/brussels_eu/roots/06_economic_reorganization_europe.html

P.S.
Realmente noi abbiamo 60mld di debito Greco, non 37 come dice lui. E l'Italia non deve pagarli, come dice Dolcino, "che spera che sia chiaro a tutti". (Tutti chi? I suoi amici forse intendeva....).
Li ha già pagati. Il problema è un altro.

Il fatto è che l'uscita della Grecia per noi è un danno, ma la permanenza sarà anche peggio, sotto il profilo dei conti, per noi e per gli altri.
Chi li pagherà secondo Dolcino i conti di quella che è diventata un'assistenza che ha bruciato 230mld in 2 anni e prima 100 di default e altrettanti o di più ne brucerà nei prossimi 2?
Perchè non si è capito come la Grecia potrà invertire la rotta.
Forse nei blog col "circolo" o la "decrescita felice" o i "lavori sociali".
E se sarà un accordo mascherato da concessioni apparenti quello che probabilmente avverrà, un'interpretazione maligna di qualcuno è che così si accelera tramite la Grecia anche lo sconquasso degli altri, e alla fine si arriverà PRIMA anche altrove a produrre le condizioni della Grecia, in vista di quello che hanno in mente per utilities e costo del lavoro, specie dopo aver chiuso il TTIP.
La dinamica del debito Italiano confrontata con quello Greco non è che è incoraggiante.

1)Se la Grecia avesse voluto uscire dall'UE, come alternativa, avrei visto altre cose da un pezzo.
2)Se poi la ripuliscono dentro UE (forse è quello che mirano i Greci) a spese nostre, ricomincia la giostra.
3)Se la mandano fuori (perchè lei fuori non ci va di sicuro) mi sono sbagliato sulla UE.
Vedremo.

Io scommetterei sul punto 2). I contribuenti europei hanno pagato gli altri due default greci senza scomporsi più di tanto, con una buon infiocchettamento mediatico gli si può rifilare alche il terzo salasso. Anzi, un governo come quello di Tsipras è anche più adatto a una manovra del genere, a far apparire come nuovo il solito pacco. Interessante che venga suggerito che ci sarebbero un certo numero di decine di miliardi "da pagare": per farci abituare all'idea. Sarò pessimista, sarà che è un brutto momento perchè ci sono da pagare le tasse, ma non vedo segnali né in Europa né in Italia di un'inversione di tendenza nella politica di abbindolamento del contribuente fino ad ora perseguita, dai governi e dalle opposizioni.

Oppure Grexit seguito da un "premio in denaro" di Putin. O dei cinesi. O degli USA. O degli extraterrestri, o di tutti e quattro.


RispondiCitazione
cris79
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 148
 

@cris79
la BCE non stampa un bel niente.

Non facciamo troppi tecnicismi da primo della classe..si semplifica.
Il Quantitative easing (alleggerimento quantitativo o facilitazione quantitativa) è una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte della banca centrale.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

@cdcuser.
Pensa che io la vedo anche più bigia. Se solo sbucasse un Partito e un leader (o un pirla, ma insomma un portavoce qualsiasi) con (metà) di quel che ho detto come programma, lo schiaffano in galera al volo, accusato anche di stuprare la nonna al sabato sera, se serve.
Perchè fin che è fuffa old-style tipo Syriza, o new-style tipo "stai connesso" o un misto tipo Podemos (che è podemos andare avanti a pigliare per il c...lo la gente per conto terzi, temo, e spero di sbagliarmi) allora porte "democratiche" aperte, ma se tocchi anche appena le cose toste......cambia la musicaaaa.....

@Jor-El A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina...diceva uno...


RispondiCitazione
DeborahLevi
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1029
 

mincuo
in termini comprensibili da noi comuni mortali potresti dirmi se converrebbe alla Grecia (mi riferisco al popolo e non a banche e roba simile) uscire dall eu/euro?
e per quanto riguarda noi?

ringrazio anticipatamente

Io parlo sempre del popolo in questi casi anche perchè IO SONO POPULISTA.

A noi sicuramente. Alla grande. Però la questione poi è chi Governa e cosa fa. Perchè devi farne di cose. Primo un piano molto ampio di investimenti (infrastrutturali, industriali, + educazione, istruzione, riqualificazione ecc...) concordato con i gruppi industriali, i sindacati ecc..Secondo una revisione secca della spesa, non è detto in senso di diminuire ma di riqualificare, ma alla svelta. Terzo un programma sociale di sostegno ma temporaneo per obiettivi. Quarto delle misure secche su immigrazione (io dico quello che penso), quinto svincolarsi progressivamente da NATO. Sesto forse una patrimoniale o similare. Settimo l'introduzione di una reverse-fiscal sul V.A. residente rispetto a non residente. Ottavo rimetti la Banca Centrale sotto al Governo.
Per fare queste cose devi avere un Governo di unità Nazionale che abbia poteri forti. Con quello che ho detto l'Italia in 2-3 anni, (non 20 anni) fa il 5/6% di PIL e aumenta stipendi, riduce debito ecc...

Alla Grecia tutte queste cose andrebbero altrettanto bene ma la Grecia non ha industria, ha bassa qualificazione, ha una grande corruzione e poca forza finanziaria. Così com'è non credo che le convenga, ma non credo ci abbiano neanche mai pensato realmente. Anche se fosse però dovrebbe fare queste cose contando su alleanze diverse e stimolando investimenti esteri, ci vuole una ben altra marcia, un forte consenso popolare, solidarietà, qualità dei Governanti e della classe dirigente e dell'imprenditoria....e sempre sarebbe un primo periodo molto difficile per il popolo. Ma non ha nulla di quegli elementi.

se siamo quasi d'accordo al 100% su tali questioni come mai nei miei riguardi sei sempre poco rispettoso?


RispondiCitazione
Pagina 1 / 5
Condividi: