Tutto quello che è successo a Roma è tragico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Tutto quello che è successo a Roma è tragico.Lo possiamo dire e dichiarare. Forse maggiormente tragica è la sempre grande incapacità dei poliziotti nel non sapere mai fare uno straccio di “scenario” da poter prevedere.

La fontana della Barcaccia è una fontana di Roma, situata in piazza di Spagna, che rappresenta appunto una barca, che si dice fosse stata portata dal Tevere fino ai piedi della Trinità dei Monti.

Il Bernini ne fece una copia a commemorazione romantica dell’evento.
Ma qui io vorrei parlare di altro. Vorrei parlare della Libertà, dell’Arte, degli Eventi, dell’Essere Umano, degli Accadimenti che “Avverranno” a meno che non ci si privi e ci si amputi dell’Arte (quasi di un Arto).

Da quando esiste l'arte sono esistiti i vandali. È un dato di fatto che ovviamente non ci deve lasciare indifferenti. Il "giusto" cordoglio e offesa è auspicabile da parte di chi detiene i monumenti e le opere d'arte. Purtroppo come ho detto sopra NON possiamo, anzi NON dobbiamo CEDERE ai VANDALI. NON possiamo però auspicare sempre delle nuove leggi e delle nuove responsabilità.

Se parliamo dell'incuria dei monumenti (vedi Pompei, la valle dei templi) sono pienamente d'accordo, ma SCANDALIZZARSI per un gesto tanto UMANO quanto INEVITABILE è un gioco di chi vuol DIRE sempre il GIUSTO e sempre l'OVVIO.

Quello che io vorrei stimolare è un pensiero diverso.
Dalle mie parti si dice che le chiacchiere stanno a ZERO.
NON è MORTA l'ARTE, come si legge in giro, mi sembra titoli così enfaticamente il National Geographic, ma semplicemente l'ARTE ha incontrato un gruppo di VANDALI che l'ha deturpata.

Chi deve pagare e restaurare immediatamente? L'Olanda, questo è chiaro.
Poi saranno affari interni loro capire chi dovrà a chi i denari. Ma i soldi per restaurare devono arrivare subito e velocemente. Anch’io mi diletto nell’OVVIO? Forse.

Quale altra soluzione? Quale altro mezzo per evitare che qualche altra volta succedano fatti incresciosi come questi?
Chiudere i monumenti dietro vetri infrangibili, o prendere provvedimenti perché questo NON avvenga più mi sembra più dannoso che altro. E vi spiego il perché.

La bellezza dell'ARTE, a mio avviso, sta nella sua DELICATEZZA e nel suo ETERNO PERICOLO di PERDERLA. È un po' come l'amore verso una persona.
Quanta emozione si prova a stare vicino a qualcosa di unico che sai che potrebbe disfarsi in poco, con un gesto o con un urto maldestro? Quanto turbamento si ha nel sapere di possedere il potere di cancellare magari un Cezanne, un Van Gogh? Credo che sia proprio lì l'essenza del capolavoro, sia proprio nel suo sempiterno PERICOLO di DISTRUZIONE.

Quindi forse questi VANDALI hanno paradossalmente RISVEGLIATO il nostro CUORE all’ARTE.

Ora va tutto restaurato. Niente transenne, niente vigilantes, niente nuove leggi. PER CARITÀ, BASTA. Quanto è fredda la Monna Lisa al Louvre dietro un vetro spesso diversi centimetri. Lontana dallo sguardo diretto, come se fosse vista attraverso una registrazione televisiva.
Certo è al sicuro, ma è anche privata. Privata da quel giusto filo del rasoio che esiste tra l’eternità e la scomparsa.

Quindi, provocatoriamente direi: Viva la LIBERTÀ di poter danneggiare un MONUMENTO.

Luigi Fabozzi
20.02.2015