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un futuro da conquistare


paolodegregorio
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- un futuro da conquistare -
di Paolo De Gregorio, 19 maggio 2019

E’ urgente ed essenziale che quei milioni di giovani e giovanissimi, che hanno ascoltato Greta Thunberg e si sono mobilitati per fermare il devastante riscaldamento del pianeta, non si illudano di poter ottenere dei risultati chiedendo ai responsabili politici ed economici di questo disastro di porvi rimedio.
C’è bisogno di mettere in campo una classe dirigente totalmente nuova, accomunata da obiettivi e comportamenti individuali che saranno determinanti per il proprio futuro, senza farsi dividere da ideologie, religioni, razze.
L’obbiettivo principale è quello di lasciare carbone, petrolio, gas, sotto terra e soddisfare tutti i bisogni energetici con le rinnovabili. Le varie tecnologie già esistono, sono disponibili, sono molto migliorate come rendimento e la ricerca se ben orientata e finanziata può fare miracoli.
Il vero problema è quello del passaggio, della transizione tra il vecchio sistema di bruciare i combustibili fossili (che tra l’altro prima o dopo si esauriranno) e quello nuovo e inesauribile delle rinnovabili, che richiederà un certo tempo, creerà squilibri economici e sociali, scatenerà la reazione di quelle potenze economiche che vogliono sfruttare i fossili fino all’ultimo.
Senza una nuova classe politica che lotti per il proprio futuro in termini di vita o di morte non si va da nessuna parte, ed essa deve nascere dall’interno di questo movimento, senza affidarsi a “esperti” o “tecnici”, basandosi solo sulla giustezza degli obiettivi e sulla coerenza personale di ridurre tutti i consumi prodotti con energia generata dai fossili.
Comunque da parte dei media è già calato un silenzio assordante sul fenomeno Greta e questo ci fa capire quanto dura sarà questa lotta.
Paolo De Gregorio


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3177
 

Non vedrei le cose così semplicisticamente ed ottimisticamente. I media hanno gettato la palla. Adesso sicuramente nei centri di ricerca stanno mobilitando le migliori intelligenze per la soluzione. Questa però non c'è. Non è pessimismo, è realtà. Cambiare in tempi ragionevoli il sistema economico non è possibile, data la sua latenza al cambiamento, mentre per la natura è già troppo tardi. Per moltissime specie terrestri ed acquatiche è già apocalissi ( e mi sovviene l'analogo disco di un famoso cantautore greco ): l'apocalisse degli animali. Tra cui la nostra, a breve. Con quasi otto miliardi di esseri sulla Terra, che volete mai che si possa fare ? Con il liberismo assoluto che domina l'economia, come pensate mai che i governanti dei Paesi maggiori siano motivati a scardinare tutto in vista di un futuro incertissimo quanto a effettiva realizzazione ? Con quali mezzi, poi ? Sui mezzi non ci si preoccupa molto, ma sono fondamentali: mezzi non tanto diretti ad eliminare le usuali forme di energia, ma quelli necessari DOPO, dopo trovata la formula magica della fusione fredda o simili: come convertire rapidamente appunto centinaia di milioni di mezzi di spostamento ( faccio solo un esempio ) necessari per approvvigionare le immense megalopoli del globo ? IN FRETTA...
Caro Paolo, deduco che sei giovane, e ti seduce l'ottimismo della volontà. Se tu come me viaggi e vai ad esempio a Rio, oppure a Mexico City, o in India, ti rendi conto della realtà. E' atroce dirlo o pensarlo solo: ma la soluzione è una sola. E la responsabilità deve ricadere unicamente a chi governa nel silenzio questo mondo: volendolo tutto per sè, con le sue idee sbagliate i cui frutti vediamo oggi lucidamente, lo ha condannato all'estinzione.


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