Un giorno ella si presentò ...

Un giorno ella si presentò al cancello d'una villa sfarzosa.
Era bellissima e fiera nel suo vestito da sera, elegantissima come mai.
Quando entrò nell'atrio tutti la notarono, ma nessuno la vide ed un leggero senso di inquietudine si sparse nell'aria.
I numerosi invitati si fermano per un'impercettibile attimo scorgendo con la coda dell'occhio una creatura tanto bella, ma non appena volsero lo sguardo verso la meraviglia accennata, non ne riuscivano a vedere la figura.
Presto si stancò di quell'indifferenza e cominciò a girare per le stanze cercando un'anima con cui poter parlare.
Entrò in una stanza dove alcune persone giocavano a carte sedute ad un tavolo, subito capì che c'era qualcosa di fuori posto: le fiches usate per fare le puntate si muovevano e nonostante fossero piccole, sembrava avessero gambe e braccia !
Fermò un cameriere per chiedergli chi fossero, lui distrattamente, senza guardarla, rispose "li conoscono tutti madame ! sono i quattro cavalieri dell'ordine : Egoismo con la sua scimmietta Religione, Avidità, Potere ed Ignoranza con la sua cagnolina Clichè"
Rimase in silenzio a guardare i giocatori puntare, ogni tanto Egoismo prendeva una fiche e la dava in pasto alla sua scimmietta che ringraziava con un piccolo gridolino.
Sembrava che il gioco non finisse mai ed aguzzando la vista scoprì un baule in fondo alla stanza pieno di fiches e con orrore vide che di loro iniziativa andavano al mattatoio, a volte ce n'era una che ne trascinava un'altra, a volte ce n'era una con il megafono che convinceva le altre a salire sul tavolo per incamminarsi da uno dei giocatori.
Si chinò sul baule per cercare di parlare a quei piccoli esseri, dopo qualche secondo di tentativi inutili, Potere disse : "Non ti possono vedere, e se qualcuno prova a parlarti, stai sicura che me lo mangerò immediatamente. Sprechi il tuo tempo qui".
A quelle parole trasalì ed ebbe un brivido lungo la schiena, pian piano una rabbia antica le invase il volto facendola arrossire.
Ignoranza alzò lo sguardo verso Potere e disse : "Ma con chi stai parlando ?"
Potere risposte : "niente Ignoranza, niente, continua a giocare"
Il silenzio spezzato solo dai gridolini della scimmietta o dal masticare della cagnolina, diventò sempre più pesante, andando ad occupare ogni angolo della stanza.
Ella uscì dalla stanza tutta rossa in volto e cominciò a gridare : "Qualcuno mi aiuti ! Vi prego !"
Nessuno sentì quelle parole, gli invitati cominciarono ad agitare le mani come se ci fosse stata un'invasione di mosche invisibili.
Disperata stava per mettersi a piangere quando vide due ragazzi bellissimi andare verso di lei, si voltò e pensò "possibile che loro mi vedano ?"
Quando giunsero davanti a lei, il primo dei due disse : "Eccoci, la tua disperazione ci ha chiamati"
Non riusciva a credere alle proprie orecchie ed ai propri occhi: "ma allora voi mi vedete ! e mi sentite !" disse con la voce rotta dalla commozione.
Il secondo giovane rispose mettendole una mano sulla spalla : "sì, ti vediamo e tu ci vedi perchè dentro hai ancora il nostro ricordo"
Improvvisamente il suo volto le si illuminò ed un grande sorriso le si aprì in volto.
Senza ulteriore indugio i tre entrarono nella stanza chiudendo la porta dietro di se, ella aprì le braccia e pronunciò a grande voce : "Spiriti eterni, ellenici, italici, poeti, musicisti e musicanti, pittori e pensatori liberi ! Unitevi a me e ci sarà gran piangianza e gran ridanza !"
I suoi capelli cominciarono a sollevarsi come fossero carichi di elettricità mentre i due giovani ballavano e ridevano.
Dall'altra parte della stanza una fiche con la coda di lupo, intenta a scrivere su di un bloc notes di polvere, fece cadere la penna e si mise a ridere tenendonsi la pancia.
Un vento magico avvolse la stanza, fiches volavano ovunque, i cavalieri smisero preoccupati di giocare e cercarono di guardarsi attorno.
Il terrore colse i quattro quando videro la scimmietta e la cagnolina spiattellati contro ai muri della stanza, oramai erano finiti dentro ad un uragano devastante.
Ignoranza, che raramente stava zitta, riuscì a chiedere ad alta voce "Cosa stà succedendo ?"
Alla sua domanda rispose Potere con un sussurro "E' la fine, tutto finisce"
La distruzione avvolse la villa ed in pochi istanti sul prato c'erano solo travi spezzate di legno, nessuna traccia degli invitati, dei quattro cavalieri e delle fiches.
Lentamente il signor G, Consapevolezza e Faber si incamminarono lungo il viale che portava al mare.

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e buone vacanze a me ! a rivederci a settembre !