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Un popolo?

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OlausWormius
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…non so dove…trovi il coraggio e il tempo per controbattere a una serie di ca...te…
…sei di DESTRA. Ergo, sei anche… Studia…
…hai mai pensato di farti assumere da Giacobbo…
Sei davvero sciocco o fai solo finta di esserlo? Spero la seconda. …Il massimo che sei riuscito a fare sono queste battutine da ripetente della terza media. …

Mi pare che sia entrato in funzione il turbo.

Abbiamo per caso rovinato il tuo "raffinatissimo" thread?
Te la devi prendere con bdurruti, è lui che è solito utilizzare terminologie volgari nel rapportarsi al prossimo (difatti la prima frase citata è la sua). Io mi ero limitato a rispondere cortesemente all'affermazione di una utente prima dell'intervento di bdurruti.
Pensa che molti miei post sono stati presi di mira (anche da uno il cui nick inizia con primadelle...), a volte anche con insulti volgari, eppure non mi sono lamentato più di tanto.


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Primadellesabbie
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Abbiamo per caso rovinato il tuo "raffinatissimo" thread?
Te la devi prendere con bdurruti, è lui che è solito utilizzare terminologie volgari nel rapportarsi al prossimo (difatti la prima frase citata è la sua). Io mi ero limitato a rispondere cortesemente all'affermazione di una utente prima dell'intervento di bdurruti.
Pensa che molti miei post sono stati presi di mira (anche da uno il cui nick inizia con primadelle...), a volte anche con insulti volgari, eppure non mi sono lamentato più di tanto.

Servono commenti?


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vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Praticamente chi e' il popolo?

Un sondaggista risponderebbe: e' l'insieme di individui da cui preleviamo i campioni per i nostri sondaggi. Di modo che il sondaggista, con le sue varie tecniche di selezione 'eque' si ritiene in grado di rappresentare 1 milione di individui con un campione per esempio di soli 200.
A quelli del markenting interessa questa definizione di popolo, meglio ancora se il sondaggista la sa stratificare secondo i loro desiderata.

Un politico, a cui interessa venire eletto, risponde che il popolo sono gli aventi diritto di voto, in buona sostanza i cittadini adulti residenti col passaporto. Quindi per lui, e' indifferente che parlino tutti la stessa lingua.

Quest'ultima definizione di popolo, piuttosto amministrativa, ha il vantaggio che il suo contesto d'applicazione e' chiaramente definito.

Poiche' e' risaputo che vi sono ondate storiche di opinioni prevalenti che attraversano popolazioni diverse, non e' affatto raro vedere come l'esito di una votazione locale poi si espanda ad altri territori, dove i votanti sono altri e spesso pure piuttosto diversi dai primi.

Quindi per farla breve, oggi come oggi il popolo italiano, amministrativamente, e' costituito dagli aventi diritto di voto. Non e' mica detto che debbano risiedere in Italia, e' sufficiente il possesso del passaporto.

Per cui una rivoluzione popolare potrebbe anche semplicemente essere un esito stravolgente di una votazione "del popolo".

Se il popolo italiano vota cip, quello francese cipcip, e cosi' via, alla fine si puo' parlare di voto popolare che in Europa ha visto prevalere l'opinione dei cip. Anche se a guardare per il sottile son tutti popoli con passaporti diversi, l'esito puo' essere riassunto linguisticamente nel dire: il popolo europeo pensa cip. Implicitamente la lingua sottintende che forse gli africani potrebbero pensare ciop.

L'altro vantaggio della definizione amministrativa di popolo e' che si tratta di una definizione istantanea: in quel momento il popolo e' quello, domani potrebbe essere costituito diversamente.

Innegabilmente e' una definizione molto pratica, che delega alla fin dei conti la definizione di popolo all'anagrafe ed all'amministrazione che rilascia i passaporti. Sempre definizione amministrativa rimane.

Un'altra definizione amministrativa parallela, seppure in lento declino e' quella di patrizio. Il patrizio e' colui che ha l'attinenza dei propri avi nel comune, percio' puo' far parte del patriziato, votarvi, ed usufruire dell'uso dei beni patriziali, solitamente boschi e alpeggi.

Che manca e' una definizione di tipo patriziale valida su un vasto territorio, per esempio una nazione.
Quella si' che si avvicinerebbe alla nozione di popolo, nel senso di popolo con delle radici li'.

Se ho ben capito, nel Peru' incaico c'era una nozione del genere. I beni comuni della "nazione" erano per esempio le riserve di cibo messe via per eventuali periodi di carestia dovuta al clima poco propizio. Ma anche il debito era di tipo diverso dal nostro, basato sulla prestazione di lavoro, che poi andava reso indietro nel tempo, caso mai dai discendenti. Esempio: tu vicino mi dai una mano a riattare la casa, io sono tenuto a restituirti il lavoro. Se non ce la faccio saranno i miei discendenti a darti una mano.

Ma sono discorsi utopici, ormai completamente fuori moda, per contingenze storiche.


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Anonymous
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Sei davvero così ingenuo o fai solo finta di esserlo?

ma no Olaus, è che di fronte a certi thread e commenti, non rimane che essere ironici e riderci sopra.
non pretenderai mica che mi infili in una discussione sugli Illuminati, vero?


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OlausWormius
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non pretenderai mica che mi infili in una discussione sugli Illuminati, vero?

Non sei in grado di parlarne ma proprio per questo potresti provare ad approfondire prima di avere questa ingiustificata sicumera.

Sei proprio un lay(lie)man.


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helios
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Sei davvero così ingenuo o fai solo finta di esserlo?

ma no Olaus, è che di fronte a certi thread e commenti, non rimane che essere ironici e riderci sopra.
non pretenderai mica che mi infili in una discussione sugli Illuminati, vero?

il guaio è che ti infili in ogni discussione senza capirne nulla. E con la stessa velocità ti defili senza venirne a capo.

Per questo non capisci Olaus Wormius (ma anche altro).

Non sei in grado di parlarne ma proprio per questo potresti provare ad approfondire prima di avere questa ingiustificata sicumera.

forse lo scopo è proprio farne una ingiustificata sicumera 8)


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Matt-e-Tatty
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Tornando nel topic:

Il processo di formazione di tutti i popoli degni di questo nome é passato attraverso duri, a volte sanguinosi, scontri tra le diverse componenti dalle quali, nel momento del processo storico della rispettiva formazione, era divisa la popolazione o le popolazioni interessate.

Gli esiti sono stati l'assimilazione delle componenti culturali e ideali, più questo processo é stato profondo e completo più il popolo che ne é risultato si sente, ancora oggi, unito.

Da noi la repressione del brigantaggio non ha fondato un bel niente, la partecipazione alla WWI, sanguinosa ed inutile, promossa da irresponsabili, anche a questo fine, ha diviso anziché unire..

Siamo prigionieri della infantile convinzione di alcuni, eterni sognanti e pericolosi adolescenti che si credono sapienti, che noi saremmo "un popolo a prescindere".

Noi possiamo fare a meno del confronto, non serve, noi siamo un popolo fin dal tempo di Roma... A noi serve solo un Condottiero...

I fatti, evidenti, fanno sospettare che ancora oggi valga il pensiero del Principe di Metternich: "La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle."

Popolo o popolazione in genere è associato a uno stato. Popolo Italiano, popolo francese, popolo tedesco etc.
Quindi popolo sta a indicare le genti che abitano un territorio definito, indipendentemente da etnia e religione, nonché gli usi.
Se pensiamo al popolo russo o al popolo siriano, al popolo italiano, al popolo Cinese etc.

Specifico, per etnia, intendo un gruppo di persone con caratteristiche, tratti somatici fisici comuni.
E un pugliese si riconosce anche se è nato e cresciuto in Svizzera perché ha la faccia da pugliese.
E un siciliano si riconosce anche se è nato e cresciuto in Norvegia perché ha la faccia da siciliano.
E non è nemmeno vero che gli orientali sono tutti uguali, differenze ne noto anche io che non faccio l'antropologo, loro ne notano molte di più.
Quindi popolo e etnia sono cose distinte.

Forse la lingua è una cosa che devono avere in comune delle persone anche se di etnie diverse? In genere si, ma, il popolo italiano, fino a poco tempo fa parlava con lingue differenti, non era un popolo? Ora lo è.
Il popolo svizzero ha risolto il problema alla radice, le imparano tutte.

Forse il popolo per come intende Metternich è un insieme di persone che vive dentro lo stesso confine per molto tempo e più restano quei confini più chi vi è all'interno diventa popolo per la condivisione delle usanze?

Può essere.

Preme ricordare che il popolo di Metternich come quello francese e come tanti altri popoli della UE hanno usi e costumi simili tra loro, che però non hanno in comune con il popolo (o non popolo) italiano: tutti loro non si lavano il culo.
Gia per questa differenza di usi e costumi non desidero esser popolo assieme a loro, non desidero che la mia progenie abbia niente in comune con loro, e rabbrividisco al pensiero che le loro usanze possano venir assimilate, o che io possa venir riconosciuto all'estero come europeo.
Meglio pizza e mandolino. La pizza mi piace e il mandolino lo suonava mio zio. E ci devono solo provare dir qualcosa di negativo della mamma.


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Anonymous
Illustrious Member
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E un pugliese si riconosce anche se è nato e cresciuto in Svizzera perché ha la faccia da pugliese.
E un siciliano si riconosce anche se è nato e cresciuto in Norvegia perché ha la faccia da siciliano.

Dopo questa perla i miei maroni m'hanno chiesto il permesso di suicidarsi ... salvali tu Mattetatty ... diglielo che volevi salire sulla giostra e sparare la tua ... ma che scherzavi... che lo sai anche tu che esistono un bordello di siciliani biondi con gli occhi azzurri e di norvegesi mori con gli occhi scuri ...


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Anonymous
Illustrious Member
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La risposta è ovvia: il vero sangue italiano è quello prodotto da oltre duemila anni di genti per la gran parte italiche, più apporti più o meno generosi di altra provenienza europea, con piccole e temporalmente molto limitate presenze non-europee (sì, una mescolanza, ma "quella" e non un'altra, ossia, non è che se esistono le mescolanze allora una è come un'altra, ossia ancora "non si rimane mescolati a vita").

Il volto e i costumi ne conseguono. Non a caso, ad esempio, nonostante quel che si dice, tutti questi volti arabi nel Sud Italia io non li vedo. Altrettanto, nonostante tutto, nel Meridione d'Italia le ragazze si vestono come vogliono, mentre in tutti i Paesi islamici sul Mediterraneo le ragazze indossano sempre più il velo.

Ok mi arrendo... hanno ragione i miei maroni...
ciao a tutti


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Primadellesabbie
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@ Fernesto

Ammetterai che farsi guidare dalle tue frattaglie é un metodo singolare, sei sicuro di volerlo proporre?.


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A
 A
Estimable Member
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Post: 154
 

alla pizzeria internazionale la tensione era palpabile. Gilles.. ti dico solo che mi sono dovuta trattenere per non offendere... a un certo punto mancavano solo gli illuminati, disse Tania seduta al tavolo mentre scriveva appunti su un taccuino. In compenso mi sembra ci fosse pieno di fulminati, rispose Gilles. Infatti Gilles infatti.... però aspetta... perchè mi sono confusa... allora... riepiloghiamo, dunque... la prima cosa... dov'è?... ah, ecco....allora, abbiamo detto che i proprietari fanno battute sceme, classiste, un po' di puzza... ok.... questo ce l'ho.. mentre.... i commessi...non le possono fare mai..e neanche i muratori eccetera, se dovesse volare una cazzata dagli ultimi, è colpa del taglio col dash... poi dopo vediamo se davvero è colpa di Aziz come dice il signor Lif... e fino qui...ci sono... poi... Gilles la interruppe prendendole la mano.Tania... da Foot Locker gli fanno il corso... li formano con quelle che secondo loro sono tecniche di vendita, li vestono a strisce come hai visto, poi li sguizagliano nel negozio, sembrano tutti fuori di testa non per il dash Tania... ma perchè prendono la provvigione... ti inventano la qualunque pur di vendere... Tania, ascoltami... continuò Gilles... molla lo studio per un periodo... se entri in un negozio di scarpe comprati un paio di scarpe, non rompere i coglioni alla gente con le mie citazioni perchè se lo fai, sei tu quella fuori di testa, va bene? Forse ha ragione.. ci siamo fatte prendere la mano..disse Asako guardando Tania. La provvigione? ah.. ecco, va bene lasciamo stare i commessi allora... disse Tania sbarrando con la matita nel taccuinio... dimmi solo un'altra cosa Gilles... la parola... popolare.... in che casella la metto perchè scusami io avrò i miei limiti ma anche tu non sei stato mica chiaro sai... popolare la metto a destra o a sinistra? o in mezzo? per esempio arte popolare... ma che cazzo vuol dire arte popolare Gilles... perchè mi sembra che Baudrillard dicesse al riguardo che... in quel momento suonò il telefonino. Sì ?rispose Tania. Ciao, chiamo da Foot Locker, sono arrivate le rizoma...


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tania
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@A

Non mi sono "trattenuta" , e non mi trattengo ; semplicemente a volte non credo sia il caso di rispondere .

Per il resto sono d'accordo con te . Forse non mi sono spiegata , ma non difendo il commesso per questioni soggettive ( magari , per dire , sarà uno di estrema destra ) e so bene che non esiste alcuna differenza antropologica tra il proprietario della catena e il commesso . Però mi fa più piacere quando la satira prende di mira il potere . Credo sia più utile .


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Matt-e-Tatty
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E un pugliese si riconosce anche se è nato e cresciuto in Svizzera perché ha la faccia da pugliese.
E un siciliano si riconosce anche se è nato e cresciuto in Norvegia perché ha la faccia da siciliano.

Dopo questa perla i miei maroni m'hanno chiesto il permesso di suicidarsi ... salvali tu Mattetatty ... diglielo che volevi salire sulla giostra e sparare la tua ... ma che scherzavi... che lo sai anche tu che esistono un bordello di siciliani biondi con gli occhi azzurri e di norvegesi mori con gli occhi scuri ...

Che non capisci un cazzo mi è chiaro almeno quanto il fatto che ogni popolazione che passa in un territorio lascia una traccia che non è solo visibile nei beni monumentali.

Comunque, se non ci fossero predoni, sfruttatori e capitalisti internazionali (con i sodali sfigatissimi come te) ne servirebbero ne esisterebbero i confini di Stato.
Purtroppo ti è data facoltà di riprodurti in assenza di una scuola che insegni qualcosa alla tua sfortunata progenie, e per questa ragione i confini e gli eserciti continueranno a essere necessari.

Per quelli che non sono sfortunati:
Un esempio concreto di popolo, persone che condividono idee, sviluppo, cultura, scelte, lingua, gestione etc. (indipendentemente dall'etnia).
http://www.aamterranuova.it/MappaEcovillaggi/LA-COMUNE-DI-BAGNAIA


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A
 A
Estimable Member
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vaffanculo te e le rizoma! gridò Tania chiudendo il telefono. Gilles in silenzio si teneva la testa tra le mani. Asako bevve un pò di birra. Fu lì che arrivò il cameriere. Prrronti!... disse, mettendo al centro del tavolo una pizza gigante ricoperta di cous cous su cui appoggiava un'anatra laccata con la mozzarella. Cos'è stammerda? chiese Gilles rivolgendosi a Tania. La specialità della casa, una internazionale. Cristosanto Tania..commentò Gilles.


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Lif di euro-holocaust
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E quale sarebbe questa confutazione (da almeno un secolo?!) che non esisterebbero gli italiani?

Tanto per iniziare, io sono un esempio vivente di confutazione delle tue "teorie", dato che sono il prodotto dell'incrocio fra uno slavo e una pugliese. Quest'ultima una terra che, seguendo il tuo discorso, ha ben più di greco che di italico, sempre supponendo che esistano queste categorie.

Se non esistono certe categorie, perché parli di pugliesi e di slavi? In ogni caso tu non sei un esempio vivente di alcunché. Sei solo un meticcio tra differenti etnie europee, in Italia, nell'anno 2014 dell'era volgare. Punto.

In ogni caso, NESSUNO considera NON italiani quelli di Piana degli Albanesi o Bettino Craxi o Anna Oxa o Antonio Gramsci. Semplicemente, etnie, non troppo distanti etno-culturalmente, si sono incontrate nel territorio di una delle due e il tempo così come la coesistenza ravvicinate e continua le ha rese unite, facendo inglobare la più piccola nella più grande. Nessuno ne parla come di albanesi, ma di italiani di origini albanesi o, più semplicemente nel vissuto quotidiano, italiani.

Tornando al tuo esempio personale, invece, proprio per quello che dici, sei caso mai la confutazione di quello che tu stesso affermi.


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