Una guerra fra pove...
 
Notifiche
Cancella tutti

Una guerra fra poveri


Anais
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 191
Topic starter  

Link: http://www.ingannati.it/2011/11/03/una-guerra-fra-poveri/

Una guerra fra poveri

Alberto Medici su 3 novembre 2011 — 3 commenti

So che devo stare molto attento in quello che sto per scrivere perchè rischio di scivolare nella “apologia di reato” o nella “istigazione a delinquere“. E siccome non conto niente, nè ho amici importanti (umanamente parlando), queste cose non me le posso permettere.

Allora: tutte le volte che sento indicare come la causa summa dei problemi economici della nostra società l‘evasore fiscale, non riesco a fare a meno di pensare che sotto sotto ci sia la volontà di creare tensione sociale, diffidenza verso il prossimo, spirito di delazione, insomma: scatenare una guerra fra poveri che tutto sommato serve solo a distrarre dai veri problemi. Certo che le tasse vanno pagate, ma è assolutamente fuori luogo pensare che il problema della crisi economica sia dovuto all’evasione fiscale.

Diverse volte, anche nel libro, abbiamo visto che il denaro, che di fatto è il frutto del nostro lavoro, quello che ci occupa la maggior parte del nostro tempo, se ne va (“evapora“) lungo tre direttrici principali: Tasse, Interessi, Inflazione. E di come tutto questo sarebbe di gran lunga inferiore se il governo non avesse abdicato da tempo alla creazione e gestione del denaro, delegandola ad organismi privati e caricandosi di un debito che non si potrà mai pagare, e che costringe a tassare a livelli assurdi per far fronte agli interessi sul debito maturato (solo gli interessi sul debito si portano via 2/3 della raccolta IRPEF!). Un’altra funzione utilissima e indispensabile del sistema fiscale è quello di rendere obbligatoria la moneta come mezzo di scambio: se posso usare solo quella per pagare le tasse, accetterò solo quella per essere pagato nei servizi e prodotti che vendo (la cosiddetta “fiat currency“, cioè valuta imposta).

Inoltre questa creazione spaventosa di massa monetaria, indipendentemente che sia fatta da privati o dal pubblico, genera inflazione che di fatto è una tassa su tutti, specialmente chi è a reddito fisso.

Ma supponiamo che questa creazione di moneta, pubblica o privata, non ci fosse, e quindi non ci fosse neanche l’inflazione (tassa sui redditi fissi) nè il debito pubblico (ipotesi). A questo punto torniamo alle tasse: paghiamole tutti, punto e basta, no? A parte che sarebbero mooooooolto più basse (ripeto per i distratti: due terzi dell’IRPEF se ne vanno solo per pagare gli interessi sul debito pubblico), possiamo sostenere che il sistema di prelievo attuale va bene così?

Riporto di seguito alcuni esempi che mi fanno pensare ad un sistema che di equo non ha prorpio nulla. Che sia fatto apposta? Giudicate voi.

A) Avevo già scritto tempo fa una nota intitolate “Due storie“: un imprenditore del nordest, con giro d’affari basso per via della crisi, che non aveva mai fatto nero (lo posso testimoniare, è un mio amico), a fronte di una indagine viene “costretto” a pagare perchè la sua dichiarazione era troppo bassa. A fronte della possibilità di vedersi bloccati i conti, dover impiegare tantissimo tempo in una causa, col rischio di perderla e la certezza di perdere un sacco di tempo, decise di pagare: sapeva di essere a posto, di non dover pagare, ma per un semplice calcolo economico decise che era più conveniente pagare. Un po’ come quando ti chiedono il pizzo: sai che è ingiusto, sai che non dovresti, ma, fatti due conti,ti conviene pagare, a meno che tu non decida di uscire dagli affari e chiudere l’attività.

B) Un amico (un altro) ha comprato un pezzettino di terreno agricolo per completare un giardino, circa 7.000 mq. Ora dovete sapere che la legge prevede che se acquistate del terreno agricolo e non siete agricoltori, l’imposta, fra registro e altro, è il 18%. Già il valore è alto, ma su cosa viene calcolato? Sul prezzo concordato. Il venditore dichiara, ad esempio, 5.000 €. L’acquirente dichiara 5.000 €. Il notaio, che è un pubblico ufficiale pagato apposta, certifica 5.000 €.L’agenzia delle entrate dice no. Il valore medio per quella zona è più del doppio. E quindi il 18% va più che raddoppiato. Inutile spiegare che un pezzo di terreno così piccolo non può essere equiparato ad un terreno agricolo vero e proprio, inutile portare altri contratti di compravendita della zona con prezzi analoghi, tutto inutile. Possibilità di opporsi: certo, facendo ricorsi, rischiando di perdere soldi e certamente la salute. Soluzione: ha pagato quello che gli avevano chiesto, pari a oltre il 40% del terreno acquistato.

C) Le memorie di massa in Italia costano di più. Se comprate un iPhone con 64 GB di memoria la differenza di prezzo con un analogo comprato in Svizzera è più alta. Motivo? Siccome è “verosimile” che voi userete le memorie di massa (inclusi DVD e CD) per copiarvi film e musica, e così facendo farete perdere un sacco di soldi ad autori ed editori, loro se li vengono a prendere sui vostri supporti di massa. Un po’ come dire: siccome c’è chi, con un coltello, ammazza delle persone, se compri un coltello ti fai una settimana di galera, tanto per gradire.

Una volta in diritto si parlava di “onere della prova“: se lo stato ti vuole incolpare, deve dimostrarla lui, la tua colpevolezza; con il fisco no: è il contribuente che deve dimostrare di NON aver infranto la legge, e, anche quando non lo ha fatto, come nei casi sopracitati, non può farlo.

Ecco perchè mi sembra tanto che ci vogliano incitare ad una vera e propria guerra tra poveri, quando i veri problemi sono altri.


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14373
 

Certo che le tasse vanno pagate, ma è assolutamente fuori luogo pensare che il problema della crisi economica sia dovuto all’evasione fiscale. "

decisamente condivisibile, solo sul fatto delle tasse personalmente condivido la linea di principio a patto che servano per la redistribuzione dei redditi da chi è fortunato e chi lo è meno, per il welfare.

Oggi le tasse sono solo strumento di mera estorsione per draghare e raschiare il fondo del barile ma a fronte di cosa?

Il welfare è distrutto, i servizi pubblici non ne parliamo.Dove vanno questi entroiti oltre alle grandi opere che servono alla mafia?


RispondiCitazione
medicialberto
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 9
 

Ahimè, più ci penso e più mi convinco che le tasse siano solo uno strumento di controllo e sottomissione.:( 🙁 🙁 🙁
Hanno lo scopo primario di rendere obbligatoria la moneta imposta ("FIAT CURRENCY") e non permettono lo sviluppo di altre forme alternative di economia.
http://www.ingannati.it/2011/11/06/a-cosa-servono-le-tasse/


RispondiCitazione
Condividi: