Una plausibile spiegazione della bolla subprime

La bolla (sarebbe meglio dire “il bubbone” per l’analogia di questa vera e propria patologia economica con un’affezione medica) dei subprimes americani (cioè la trasformazione di mutui erogati “allegramente” a persone che non erano sicuramente in grado di onorare il debito contratto con la banca) è arrivata a 1.000 trilioni di dollari (in cifre 1.000.000.000.000.000 $ altresì pronunciabile come “un milione di miliardi” di dollari, cioè circa 740.000 miliardi di euro, al cambio attuale).

Poiché tutto il patrimonio immobiliare mondiale è stimato in circa 50 trilioni di dollari, è come se questi sporchi speculatori si fossero venduti tutte le case del mondo 20 volte.

I subprimes non sarebbero stati un male in sé stessi se, però, le banche non avessero trasformato questi debiti assolutamente inesigibili in tante azioni con rendimento altissimo: in pratica una gran quantità di pacchetti di dolci ben confezionati ma avvelenati; gli ultimi a cui rimangono in mano e che cercano di mangiare i dolci (cioè di esigere la cedola, il rendimento) muoiono (cioè perdono tutto, sia la plusvalenza sia il capitale investito). E questi criminali (gli stessi che hanno deciso ed imposto i vertici delle BCE, i novelli capi di governo di Italia e Grecia) Goldman Sachs, Lehman Brothers, JP Morgan, Merrill Lynch, Chase Manhattan, Citicorp, che hanno determinato la crisi, insieme ai loro complici delle borse con fulcro a Wall Street (i traders le cui nefaste colonie “abitano” il NASDAQ, l’American Stock Exchange, il New York Mercantile Exchange e la New York Board of Trade) dovrebbero teoricamente risolverla? Ma va là…

Fonte: http://www.rinascita.eu/
19.11.2011