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Vaccini: vogliamo provare a essere diffidenti nei due sensi?


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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Alla base della paranoia sui vaccini vi è una ricerca pubblicata nel 1998 su Lancet dal medico canadese Andrew Wakefield che traccerebbe una correlazione tra il vaccino trivalente per il morbillo, gli orecchioni e la rosolia e la comparsa dell’autismo nei bambini. Lo studio prendeva spunto da alcuni casi clinici avvenuti a Londra.

Gli studi di Wakefield vennero subito screditati.

In primo luogo perché l’aumento dell’autismo in Gran Bretagna era semplicemente dovuto a un miglioramento delle pratiche di screening e ai procedimenti diagnostici. Via via che aumentavano gli autisti diminuivano quelli che una volta venivano chiamati “ritardati mentali”, “idioti”, “scemi del villaggio”, eccetera. Era lo stesso fenomeno che veniva trattato con concetti e strumenti medici più adeguati.

In secondo luogo, mettendo a confronto persone che erano state vaccinate con il farmaco incriminato e altre classi d’età maggiore, che non l’avevano ricevuto, non emergeva alcun incremento della correlazione, come sarebbe stato prevedibile.

Da un punto di vista scientifico la cosa non è molto interessante. E’ interessante semmai che Andrew Wakefield, per compiere lo studio, aveva ricevuto denaro da avvocati che stavano conducendo una colossale causa per danni verso il governo e le case farmaceutiche che avevano prodotto il vaccino, e inoltre aveva cercato di brevettare un altro vaccino che in teoria avrebbe dovuto competere con quello già esistente.

Inoltre, Wakefield fu soggetto a una procedura disciplinare da parte del Consiglio Medico Britannico, per numerose accuse che vanno da trattamenti medici non necessari all’acquisto diretto di sangue (per 5 sterline) presso gli amici dei suoi figli.

Sorprendentemente, nell’ambiente degli antivaxxer, un uomo dall’integrità così dubbia e dalla credibilità così compromessa, non perse neanche un quark della sua rispettabilità. Mentre contro governi, case farmaceutiche, autorità mediche e scientifiche di ogni tipo è lecito nutrire un pregiudizio di colpevolezza che precede e prescinde da ogni presentazione dei fatti, una persona come Andrew Wakefield continua a godere di indiscusso prestigio in quegli ambienti, ad onta del suo incredibile conflitto di interessi.

Se bisogna essere diffidenti, occorre farlo nei due sensi. Un buon passo in avanti sarebbe di cominciare a chiedersi perché certi siti non hanno un’adeguata sezione “Chi siamo”, o perchè molti prolifici autori in questo campo scrivono dietro pseudonimo. Se in qualche caso si potessero tracciare rapporti di natura commerciale con il merchandising della “medicina naturale”, “olistica” o “integrativa”, o con gli interessi editoriali di letteratura spazzatura prodotta da autori spazzatura, forse l’argomento “cui prodest” verrebbe usato in maniera meno unilaterale.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://subecumene.wordpress.com
Link: http://subecumene.wordpress.com/2009/11/18/vaccini-vogliamo-provare-a-essere-diffidenti-nei-due-sensi/
18.11.2009


Citazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Sulla ipotizzata correlazione tra vaccini ed autismo ho lavorato un po' su wikipedia con risultati alquanto strani.

Quello che dice Bifolchi è abbastanza vero, almeno dal punto di vista ufficiale. Ma l'incremento regolare dei casi di autismo nel tempo è difficilmente attribuibile a miglioramento dei criteri diagnostici. Poichè non esiste un agente responsabile dell'autismo, la diagnosi è abbastanza convenzionale e fa riferimento ad una serie concomitante di sintomi descritti nel famigerato DSM.

Ci potrebbero essere variazioni nei momenti in cui si adottano criteri uniformi in vari paesi, ma l'aumento dei casi di autismo infantile non è compatibile con tali cambiamenti soprattutto normativi, perchè mantiene un trend regolare di crescita. (Diversamente ci sarebbero dei gradini più o meno in corrispondenza al cambiamento dei criteri diagnostici, ad esempio al passaggio dal DSM 3 al DSM 4, quello attuale).

Altro fatto strano è che gli studi ufficiali hanno "dimostrato" che il thimerosal contenuto nei vaccini non è responsabile di tale aumento dei casi. Però il thimerosal è a base di mercurio ed il mercurio è notoriamente tossico. Dove è sparita la tossicità del mercurio?

Inoltre gli esperti insistono in molti casi ad attribuire l'aumento dei casi di autismo a cause genetiche, ma l'ipotesi genetica -per riuscire a spiegare il regolare aumento dei casi- dovrebbe postulare un regolare cambiamento genetico della popolazione mondiale.
Insomma, suona assurdo che esperti di gran nome parlino di cause genetiche quando uno dei pochi dati certi è che l'ipotesi genetica è molto difficilmente compatibile con l'epidemiologia.

In definitiva la sensazione che il gioco sia truccato è netta, molti esperti dicono cose insensate, o ripetono mantra, ed è noto che più di una volta sulle migliori riviste scientifiche sono stati pubblicati studi sponsorizzati.


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guido
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 194
 

@Tao
Vorrei capire come mai se il mercurio nel vaccino non è pericoloso come può esserlo dentro ai termometri (ora proibiti), ben protetto ed allo stato liquido che mi sembra di ricordare è considerato insolubile.
Saluti.


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vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Il problema del chi siamo e' centrale, addirittura urgente.

E' sempre piu' difficile reperire studi clinici veramente indipendenti, cioe' assolutamente scevri da conflitti d'interesse, in particolare con le industrie farmaceutiche o altre, si pensi al dibattito tutt'ora in corso sull'innocuita' delle radiazioni non ionizzanti, fra l'altro emesse in quantita' industriali dalle tanto decantate lampadine a risparrmio energetico che ci stanno imponendo con la forza cartacea i papaveri burocrati di Bruxelles.

Tornando agli articoli scientifici ed al "chi siamo": per un profano e' molto difficile risalire ai possibili lobbisti che hanno commissionato lo studio. Eppure e' estremamente importante sapere chi sono.

A volte il lobbista puo' essere lo stesso governo, come nello scandaloso e infame "studio sulla terapia Di Bella": lo studio conteneva dei dati inequivocabili: la terapia raddoppiava la speranza di vita, eppure la conclusione dello stesso studio diceva l'esatto contrario. Ai media venne dato in pasto la conclusione.

I lobbisti in questo caso non erano tanto gli industriali di BigPharma, quanto i Soloni del sistema sanitario.

Nel caso degli studi sugli effetti delle radiazioni non ionizzanti i lobbisti sono i fabbricanti di telefonini ed in seconda battuta le compagnie telefoniche.

Il "chi siamo" insomma e' davvero centrale, per lo meno negli articoli cosiddetti scientifici.


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