Ho trovato un video del 2013 di Varoufakis molto interessante.
Aveva una idea di strategia ed era esattamente, parola per parola, quella che avevo illustrato in un certo post e a cui avevo accennato in molti altri: la Grecia presenta con la massima fermezza delle richieste inderogabili all'Unione europea (haircut del debito e fine dell'austerità) e a quel punto:
a) l'Europa accetta, la Grecia si riprende, l'austerità viene abbandonata in tutta l'Unione. Aggiungo io che però in Germania sarebbe scoppiato il finimondo.
b) l'Europa non accetta, allora la Grecia dichiara default e il fallimento di uno stato membro abbandonato a sé stesso porterà a far esplodere le contraddizioni interne all'eurozona e al suo crollo. A quel punto, non prima, la Grecia potrà tornare alla dracma
Qui nelle parole dello stesso Varoufakis (un minuto):
http://www.tubechop.com/watch/6406255
Qui il video integrale:
Varoufakis contava sulla paura di un effetto domino sulla Spagna Italia e Portogallo. Con il via al QE della BCE questo rischio si è ridotto notevolmente.
L'andamento dei mercati in questi giorni lo testimonia.
La proposta di grexit a tempo da parte di Schaeuble lo dimostra.
Varoufakis contava sulla paura di un effetto domino sulla Spagna Italia e Portogallo. Con il via al QE della BCE questo rischio si è ridotto notevolmente.
L'andamento dei mercati in questi giorni lo testimonia.
La proposta di grexit a tempo da parte di Schaeuble lo dimostra.
Hai ragione a dire che non si è realizzata la speranza di Varoufakis che la paura dell'effetto domino potesse mettere un freno alla aggressività tedesca.
Rimane in sospeso il punto sulle reali conseguenze che avrebbe un'eventuale abbandono della Grecia al suo destino sia costringendola all'uscita sia mantenendola nell'UE ma imponendole condizioni disumane.
...la Grecia presenta con la massima fermezza delle richieste inderogabili...
Sarebbe andato in porto, probabilmente nell'opzione B, se Tsipras dopo il referendum non avesse fatto il voltafaccia che abbiamo ammirato risetto al suo popolo, alla volontà chiaramente espressa dal referendum, ed a Varoufakis stesso.
Le dimissioni presentate lunedì diventano logiche e plausibili, inquadrate da questo punto di vista.
La notizia l’ha data il quotidiano economico francese La Tribune. Dopo una lunga e controversa vicenda, lo Stato federale della Carinzia e il land tedesco della Baviera hanno trovato un accordo per tagliare di più della metà il debito del primo nei confronti del secondo. La cifra “scontata” sarebbe di 1,45 miliardi di euro, di poco inferiore ai 1,6 miliardi che la Grecia non ha rimborsato entro il 30 giugno scorso al Fondo monetario internazionale, con tutte le conseguenze che ben conosciamo.
La ristrutturazione del debito è diventata inevitabile e dopo settimane di negoziati fra i rispettivi ministeri delle Finanze, Austria e Bavaria sono finalmente giunti a un accordo politico. Secondo La Tribune, l’intesa prevede che la BayernLB accetti di ricevere solo 1,3 miliardi dei 2,75 dovuti. E in Baviera c’è addirittura chi propone di andare oltre e annullare il debito austriaco. Chissà cosa direbbe Tsipras se lo sapesse.
..Chissà cosa direbbe Tsipras se lo sapesse.
Nulla, resterebbe muto. Specie nei confronti del popolo che sta macellando...
..Chissà cosa direbbe Tsipras se lo sapesse.
Nulla, resterebbe muto. Specie nei confronti del popolo che sta macellando...
o magari chiederebbe ancor più soldi (ovviamente a debito) all'esm, lavandosene le mani