I 90 anni della Corazzata Potemkin. Paolo Villaggio racconta come nacque la scena della "cagata pazzesca"
L'attore sul Corriere della Sera: "La cineteca per molti intellettuali era un luogo di autentica tortura. Il film piu' temuto era la terrificante Corazzata Potemkin"...
21 dicembre 2015
ROMA - "La cineteca per molti intellettuali era un luogo di autentica tortura. Le proiezioni erano abitualmente il sabato sera quando gli intellettuali di estrema sinistra avrebbero voluto passare una serata naturalmente divertente e per molti di questi disgraziati addirittura esaltante: andare a cena con una deficiente prosperosa, volgare ma disponibile".
Paolo Villaggio racconta cosi', per il Corriere della Sera, tra realta' e fantasia, le sue tragiche visioni della Corazzata Potemkin, prototipo assoluto del realismo sovietivo, firmato dal regista Sergej Michajlovic Ejzenstejn. Il film fu presentato in anteprima esattamente 90 anni fa, il 21 dicembre 1925 al teatro Bol'soj di Mosca.
"La Corazzata" e' protagonista di una delle piu' celebri scene della saga del ragionier Ugo Fantozzi, che sbotta "quel film e' una cagata pazzesca!" (guarda il video ).
Villaggio racconta che quella scena non nacque per caso: "La Corazzata" fu davvero un suo incubo di gioventu'...
"Purtroppo c'era il maledetto obbligo del film d'autore. La caratteristica di questi film erano il bianco e nero, la lunghezza minima di tre ore e venti, il tutto di una noia mortale. All'ingresso c'era l'organizzatore maledetto, un certo Turolli. Entravano tutti rassegnati e domandavano: cosa ci fate vedere questa sera?
Il film piu' temuto era la terrificante "Corazzata Potemkin". Gli intellettuali entravano con gli occhi sbarrati, quasi rassegnati. Prendevano abilmente posto nelle ultime file dove potevano prendere sonno anche russando sguaiatamente. Quando si riaccendevano le luci in sala cominciava la parte piu' atroce. Turolli, che era quasi un nano con gli occhi a palla, pronunciava, con una punta di crudelta', la mitica frase: e ora la parte piu' esaltante della serata, il dibattito".
In uno di questi finali drammatici, racconta Villaggio, "un certo Tino Formichini si era abbattuto rovinosamente sul pavimento folgorato dalla noia. Tutt'intorno risate devastanti. Formichini, con la faccia sul pavimento, aveva urlato: "Scusate, erano anni che volevo dirlo: La corazzata Potemkin e' una cagata pazzesca".
Beh, allora la Corazzata Potemkin non corrisponde ai requisiti richiesti visto che dura 75 minuti
Te la farei vedere un paio di volte...
già visto, ben più di 2 volte!
Ho sempre pensato e penso tuttora che non i film di Ejsenstein, ma quelli di Paolo Villaggio fossero una cagata pazzesca. Fortuna che si è ritirato dalle scene, ormai logoro e insignificante. A lui si addice il detto:
sei vecchio e ti-ri-peti!
cosa pensa il bab della corazzata Potemkin?
😉
ah, gli intellettuali di sinistra XD
La Corazzata, Nascita di una Nazione, Cabiria, Giovanna d'Arco etc., tutti film dell'epoca del muto quindi tutti "pallosi", "cagate pazzesche" etc.. Mi è piaciuto Villaggio fin da subito in TV, Kranz col suo "kamelino di pelouche", e ho apprezzato tantissimo Fantozzi (i primi tre, il resto e spazzatura), compresa quella scena, ma è trent'anni che campa di rendita con quella battuta, un po' ci avrebbe anche scassato i testicoli
Forse e' passato inosservato in Italia, ma Villaggio ha pure interpretato nel 2002 un film con un personaggio ben poco villaggesco, niente Fantozzi, ma un ex emigrante in Svizzera coi suoi problemi.
Qui la scheda di wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Azzurro_(film)
Insomma Paolo Villaggio sa esprimersi anche ben oltre Fantozzi.
Cosa comune a tanti attori comici, quella di saper toccare altri tasti. Mi viene in mente Benigni nella "Voce della luna" di Fellini. Peraltro cointerpretato anche da Villaggio.
Forse e' passato inosservato in Italia, ma Villaggio ha pure interpretato nel 2002 un film con un personaggio ben poco villaggesco, niente Fantozzi, ma un ex emigrante in Svizzera coi suoi problemi.
Qui la scheda di wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Azzurro_(film)Insomma Paolo Villaggio sa esprimersi anche ben oltre Fantozzi.
Cosa comune a tanti attori comici, quella di saper toccare altri tasti. Mi viene in mente Benigni nella "Voce della luna" di Fellini. Peraltro cointerpretato anche da Villaggio.
Il primo link collega alla definizione di azzurro.
Villaggio è un attore acuto, non ha nulla in comune con Boldi, De Sica etc. che sono più buffoni che comici.
E Fantozzi fa ridere un bambino, un adulto ride molto meno.
devi aggiungere a mano al link: (film)
parentesi comprese.
Evidentemente il software di cdc non accetta link contenenti parentesi.