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Ad Auschwitz camere a gas molto…arieggiate, con finestre!

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Jean-Claude Pressa afferma che il Leichenkeller 1 del crematorio II di Birkenau fu progettato come normale camera mortuaria e solo alla fine del 1942 fu trasformato in una camera a gas.

Ciò avrebbe comportato svariate modifiche, una delle quali avrebbe riguardato il sistema di ventilazione del locale.

È già stato osservato che i soffianti che azionavano questo sistema effettivamente installati furono quelli previsti dal progetto iniziale, come risulta dalla fattura della ditta Topf n. 171 del 22 febbraio 1943; perciò rimase invariato anche il numero dei ricambi d’aria in un’ora – circa 9,5 senza detrarre il volume occupato da travi e colonne di cemento armato – mentre per il Leichenkeller 2, il futuro “spogliatoio” delle vittime, si prevedevano 11 ricambi d’aria all’ora. Entrambi i valori si conciliano perfettamente con le esigenze di una normale camera mortuaria (C. Mattogno, Le camere a gas di Auschwitz. Effepi, Genova, 2009, pp. 38-40).

Qui viene approfondito un dettaglio che finora è passato inosservato.

L’impianto di ventilazione del nuovo crematorio (futuro crematorio II) di Birkenau fu disegnato dall’ingegnere della ditta Topf Karl Schultze il 10 marzo 1942. Si tratta di una pianta del crematorio (D-59366), in sezione verticale e orizzontale, nel quale il sistema di ventilazione del futuro Leichenkeller 1, qui chiamato “B.Raum” (Belüfteter Raum, locale aerato), è ben in evidenza. Esso era costituito da un condotto di aerazione per l’apporto di aria fresca (Frischluftkanal) e uno di disaerazione per l’aria viziata (Abluftkanal).

All’interno del Leichenkeller 1, l’aria fresca entrava attraverso due condotti con sezione triangolare installati dietro la muratura del locale all’altezza dei due angoli alti; la parte obliqua dei condotti rivolta verso il locale presentava 40 aperture, 20 da ogni lato, che permettevano l’afflusso dell’aria fresca nel Leichenkeller.

Per l’estrazione dell’aria viziata erano previsti due condotti in muratura installati in basso, poco al di sopra del livello del pavimento, dietro le pareti del locale. Il condotto era collegato al locale attraverso 40 piccoli canali (20 per lato) che scendevano obliquamente sul pavimento.

L'articolo prosegue con il supporto di molte immagini che qui non si riesce a postare, si consiglia di continuare la lettura qui: http://olodogma.com/wordpress/2016/02/09/1322-ad-auschwitz-camere-a-gas-molto-arieggiate-con-finestre/

Personalmente non capisco dove si voglia arrivare: arieggiare per permettere al personale di rimuovere i cadaveri era essenziale, e' un discorso vecchio di decenni....

Personalmente non capisco dove si voglia arrivare: arieggiare per permettere al personale di rimuovere i cadaveri era essenziale, e' un discorso vecchio di decenni....

Anche del "sole e luna" che si fermarono, del numero di pugnalate inferte a Cesare, si discute da migliaia di anni, dove sta il problema?

Nello specifico si riscontra che i Tedeschi avrebbero gasato almeno 500.000 nella "camera a gas" del crematorio II di Auschwitz-Birkenau, "camera a gas" che aveva una "finestra" di un metro quadrato, perennemente aperta!
Quando si dice il genio della tecnica tedesca!

Maggiori informazioni su tale "finestra" le trova qui: http://olodogma.com/wordpress/2016/02/12/1325-la-finestra-nelle-camere-a-gas-atto-finale-di-i-carolingi/

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