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Amnesty su Katrina

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COMUNICATO STAMPA
CS105-2005

USA: GARANTIRE LA SALVEZZA DELLE VITTIME DELL' URAGANO KATRINA, CHIEDE AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International è profondamente preoccupata per le notizie secondo cui le vittime dell'uragano che ha devastato la regione di New Orleans sono state lasciate per giorni in una situazione sempre più disperata e insicura. L'organizzazione ha chiesto alle autorità di impiegare urgentemente adeguate risorse per assicurare che tutte le persone evacuate o che rimangono in stato di bisogno nelle aree colpite siano protette dagli attacchi e rifornite di cibo, acqua, riparo e cure mediche adeguate.

Considerato che molte vittime sono state rese particolarmente vulnerabili all'impatto del disastro a causa della propria condizione di povertà, Amnesty International chiede inoltre che sia aperta un'inchiesta completa e indipendente per chiarire se le autorità avrebbero potuto fare di più per assicurare la salvezza delle persone colpite e capire cosa dovrebbe essere fatto per facilitare la loro ripresa.

Oltre al fatto che le autorità non hanno saputo garantire che i diritti umani di base (cibo, acqua, riparo e cure mediche adeguate) venissero tutelati nel modo e con la velocità che la situazione avrebbe richiesto all'indomani del disastro, l'organizzazione ha notato con preoccupazione che migliaia di persone intrappolate in un centro congressi e in altre sistemazioni di ortuna sono rimaste in balia di bande armate e a rischio di essere stuprate, accoltellate e uccise.

Il dovere del governo di proteggere la popolazione comprende quello di garantire la sicurezza della città e delle aree limitrofe e di portare di fronte alla giustizia gli autori di reati. Amnesty International,tuttavia, teme che la procedura denominata "sparare per uccidere", autorizzata dal governatore della Louisiana e applicata dalle forze di sicurezza, possa favorire l'uso illegale e sproporzionato della forza letale. Ciò vale, per esempio, per persone definite "saccheggiatori", alcune delle quali potrebbero semplicemente star tentando di rimediare qualcosa per sopravvivere in assenza di aiuti.

Amnesty International ha chiesto con urgenza che l'impiego delle armi da fuoco sia previsto solo per reagire a immediate minacce di morte o di grave ferimento che non possano essere neutralizzate con mezzi meno cruenti, come richiesto dagli standard internazionali. Tutte le circostanze in cui è stato aperto il fuoco dovranno essere oggetto di un'indagine rigorosa e imparziale, i cui esiti dovranno essere resi pubblici.

Le autorità dovranno inoltre assicurare che le persone in stato di custodia, comprese le migliaia di prigionieri evacuati in altri centri di detenzione, abbiano accesso quanto prima ai loro familiari e avvocati.

L'organizzazione esprime la più profonda vicinanza alle vittime della tragedia e il proprio sostegno ai sopravvissuti, ai soccorritori e alle altre persone che stanno recando assistenza, cure mediche e altre forme di aiuto.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 7 settembre 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: [email protected]

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