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appunti di storia dello Stato islamico

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Su YouTube si trova di tutto o quasi.

Selezionando come ricerca:
Stato islamico ISIS dove viene cosa intende fare

ci s'imbatte in una tenda grigia. Davanti alla tenda grigia sta una giovane presentatrice dall'aria vispa e meno grigia, la quale sembrerebbe che coltivi l'hobby dello Stato islamico. Per cui ne presenta sinteticamente la storia commentando gli appunti che s'e' presa per i distratti che non hanno idea da dove venga e cosa intenda fare questo sedicente ameboide stato islamico in armi contro tutti.

Il racconto e' sintetico e rapido, illustrato solo da una cartina, oltre che dalla tenda grigia di sottofondo. Non perdere gli appunti scritti a mano col pennarello nero, proprio nero.

Stona un po' il fatto che la giovin presentatrice non indossi un velo islamico con microfono incorporato. Forse troppo nero disequilibrava il contenuto cromatico. Il discorso comunque e' molto chiaro. Storia recente e passata del califfato sintetizzata al massimo, per la comodita' di questo mondo che e' sempre di corsa, magari per far finta di bombardare quelli dell'Isis. Speriamo che almeno i piloti si vedano questo YouTube. Bombardare alla cieca va bene, ma avere un minimo di idea dell'obbiettivo aiuta la mira. E magari aiuta a rendersi conto che con le bombe non si risolve un gran che. Che va mirato qualcos'altro, se proprio intendono contrastarlo questo Isis.

Mumble mumble, che ci sara' mai dietro la tendina grigia?

Su YouTube si trova di tutto o quasi.

Selezionando come ricerca:
Stato islamico ISIS dove viene cosa intende fare

ci s'imbatte in una tenda grigia. Davanti alla tenda grigia sta una giovane presentatrice dall'aria vispa e meno grigia, la quale sembrerebbe che coltivi l'hobby dello Stato islamico. Per cui ne presenta sinteticamente la storia commentando gli appunti che s'e' presa per i distratti che non hanno idea da dove venga e cosa intenda fare questo sedicente ameboide stato islamico in armi contro tutti.

Il racconto e' sintetico e rapido, illustrato solo da una cartina, oltre che dalla tenda grigia di sottofondo. Non perdere gli appunti scritti a mano col pennarello nero, proprio nero.

Stona un po' il fatto che la giovin presentatrice non indossi un velo islamico con microfono incorporato. Forse troppo nero disequilibrava il contenuto cromatico. Il discorso comunque e' molto chiaro. Storia recente e passata del califfato sintetizzata al massimo, per la comodita' di questo mondo che e' sempre di corsa, magari per far finta di bombardare quelli dell'Isis. Speriamo che almeno i piloti si vedano questo YouTube. Bombardare alla cieca va bene, ma avere un minimo di idea dell'obbiettivo aiuta la mira. E magari aiuta a rendersi conto che con le bombe non si risolve un gran che. Che va mirato qualcos'altro, se proprio intendono contrastarlo questo Isis.

Mumble mumble, che ci sara' mai dietro la tendina grigia?

Un candeliere?

Come non pensare, a proposito o a sproposito, trattando di storia dello stato islamico, ad un precedente risalente alla fine dell'ottocento, di questa ricorrente sollevazione generale islamica.

Allora i confini degli stati non erano ancora tanto certi e tracciati, con cura, righello e matita, sulla carta del continente africano. La tensione in crescendo ebbe il suo apice a Khartum, lo stato di Israele non esisteva ancora, e gli americani avevano appena finito di leccarsi le ferite della così detta Guerra Civile.

Fatto sta che gli inglesi, colonialisti ben sperimentati, allarmatisi, decisero di mandare delle zattere cannoniere a risalire il Nilo, assieme ad un esercito, per scoraggiare i bollenti e crescenti spiriti dei seguaci del Mahdi che minacciavano sfracelli.

Il Mahdi e i suoi, asserragliatisi a Khartun, si prepararono a resistere, e lì avvenne un episodio significativo che Churchill, già giovane protagonista, riporta in uno dei suoi libri.

La cavalleria di Sua Maestà si schierò in tutto il suo terribile splendore, e si preparò a quella che sarebbe stata l'ultima carica all'arma bianca della sua storia. Di fronte una pittoresca schiera di straccioni armati di sciabola, i dervisci.

Accadde l'impensabile. I dervisci, caricati, non si disperdevano in preda al panico come previsto ma, al sopraggiungere del cavallo lanciato al galoppo si sdraiavano e, con grande abilità, sventravano l'animale con la sciabola per poi, rimessisi in piedi, occuparsi del cavaliere appiedato e dolorante per la caduta.

Per fortuna c'erano le cannoniere...

Il nostro discendente dei Duchi di Marlborough, che era della partita, si salvò solo perché, trasgredendo, cosa che fece poi in diverse circostanze della sua vita, le rigide e gloriose tradizioni della cavalleria di quei tempi, aveva portato con sé una rivoltella che usò per freddare il "suo" derviscio che, a sua volta, si apprestava ad affettarlo.

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