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Beppe Grillo - Rien ne va plus

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Berlusconi ha ritirato i ministri dal governo.

L'impalcatura costruita da Napolitano a colpi di rielezione, di saggi comprati al mercato della politica, di gestione presidenziale del Parlamento, è crollata.
Non era necessario un indovino per prevederlo.

L'Italia non può più reggersi sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito.

Napolitano deve rassegnare le dimissioni. E' a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale.

Napolitano non poteva non sapere che un governo di larghe intese con un potenziale delinquente finisse nel peggiore dei modi.

Vi ricordate l'entusiasmo e il sorriso di Berlusconi, i suoi applausi felici alla nomina di Napolitano alla Camera? Lo aveva eletto lui, lo aveva votato il pdl composto da suoi impiegati.

Berlusconi sembrava ringiovanito, aveva evitato gli iceberg, per lui mortali, rappresentati da Rodotà e Prodi, quest'ultimo fottuto dagli uomini di D'Alema e Renzi dietro il rifugio vergognoso del voto segreto.

Napolitano bis è una creatura di Berlusconi. Qualcuno può negarlo?

E Letta, che passerà alla storia minima del nostro Paese per non aver mai deciso una cippa, è stato scelto dalla coppia Napolitano&Berlusconi. Un fiasco colossale.

L'Italia ha perso un anno a gingillarsi mentre l'economia stava precipitando.

Rinvio dopo rinvio questi parassiti hanno tirato a campare mentre l'Italia tirava le cuoia.

L'ultimo regalo l'assurdo aumento dellIVA che colpirà le classi sociali più deboli.

Un cambiamento immediato è necessario. Bisogna tornare al voto.

Gli italiani devono poter decidere se vivere o morire.

Rien ne va plus. Le nostre aziende stanno morendo. Telecom Italia è stata comprata da Telefonica con un pugno di euro nel silenzio del governo e della Consob.

Cosa rimane? Eni, Enel e Finmeccanica messe all'asta da Capitan Findus Letta per rimandare la fine del Sistema. Poco altro.

Bisogna andare al voto per vincere e salvare l'Italia. E' l'ultimo treno.

Napolitano non si opponga.

I prossimi mesi saranno per cuori forti. In alto i cuori.

http://www.beppegrillo.it/2013/09/rien_ne_va_plus.html

Datemi tempo fino a gennaio, che ho il volo per lasciare il paese...

... rappresentati da Rodotà e Prodi, quest'ultimo fottuto dagli uomini di D'Alema e Renzi dietro il rifugio vergognoso del voto segreto.

D'Alema e Renzi !!!!

E' proprio vero che le vie della Provvidenza sono infinite!

Credo sinceramente che la "sòla" a Prodi sia stata più ampia di D'Alema e Renzi ...

Ufficialmente mancano 101 voti ... ma realisticamente sono almeno 130 ...

Almeno 10 "grandi elettori" di Scelta Civica, nonostante l'indicazione ufficiale di voto per la Cancellieri, avevano invece votato per Prodi ... così come una larga pattuglia, soprattutto di senatori ( più o meno gli stessi che avevano votato per Grasso alla presidenza del Senato), del M5S ...

Quindi il "gioco" è stato sicuramente più ampio e "corale" ... e se i "renziani", che oltretutto non erano più di una trentina, hanno votato realisticamente contro Prodi ( e, strumentalmente, e solo in quella votazione, per Rodotà ) al solo scopo di sputtanare definitivamente Bersani e di rendere ingovernabile il Pd per favorire poi l'ascesa del capo .... il fronte invece dei sostenitori delle successive "larghe intese" era ben più grande e variegato dei soli dalemiani ... e comprendeva perlomeno anche la quasi totalità degli ex Margherita ... compresi Letta, Franceschini ecc. ecc.

A scanso di equivoci, penso tutto il male possibile di Prodi ... è però innegabile che una sua elezione al Quirinale sarebbe stata "alternativa" a qualsiasi discorso di "larghe intese" .... "larghe intese" che invece già si stavano contrattando sottobanco con Berlusconi e, soprattutto, con Napolitano ... oltre che ovviamente con il "pilota automatico" europeo ...

Al di là dell'episodio Prodi e delle sue sfaccettature e retroscena, però mi sembra che l'articolo di Grillo non faccia una piega ...

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