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CH: disoccupazione piu' che in Cechia

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http://www.ticinonews.ch/svizzera/267503/disoccupazione-svizzera-ora-peggio-della-cechia

Disoccupazione: Svizzera ora peggio della Cechia
Lo scrive oggi l'Ufficio federale di statistica. Aumentano i lavoratori stranieri, ma diminuiscono gli svizzeri

Ats - 18 febbraio 2016

In Svizzera vi sono sempre piu' lavoratori - una crescita dovuta totalmente agli stranieri - ma nel contempo aumenta nettamente la disoccupazione, in contro tendenza rispetto a quanto avviene nell'Ue: e' questo il quadro di fondo che emerge dall'ultima rilevazione delle forze lavoro pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Ormai non e' piu' solo la Germania che ha una quota di persone senza impiego inferiore a quella della Svizzera: la Confederazione e' stata superata anche dalla Repubblica Ceca.

Nel quarto trimestre 2015 gli occupati erano complessivamente 5,004 milioni, ovvero lo 0,5% in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Fra il terzo e il quarto trimestre la progressione, al netto delle variazioni stagionali, si e' attestata allo 0,3%.

Su base annua i lavoratori svizzeri diminuiscono pero' dello 0,2% a 3,470 milioni. Tutt'altra evoluzione viene palesata dagli occupati stranieri, che sono aumentati del 2,3%, salendo a quota 1,535 milioni. Fra questi ultimi la progressione piu' elevata e' stata quella dei frontalieri (+3,8% a 302'000); seguono i titolari di permessi di dimora B (+2,5% a 411'000) e i possessori di un permesso di domicilio C (+2,1% a 748'000), mentre diminuiscono i titolari di un'autorizzazione di breve durata (-2,3% a 50'000).

Concentrando l'attenzione sui frontalieri, si nota che la crescita e' lievemente inferiore a quella registrata nel terzo trimestre (+4,0%), ma superiore a quella rilevata nel primo (+2,6%) e nel secondo trimestre (+2,4%), nonche' non lontana dai dati del 2014 (quattro trimestri: +4,1%, +4,3%, +4,0% e +4,4%). L'UST non ha ancora messo a disposizione dati disaggregati cantonali: saranno pubblicati in un secondo tempo.

Se sempre piu' persone arrivano in Svizzera per lavorare, molte che vi risiedono non trovano impiego e il loro numero e' in marcato aumento: nel quarto trimestre i disoccupati ai sensi della definizione dell'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) erano 229'000, ovvero 32'000 in piu' dell'anno precedente. Nello spazio di dodici mesi il tasso di disoccupazione ILO e' balzato dal 4,1% al 4,7%. E la quota e' in crescita per il terzo trimestre consecutivo,

Completamente inversa e' stato l'andamento nel resto d'Europa. Nell'Ue sull'arco di un anno il tasso e' sceso dal 10,1% al 9,1%, nell'Eurozona dall'11,5% al 10,6%. La Germania conferma di avere una quota di disoccupati (4,5%) inferiore a quella della Svizzera: era successo, per la prima volta da lungo tempo, nel terzo trimestre.

Tre mesi piu' tardi la Confederazione viene superata anche dalla Repubblica ceca, che ha visto ridursi il tasso dal 5,7% al 4,5%. E si avvicina sempre di piu' a Gran Bretagna (5,1%) e Malta (5,0%), per non parlare di paesi Aels come Islanda (3,1%) e Norvegia (4,5%) che gia' stanno meglio. Per tornare nell'Ue interessanti sono i dati riguardanti Italia (tasso sceso dal 13,3% all'11,8%), Francia (da 10,8 a 10,5%), Spagna (da 23,7% a 20,9%), Grecia (da 26,1% a 24,4%)

A titolo di confronto la disoccupazione "ufficiale" elvetica - quella calcolata dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e resa nota a scadenza mensile - ammontava in ottobre al 3,3%, in novembre al 3,4% e in dicembre al 3,7%.

Tornando alle comunicazioni odierne dell'UST riguardanti il quarto trimestre la disoccupazione giovanile ILO e' fortemente aumentata, attestandosi al 9,8% in Svizzera (+3,5 punti). Anche nell'ambito del 15-24enni la Confederazione si smarca dal resto del continente: il dato e' sceso nell'Uerozona (da 23,4% a 22,2%) come pure in paesi significativi come Germania (da 6,9% a 6,5%), Italia (da 43,3% a 39,8%), Grecia (da 51,5% a 50,9%). I giovani elvetici si trovano confrontati con un mercato del lavoro piu' difficile non solo della Germania, bensi' anche della Danimarca (9,5%) della Norvegia (9,2%) e dell'Islanda (7,5%),

L'ultimo dato reso noto dall'UST riguarda i lavoratori a tempo parziale, che nel periodo in rassegna erano 1,653 milioni (-13'000 rispetto al quarto trimestre 2014). Di questi, 332'000 erano sottoccupati, ovvero avrebbero voluto lavorare di piu' ed erano disponibili a farlo sul breve termine.

Cazzo ! Siete forse l'unica nazione veramente democratica in Europa chi ve l'ha fatto fare a far entrare tutta sta' gente ?

Caro mio,

bisogna aprirsi. Questa e' l'esortazione del governo ad ogni occasione.

Come si fa ad aprire una porta gia' spalancata?
No problem, ci pensa l'UE con la libera circolazione senza freni.
La 5a colonna UE e' presente non solo nel governo ma anche dentro certi partiti, soprattutto di sinistra. A sentir loro se non ti apri ancor di piu' sei xenofobo, razzista e ancor peggio.

Il popolo fa quel che puo', resiste fin che ce la fa.
Perche' il giorno che il minestrone sara' totale, addio idea di 3-4 popoli conviventi e addio Svizzera. In fondo e' quel che vogliono certi ambienti lontani e vicini.

Per intanto resistiamo, poi sara' quel che sara'.

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