16 Gennaio 2016 12:45
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http://www.gdp.ch/svizzera/i-farmaci-le-immunoterapie-scarseggiano-id106282.html
Svizzera - Allergie
I farmaci per le immunoterapie scarseggiano
La Federazione romanda dei consumatori denuncia le situazioni di quasi monopolio: "Stallergenes e' stato costretto a sospendere la produzione e numerosi pazienti in Svizzera rischiano di dover rinunciare alle cure di desensibilizzazione".
Ats - 16 gennaio 2016
Le persone allergiche potrebbero dover far fronte a una penuria di medicinali utilizzati nelle immunoterapie di desensibilizzazione: lo afferma oggi in un comunicato la Federazione romanda dei consumatori (FRC), denunciando le situazioni di quasi monopolio sul mercato dei farmaci.
Il laboratorio francese specializzato Stallergenes e' stato costretto a sospendere la produzione e numerosi pazienti in Svizzera rischiano di dover rinunciare alle cure di desensibilizzazione, scrive la FRC. I farmaci sono somministrati tramite iniezioni o per via sublinguale alle persone che presentano ad esempio allergie ai pollini o agli acari.
Presente in 75 paesi, Stallergenes controlla praticamente da sola il settore. Una situazione - critica la FRC - "fin troppo frequente in seno all'industria farmaceutica".
Felicitas Langner, primaria di immunologia all'ospedale universitario vodese CHUV di Losanna, conferma le difficolta' di approvvigionamento. I preparati in questione non sono vitali - osserva - "ma per i pazienti in cura di desensibilizzazione il fatto ch'essi scarseggino puo' rappresentare un grande problema".
"Abbiamo gia' diminuito le dosi in modo da poterle farli durare piu' a lungo e speriamo di essere riforniti in febbraio-marzo", ma al riguardo non vi sono garanzie.
Secondo la specialista, sul mercato esistono prodotti alternativi. Essi coprono tuttavia un ventaglio meno esteso di allergeni. Allo CHUV la questione interessa una sessantina di persone.
Definendo la situazione "inammissibile", la FRC sottolinea che il successo di una desensibilizzazione dipende dalla regolarita' dell'immunoterapia. Durante i primi tre mesi, i pazienti devono recarsi ogni settimana dall'allergologo per ricevere le dosi. Il trattamento diventa poi mensile, ma dura piu' anni.
Altri medicinali ancora piu' essenziali potrebbero incontrare anch'essi problemi di approvvigionamento, com'e' stato il caso nel 2012 di un preparato contro il cancro. Per rimediare al problema, il Consiglio federale ha istituito l'anno scorso un centro di notifica al quale, dal primo ottobre, le industrie farmaceutiche devono annunciare difficolta' di approvvigionamento, la cui durata eccede 14 giorni, di medicinali "vitali e critici".
