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Corteo per il reddito, tafferugli alla festa PD

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Ostiense, corteo per il reddito

Tensioni e tafferugli alla festa Pd

Petardi, pigne e manganellate: minuti caos alla festa dell'Unità in parco Schuster blindato per la manifestazione territoriale. Pd: "Attacco squadrista"

Tensione, spintoni, petardi e manganellate ieri sera alla Festa dell'Unità targata Pd nel parco Schuster.

Il corteo territoriale per il reddito di precari e studenti a cui hanno partecipato ragazzi di Roma Tre, dello studentato occupato Alexis, del centro sociale Acrobax e i Giovani comunisti di Roma Sud e del circolo Che Guevara, dopo aver calato un lungo striscione sulla Piramide, denunciato le politiche di precarizzazione dentro Telecom, sanzionato agenzie di Equitalia e banche e il rettorato del terzo ateneo capitolino, salutato la decennale occupazione abitativa di Porto Fluviale, ha deciso di virare la contestazione anche verso la Festa democrat.

Festa blindata per l'occasione da forze dell'ordine, polizia, finanza e carabinieri, in tenuta antisommossa. I ragazzi hanno provato a irrompere nella festa, varcando l'entrata ed è allora che è nato il parapiglia con gli agenti. Sono esplosi un paio di petardi ed è volata qualche pigna verso il cordone a presidio e difesa della festa. A quel punto è partita la reazione degli agenti che hanno sferrato alcune manganellate ai ragazzi. Un gruppo di giovani ha tentato anche di forzare altri accessi della Festa abbattendo le protezioni laterali di tela. Anche qui fughe, inseguimenti e manganellate. Un ragazzo è stato colpito alla fronte e ha perso sangue.

Alcuni partecipanti alla festa dell'Unità hanno a loro volta contestato i "disturbatori", lanciandogli contro un tavolino da dentro l'area dedicata alla gastronomia e ai dibattiti.

Ma oggi
i ragazzi scrivono: "Torneremo, organizzeremo la nostra rabbia. La nostra contestazione ha infatti rivendicato l'utilizzo libero e pubblico del parco oltre a denunciare le responsabilità politiche del partito democratico, stampella del Pdl, complice e promotore delle politiche di austerity, d'impoverimento e precarizzazione generale. Un partito e il sindaco Marino che non rappresentano i romani, visto il risultato dell'astensionismo nell'ultima tornata elettorale. Abbiamo ricevuto come risposta le manganellate della celere schierata davanti alla festa, nella migliore tradizione del Pd, riportando due feriti e diversi contusi, mentre all'interno veniva interrotto un dibattito contro la crisi".

La situazione poi, come ha scritto poi anche la Questura in serata, è tornata alla normalità.

Ma per Eugenio Patanè, presidente del Pd romano, e Carlo Coticelli, responsabile della Festa de l'Unità, "l'attacco è un episodio squallido e triste che ha visto un gruppo assai esiguo tentare di sequestrare con la violenza migliaia di cittadini. L'aggressione è stata un episodio grave - denunciano - Ancora più grave è la minaccia di voler ripetere l'aggressione, con l'affermazione, dal sapore mafioso, che l'area sulla quale si svolge la festa (regolarmente assegnata dal Municipio) non appartiene alla città intera, ma esclusivamente al gruppo politico - sedicente sociale - che si arroga il diritto di parlare a nome dell'intera popolazione. Una volta simili atteggiamenti venivano giustamente definiti squadristi. Non saranno i rigurgiti squadristici o demenziali a rovinare un clima civile e popolare."

(12 luglio 2013)

Viola Giannoli

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/07/12/news/ostiense_corteo_per_il_reddito_tensioni_e_tafferugli_alla_festa_pd-62842392/

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Roma, cariche alla festa del PD contro studenti e precari

Manganellate della celere contro un corteo di studenti e precari uniti sotto la sigla di 'Roma Sud contro la crisi' che rivendicavano reddito e casa per tutti/e: questo il triste spettacolo andato in scena ieri sera al parco Schuster di Roma che in questi giorni ospita la festa del Partito Democratico.

Il corteo era partito dalla Piramide dove era stato calato un lungo striscione e si era poi snodato per le vie di Roma passando sotto alcuni luoghi simbolo della precarietà e dell'impoverimento dettati dall'imposizione di politiche di austerity: sanzionate banche e sedi di Equitalia, denunciate le condizioni di lavoro all'interno dell'azienda Telecom e presidiato il rettorato dell'università, simbolo dei processi di privatizzazione e dei tagli che investono il mondo della formazione ormai da anni.

La manifestazione è poi arrivata all'interno del parco Schuster trovando un ampio dispiego di forze dell'ordine schierate a difesa della festa del PD, evidentemente sordo alle richieste che si levavano dal corteo e troppo impegnato a garantire un tranquillo svolgimento della serata. Studenti e precari hanno infatti cercato di accedere alla festa per contestare il Partito Democratico, ormai sempre più impresentabile e parte attiva nelle politiche di impoverimento e precarizzazione, ma all'ingresso principale hanno ottenuto in risposta i manganelli della polizia che hanno causato alcuni feriti e contusi. La stessa scena si è ripetuta agli altri ingressi della festa dove alcuni manifestanti stavano tentando di accedere rimuovendo le protezioni che delimitavano l'area.

Casomai il messaggio di risposta del Partito Democratico non fosse stato chiaro, alcuni esponenti del PD e partecipanti alla festa hanno dato man forte ai celerini scagliando il tavolino di un bar contro il corteo.

Il corteo si è comunque ricompattato e ha terminato il proprio percorso poco dopo denunciando l'atteggiamento tenuto da polizia e PD e rivendicando un uso libero e aperto a tutti del parco Schuster che in questi giorni è stato invece blindato per lasciare spazio al triste teatrino del Partito Democratico.

InfoAut

http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/8400-roma-cariche-alla-festa-del-pd-contro-studenti-e-precari

Chiunque si azzardi a criticare il PD trova la polizia schierata in assetto di guerra. determinata spedire quacuno, sia pure inerme, all'ospedale. E' accaduto il giorno dell'insediamento della giunta Marino ed è di nuovo accaduto oggi, a simboleggiare l'indole genuinamente violenta di un partito che dopo aver progettato e ottenuto il regresso sociale del paese, con milioni di disoccupati e la devastazione del tessuto economico e industriale, non tollera di essere messo di fronte alle sue responsabilità. E quando cià avviene, reagisce con la violenza.
Non solo quella fisica, ma anche quella verbale. Chiunque abbia una posizione critica nei confronti di quel partito di rinnegati è squadrista, fascista, mafioso.
Paradossale poi l'accenno del capobastone dei rinnegati romani al fatto che il parco in cui si svogle la kermesse piddina appartenga alla comunità, quando invece è di fatto sequestrato da quel partito per intere settimane e sottratto all'utilizzo della popolazione.
Inverosimile, o meglio ancora surreale, anche l'accenno al fatto che il Municipio abbia proceduto all'assegnazione dell'area: in pratica il PD lo ha assegnato a sé stesso. Eccoci di fronte all'ulteriore testimonianza, se ancora ve ne fosse bisogno, che il conflitto di interesse è solo quello berlusconiano.

ora mi tocca pure fare il difensore delle persone del pd: ma se voi state facendo la vostra festa e siete seduti a mangiare in santa pace e arriva un gruppetto che inizia a insultarvi in tutti i modi, voi che fate, porgete l'altra guancia? c'era un corteo che stava manifestando per qualcosa che poi si è diretto di sua iniziativa verso la festa del pd iniziando a insultare. Vorrei vedere voi a parti invertite. Io come minimo avrei spaccato una sedia in testa a qualcuno che mi insulta, loro si sono limitati a chiamare la polizia, per fortuna

Sei proprio filo Pd, filo governo, filo Bce, filo Ue ...

Provi a mascherarti, ma ogni tanto fatalmente ti scappa ...

E qui i 5 Stelle non c'entrano niente ...

E' persino ovvio che una iniziativa anti-austerity finisca per avere il Pd come obiettivo e controparte .... senza poi contare l' "occupazione", non per un giorno ma per un mese, di un parco pubblico da parte di un partito, qualunque esso sia ....

"C'ha autorizzato il Municipio", dicono ... indovina un pò chi governa quel Municipio ...

E chi li ha nominati quelli del M5s? Io no, sei tu che hai l'ossessione. essere del pd del pdl del m5s di lista civica di sel non c'entra niente. Come al solito prendi a pretesto una normale regola di rispetto per gli altri per infilarci dentro la bce, l'euro, gli illuminati e tra un pò i rettiliani. Vorrei vedere te a parti invertite, se quelli del pd vengono a insultarti alla tua festa privata. Vorrei vedere il famoso "comunista radisol" se porge l'altra guancia.

Meno di due settimane fa avevamo parlato delle cariche al corteo dei movimenti per il diritto all’abitare come la prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, dell’assenza di un governo cittadino “amico”, di un governo di dialogo in grado di ricompattare quella faglia sempre più larga tra rappresentanza e base elettorale.

Qualcuno ci ha “rimproverato” di essere stati troppo duri con Marino; di aver accollato a lui e alla sua giunta la decisione politica di quelle cariche che, sempre bene ricordarlo, erano state fatte per difendere il blitz di Castellino&Co. sotto al Campidoglio nella giornata di incoronazione del nuovo sindaco.

Un rimprovero che, dopo i fatti accaduti ieri nella rossa Garbatella, dovrebbe far riflettere anche i più accessi e miopi sostenitori del marinismo.

Prendete un corteo territoriale, un centinaio di persone o giù di lì; prendete alcune strutture autorganizzate, un volantinaggio e un paio di azioni simboliche.

Aggiungete la festa de L’Unità nel parco centrale di San Paolo; un dibattito “incravattato” sul senso della crisi e sulle politiche per placare la precarizzazione giovanile. Una miscellanea ad alto potenziale di rischio?

Per il PD romano si, perché all’avvicinarsi del corteo – intento a volantinare la propria versione su crisi e welfare e a ricordare agli avventori della festa che il PD è un partito del governo delle larghe intese – le forze dell’ordine hanno nuovamente caricato, come sotto al Campidoglio, a freddo, procurando anche questa volta qualche taglio sparso sulle teste dei manifestanti.

Non ci soffermiamo a domandare perché le forze dell’ordine presidiassero una festa di partito; puntiamo subito ad un paio di riflessioni.

Prima di tutto, la litania sulle zone franche in cui le amministrazioni amiche influenzano le politiche d’ordine pubblico si conferma una teoria abbastanza fantasiosa.

E questo non solo (o unicamente) per una condotta sbagliata delle amministrazioni municipali ma perché, come abbiamo detto più volte, il nucleo nevralgico delle decisioni territoriali non risiede più nei municipi ma altrove; vale cioè lo stesso discorso che facciamo, in un’ottica più generale, per le cessioni di sovranità nazionale ai centri nevralgici del capitale internazionale (BCE, FMI e simili), con la conseguente riduzione delle amministrazioni locali a mera cinghia di trasmissione.

In secondo luogo, invece, possiamo riaffermare che nonostante avesse vestito la maschera dell’oppositore alle politiche di centrodestra, Marino ha fatto più danni che altro in queste prime giornate romane, dimostrando la natura incompatibile non tanto dei movimenti in relazione alle rappresentanze politiche (poiché alcuni esperimenti di dialogo sono noti e pubblici), quanto di queste verso gli stessi movimenti.

A questo proposito il pensiero va dritto alla retorica, più volte sentita in tutta Italia, dell’uso strumentale, tattico, che si fa del rapporto con istituzioni e partiti.

Crediamo che fatti come questi confermino che l’esasperazione dei tatticismi, con il conseguente rischio di scivolare nel rapporto strategico con lor signori, non sta cambiando di una virgola i rapporti di forza e che il vero uso strumentale l’abbiano fatto quelli che alla fine, risultati vincitori anche con i voti di chi si è turato il naso, reprimono le lotte e i dissensi di piazza con una modalità d’azione che mostra quella famosa continuità tra centrosinistra e centrodestra contro cui, oggi più che mai, dovremmo iniziare ad organizzare la risposta collettiva e dal basso.

Militant

http://www.contropiano.org/archivio-news/documenti/item/17928-il-meno-peggio-mena-peggio

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"Vorrei vedere te a parti invertite, se quelli del pd vengono a insultarti alla tua festa privata." dice l'ineffabile Gianni ...

"Festa privata" che dura un mese in un parco pubblico ?

Vorrei vedere se l'avesse chiesta qualcun'altro, magari gli stessi movimenti, una "concessione" di questo tipo al Municipio locale gestito dal Pd ( eletto, come del resto Marino per cui, ahime, anche io ho votato al ballottaggio, con solo il voto di un terzo degli aventi diritto per di più ...) .... se li avrebbero mai autorizzati ...

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