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E-cat: testato in Svezia

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Il reattore nucleare a bassa intensita', detto anche reattore energetico E-cat, inventato da Andrea Rossi (con l'ausilio del prof Focardi, che a sua volta si e' rifatto ad esperimenti condotti con Piantelli, il primo ad intuire l'interesse di studiare la reazione nucleare Ni+H) e' stato recentemente testato da due accademici svedesi. E' stata sottoposta al test una versione piu' compatta, leggermente meno potente rispetto a quella dimostrativa di Bologna. Saranno 300 di questi modelli, collegati fra loro in serie e parallelo, che andranno a costituire la versione da 1 megaWatt, la cui dimostrazione e' prevista per il mese di ottobre.

Di questo recente test del genio italiano in terra di Svezia riferisce con il suo tipico tempismo la rivista scientifica "Le Scienze", com'e' naturale che sia.

Giammai! Figuriamoci se un'eccelsa rivista scientifica fra le cui firme eccellono firme attivissime si degna di tanto e di tanta velocita'! Accontentiamoci di quei poveracci di svedesi; e' la loro rivista scientifica "Ny Teknik" che ci tiene aggiornati sulle novita' attorno all'invenzione piu' straordinaria degli ultimi anni, l'invenzione che si sta avviando a stravolgere il modo con cui produciamo energia e che probabilmente avviera' una mezza rivoluzione nel mondo della descrizione teorica dei processi nucleari:

Ny Teknik tested the energy catalyzer

Mats Lewan - 2nd May 2011

Ny Teknik recently participated in two new tests of the Italian ‘energy catalyzer’, providing more accurate measurements to reduce possible error sources.
Link:
www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3166552.ece

Versione in italiano:
http://22passi.blogspot.com/2011/05/ny-teknik-ha-testato-il-catalizzatore.html

Commento di S. Krivit, noto promotore delle LENR:
http://newenergytimes.com/v2/news/2011/37/LewanInvestigates.shtml

Versione in italiano:
http://22passi.blogspot.com/2011/05/un-nuovo-articolo-di-steven-krivit.html

Ecco l'incipit, per gli smemorati ed i pigri:
Mats Lewan, giornalista della rivista svedese di tecnologia Ny Teknik, ha contribuito alla conferma di esperimenti che, a quanto pare, producono energia da un processo nucleare di nuovo tipo, che non emette radiazioni mortali e non produce rifiuti radioattivi.

ecc., ecc.

Poi si addentra nella descrizione dell'esperimento.
Giammai! Da buon lobbista, raccoglie e risemina zizzagna qua e la'.
Sdogana un presunto modello teorico per ora nient'affatto verificato che spiegherebbe il funzionamento dell'E-cat. Rossi ha gia' chiaramente spiegato di non essersi rifatto al modello Widom-Larsen. Eppure questo Krivit insiste.

E' interessante seguire le reazioni. Sono molto tipiche.

La mossa di Rossi di sviluppare la prima versione industriale dell'E-cat in un paese PIGS, in quello piu' malandato di tutti, la Grecia, e' casuale, dovuta alle conoscenze personali ed all'interesse manifestato dal greco prof. Strennemos. Pero' un sorrisetto sotto i baffi ci scappa. Assistere all'invidia manifesta di questi santi Yankee, oh loro fanno tutto per la gloria, giammai sia che tengano i segreti tecnologici e scientifici per se' o per le loro industrie!

Questa storia sta diventando molto affascinante sotto tanti punti di vista. Non ultimo quello psicologico.

Ne parleremo ancora. Per intanto grazie Svezia per l'arbitraggio!

-- PS --
Con grande ansia attendiamo i piu' brillanti cervelli del mondo, che come tutti sanno sono americani. In particolare attendiamo quelli che sanno calcolare con la teoria delle stringhe, affinche' ci rivelino con la semplicita' che e' loro tipica in che modo il buon Rossi puo' ottimizzare il suo reattore.

Tu Rossi vai pure avanti anche senza stringhe, pero' mi raccomando un buon idraulico!

Vic, è tutto molto interessante, fra l'altro io sono di Bologna, conosco di fama chi ha lanciato la sperimentazione e ho visto il video del primo esperimento su youtube. Il problema è che manca la base teorica, cioè non sanno spiegare perchè si verifica ciò che succede e questo, oltre ad essere inaccettabile per la scienza 'ufficiale', rende difficile controllare l'evento.
Ci vuole ancora tempo.
Correggimi se sbaglio ma mi sembra che a Marconi capitò lo stesso, fu solo quando si dimostrò l'esistenza della ionosfera, che rende impossibile la dispersione delle onde, che la radio si impose.
Concordo comunque sulla necessità di una revisione del sistema della peer revision degli articoli scientifici perchè alle volte blocca le novità.

.. Il problema è che manca la base teorica...

Be', non e' mica la prima volta. Una volta era la regola che la teoria seguisse la pratica. La stessa meccanica quantistica e' nata come spiegazione di un esperimento tipico, quello del calore emesso da un corpo nero, che non si sapeva spiegare. Planck scrisse il suo famoso articolo che diede il la' alla nascita della nuova teoria, ipotizzando che il corpo nero fosse costituito da una quantita' di oscillatori armonici, i quali hanno la proprieta' di emettere energia per quantita' discrete. Planck introdusse questa ipotesi come stratagemma per il calcolo, mica per inventare una nuova fisica. In effetti diede l'avvio ad una vera valanga, il cui corso non s'e' ancora arrestato, soprattutto perche' non e' ancora stato ben capito fino in fondo.

Circa l'invenzione della radio da parte di Marconi, i fatti sono piuttosto intricati. La societa' internazionale di elettronica ha definitivamente riconosciuto che l'inventore della radio e' Tesla, il quale deposito' diverse patenti e fece numerosi esperimenti prima di Marconi. Marconi a sua volta si ispiro' sia ad Hertz che a Tesla. Ebbe il merito di concentrarsi sulla trasmissione di segnali in alfabeto Morse via radio. Tesla aveva in mente ben altro: voleva trasmettere energia via radio. Faceva esperimenti in cui strabiliava gli spettatori accendendo lampadine (fluorescenti) semplicemente tenendole in mano.

E' curioso un fatto descritto nei diari di Tesla. Ad un certo punto era intento nel suo laboratorio a registrare i segnali elettromagnetici "naturali". Era alla ricerca della periodicita' di questi segnali naturali, dovuti alla terra o anche ai temporali. Ad un certo punto rimase basito: stava registrando dei segnali periodici molto chiari. Passato lo stupore ci penso' su' un bel po' e poi arrivo' alla conclusione che fossero segnali provenienti da Marte, evidentemente abitato da esseri evoluti, s'immaginava Tesla.

Solo oggi possiamo ricostruire cosa probabilmente successe in realta'. Tesla stava registrando i segnali emessi da Marconi dall'altra parte del mondo. I tempi coincidono. Marconi sperimentava con il segnale Morse dell'SOS, costituito da un intercalare di tre bip: 3 corti, 3 lunghi, 3 corti.
Tesla non poteva immaginare che circolassero segnali radio di origine umana. Lo venne a sapere solo piu' tardi. Ma ormai aveva gia' scritto l'articolo sulla sua piu' forte emozione nella vita: la captazione di segnali dai Marziani!

Sul sistema delle peer review, be' lo sanno tutti come funziona: chi e' fuori dal giro ben difficilmente viene accettato, specialmente se scrive "eresie".

Si manifesta lo stesso fenomeno psicologico da chiesa ottusa che aveva dato luogo all'inquisizione: chi va contro il dogma deve finire sul rogo.

Si conosco bene la storia e le gesta di Tesla è un mio 'idolo' sin dall'adolescenza.
Anche così peró rimango scettico sulle possibilità di poter controllare pilotare e/o immagazzinare l'energia generata dal sistema di Rossi, almeno a breve termine.
Anche se spero di sbagliarmi.
Un saluto, Vic

Grazie vic, questa storia potrebbe rivelarsi un concreto passo verso la vera democrazia, speriamo bene.

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