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Giulietto Chiesa e Gioele Magaldi

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Si é svolto, davanti ad un pubblico molto attento, l'annunciato dibattito nato da un commento critico di Giulietto Chiesa alla tesi portante, sostenuta nel libro 'Massoni' da Gioele Magaldi, di una "storia" fatta, pilotata dalla massoneria e quindi, con le parole usate da Chiesa, dai "pochi" in contrasto con i "milioni" di attori presenti sul pianeta.

Ne é nato un confronto molto civile ed ampio, oltre che denso di contenuti, interessante anche per chi fosse già, almeno per sommi capi, a conoscenza dei punti di vista dei due personaggi che alla fine, forse, hanno intravisto un'ipotesi di futura collaborazione a partire da un'idea di Chiesa.

Posto il filmato senza visionarlo (c'erano due aggeggi che riprendevano) ma, dalla durata, ritengo e confido sia integrale. Dopo 2 ore e 40', senza interruzioni, i motivi di riflessione sulle cose esposte sembravano prevalere e non si é, praticamente, svolto dibattito

Questo il commento che presenta il filmato da parte di chi (presumo la sezione londinese del Movimento Roosevelt) lo ha caricato su youtube:

"In un mondo sempre più complicato, post-democratico, in cui la realtà proposta dai media è costantemente in linea con le regole imposte dal mondo finanziario neoliberista ed in cui l’unica ‘resistenza’ viene da movimenti populisti che però mancano di strumenti di analisi adeguati e finiscono per proporre soluzioni involutive, Gioele Magaldi e Giulietto chiesa si incontrano alla London Metropolitan University per discutere di come il ‘Potere’ si forma, si muove e si organizza, manipolando realtà ed organizzazioni politiche."

https://www.youtube.com/watch?v=tYPa4TarfKs

Sto seguendo, a tappe, il video segnalato.

Magaldi e Chiesa parlano su due piani diversi.
Chiesa dice cose frutto della sua osservazione del mondo che dura ormai da decenni.

Mi fa venire in mente la figura del senatore romano, o dei saggi delle tribu' indiane d'America. E' difficile confutare la sua visione del mondo occidentale, ormai ridottosi ad un cerimoniale della democrazia.

Sostanzialmente dice le stesse cose che da tempo sostiene Putin: il mondo ha bisogno di un paradigma multipolare.

Come si puo' confutare l'affermazione di Chiesa che l'Occidente sostanzialmente s'e' arricchito depredando gli altri? A partire dalle varie spedizioni coloniali.

Non a caso la famosa moderna troika guerrafondaia anti-Iraq ecc. era composta da capi di governo coloniali di adesso (Bush, USA), di prima (Blair, Regni Unito) e di ancor prima (Aznar, Spagna).

Per cui Chiesa ha ragione: l'Occidente ha perso la testa. Non si rende conto che non e' piu' in grado di governare da solo il mondo, perche' non ne ha piu' le capacita', ne' i mezzi, e perche' il resto del mondo sta guadagnando pian piano in consapevolezza.

Insomma Chiesa mi sembra un anziano grande capo indiano, pero' occidentale, che spiattella in faccia all'Occidente i suoi lati negativi. Ma gli occidentali fanno spallucce.

Solo il tempo, che come si suol dire e' gran galantuomo, dira' chi ha avuto ragione.

Naturalmente resta aperta la questione se la Cina, che costituisce gran parte del resto del mondo, non abbia in se' le stesse magagne dell'Occidente.

Trovo inquietante che per parlare di tutto cio' si sia scelta Londra, antica e sempre attuale patria della massoneria anglosassone. Perche' ? Che segnale si vuole dare ? E che ci fa Chiesa, vcchio comunista falce-e-martello con Magaldi, uomo dei salotti riservati e delle notizie in codice ? Forse forse che ... Chiesa e' stato cooptato dalle logge 'progressiste' care a Magaldi e questo 'dibattito' ne e' solo l'annuncio ufficiale ? La 'fratellanza' londinese ne sara' poi davvero entusiasta ?
Chissa'...un tempo la sinistra dura e pura aborriva i 'circoli imperialisti', come si chiamavano: oggi c'e' la fila...

Si tratta di posizioni che aiuteranno, chi voglia cogliere l'occasione, a riaprire il libro della politica consentendo di valutare in un quadro più generale i guai nei quali siamo coinvolti, a non rassegnarsi ai miopi confini esistenziali nei quali ci ha costretti, e cerca di mantenerci gelosamente, la pettegola e livorosa inerzia spacciata per fattiva creatività, imposta attraverso i media dalla 'discesa in campo' in poi.

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