Notifiche
Cancella tutti

Gli autonomi di Rho su (e dentro) la rivolta

   RSS

0
Topic starter

Spinti dal rapporto quotidiano con i disoccupati sul territorio, che da subito hanno preso parte al blocchi di Rho-Pero, abbiamo “immerso le mani nella merda” tappandoci il naso e siamo andati a vedere la reale composizione di questo movimento.

E quello che abbiamo riscontrato e’ una situazione sicuramente diversa da quelle a cui siamo abituati, ma con un presenza di disoccupati e proletari giovani molto forte. Non abbiamo visto fascisti organizzati, pochi sono i bottegai che hanno partecipato alla protesta così come il razzismo e il fascismo culturale e’ relegato a singole persone ma non poteva egemonizzare la piazza. Anzi ci sono anche extracomunitari all’interno del presidio e nei discorsi tra i giovani disoccupati e precari emergeva chiaramente che dobbiamo stare uniti italiani e stranieri senza divisioni.

Certo gli slogan sono quelli lanciati dal movimento dei cosiddetti forconi e le bandiere italiane sono il collante della piazza. Ma in questo caso, sbagliano tutti quei compagni che accomunano la bandiera italiana o gli slogan a difesa dell’Italia ai fascisti, non e’ nulla di tutto questo.

L’impressione che si ha e’ quella di una mobilitazione che è’ montata e ha stravolto tutto il pacchetto costruito dagli organizzatori.

Una piazza spontanea, non guidata da nessuno e in cui i giovani (200/300) disoccupati dei paesi intorno a Rho hanno voluto esprimere la rabbia per un futuro che non c’è, giovani che non hanno mai partecipato in precedenza a cortei o blocchi.

Ma attenzione non perché condividano le parole d’ordine lanciate o siano fascisti, ma semplicemente perché una serie di circostanze li ha fatti confluire in questo momento su questa piazza.

Allora ci chiediamo cosa sarebbe successo se un corteo di centinaia di compagni avesse portato solidarietà al presidio? O se le realtà di compagni avessero lanciato obbiettivi e parole d’ordine di un certo tipo? Non lo sappiamo la domanda è aperta a tutti/, sicuramente avrebbe messo in moto ulteriori contraddizioni e forse avrebbe egemonizzato la piazza portando parole d’ordine che difendono realmente gli interessi di disoccupati e precari.

Invece questi giovani e meno giovani disoccupati sono in balia di illusioni dentro una mobilitazione senza obiettivi, che tra poco molto probabilmente rifluirà e non sappiamo cosa lascerà dietro di se.

A ognuno la scelta di rimanere fermi nei salotti o di riuscire a entrare anche nelle mobilitazioni che non sono affini a noi ma che hanno potenziale di prospettiva nella composizione.

12 Dicembre

COLLETTIVO LA SCILORIA – RHODENSE/ALTOMILANESE

-----------------------------------

"E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un
crescente furore.
Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e
s'avvicina l'epoca della vendemmia"

John Steinbeck, “Furore” 😈

Condividi: