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http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/laura_boldrini_obelisco_roma_foro_italico_mussolini_dux/notizie/1301728.shtml

«E' arrivato il momento di togliere dall'obelisco del Foro Italico la scritta 'Mussolini Dux'». Laura Boldrini accoglie la proposta di un anziano partigiano durante la cerimonia in aula a Montecitorio per ricordare il 70esimo anniversario della resistenza. La notizia è stata riportata dall'agenzia Dire.

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L'uomo chiedeva alla presidente della Camera di pensare a come ripulire le strade d'Italia dal fascismo che sta tornando. La colonna di cui si parla è l'obelisco che venne eretto nel 1932 davanti al complesso sportivo del Foro Italico e che originariamente prese il nome da Benito Mussolini, a cui l'obelisco era dedicato. Sul fusto bianco della colonna, che accoglie ancora oggi chi reca allo Stadio Olimpico, a caratteri cubitali permane la scritta "Mussolini dux".

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Solo una testa bacata come quella della presidenta poteva partorire un'iniziativa del genere. Chi poteva avere una ragione "di pancia" non lo ha fatto quando era a caldo. La ragione è che quella gente era intenzionata a costruire/ricostruire, e ci sono riusciti, almeno fino a che non è arrivata gente come la presidenta.
I fascisti che mi fanno vergognare sono quelli che sostengono i golpisti di Kiev, quelli che vendono la nostra roba e cancellano il nostro futuro. Di quelli di 70 anni fa mi vergono di meno, se non altro, per il fatto che io 70 anni fa non avevo la minima voce in capitolo, e non mi preoccupo di loro, perché sono tutti morti, o sono dei vecchi con il catetere, che male non mi posson far.

E comunque ne ho visti parecchi di palazzi sfregiati, non li ho ammirati io e non lo potranno mai fare i miei figli. Nella mia città, ad amministrazione socialista almeno da inizio 900, (con una lista di centinaia di caduti per la resistenza tra cui i fratelli Bartolini, miei parenti, assassinati sulla via Emilia poco prima di Bologna), nessuno si è sognato di scalpellare i bassorilievi del palazzo del fascio, sono ancora li da vedere. Tra qualche anno quando affronteranno l'argomento a scuola, porterò in centro i miei figli a vederlo, gli spiegherò l'iconografia, soprattutto le ragioni di quell'iconografia e tutto quello che conosco sull'argomento. E lo farò con i miei nipoti... se quei bassorilievi sopravvivono alle illuminazioni di questo boldrinume.