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Manifestazione contro il summit NATO Firenze

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ll vertice Nato di Firenze, che si terrà giovedì 26 e venerdì 27 a Palazzo Vecchio, associazioni e comitati si mobilitano e invitano i cittadini alla manifestazione contro il summit. Misure di sicurezza imponenti: fucilieri scelti sui tetti, agenti, anche in borghese, per le strade, artificieri pronti a entrare in azione in caso di allarme.

La settimana prossima a Palazzo Vecchio il vertice Nato, ma c'è una Firenze che non lo vuole: "L'Italia esca dall'Alleanza"

“Superare la Nato, fermare i flussi di denaro che anche da Paesi dell’Alleanza Atlantica, come la Turchia, arrivano all’Isis”. Lo chiede Tommaso Fattori, capogruppo regionale di Sì Toscana a Sinistra, presentando questa mattina una serie di iniziative “per la pace e la cooperazione”.

A pochi giorni dal vertice Nato di Firenze, che si terrà giovedì 26 e venerdì 27 a Palazzo Vecchio, associazioni e comitati si mobilitano e invitano i cittadini alla manifestazione contro il summit, indetta in città per mercoledì 25, con partenza da piazza dell’Unità alle 17.

“Se vogliamo sconfiggere il terrorismo dobbiamo lottare contro povertà, rischi economici, sociali e ambientali in tutto il mondo, è necessaria più politica - prosegue Fattori -. Si parla di ‘guerra contro l’Occidente’, ma in realtà il 95% dei morti fatti dall’Isis sono musulmani”.

Per ribadire il loro no alle politiche della Nato, diverse associazioni tra cui Rete Antirazzista, Un ponte per…, Anpi, Sì Toscana a Sinistra, L’Altra Europa, organizzano nei prossimi giorni alcuni eventi pubblici: domani, sabato 21, dalle 17 alle 20, in via Cavour 18 si terrà l’incontro ‘Il Mediterraneo della pace non è NATO’, martedì 24, dalle 18 alle 21 alla Comunità delle Piagge ‘Fuori l’Italia dalla Nato, Fuori la Nato dall’Europa’, con Alessandro Santoro e Alex Zanotelli, giovedì 26, alle 21:15, al circolo Arci ‘Vie Nuove’ di viale Giannotti ‘Guerre, terrorismo, profughi. L’Europa e la Nato alla resa dei conti’.

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Gli organizzatori, tra le altre cose, chiedono l’uscita dell’Italia dalla Nato e la chiusura delle basi dell’Alleanza sul territorio italiano. “Ci costano 400 milioni di euro l’anno. In linea con la Nato, il governo italiano e l’Europa spendono sempre di più in armi e guerra e sempre meno per stato sociale e lotta alla povertà - spiegano -. Negli ultimi decenni le armi occidentali non hanno esportato democrazia, semmai hanno importato violenza, intolleranza e terrorismo. Poniamo un limite a tutto questo”.

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Firenze, sinistra e antagonisti insieme domani corteo contro la guerra
Per domani l’Assemblea cittadina contro la guerra, che riunisce una trentina di sigle, ha organizzato una manifestazione contro il vertice Nato. Appuntamento ore 17,30 in piazza dell’Unità

di ERNESTO FERRARA

Firenze, sinistra e antagonisti insieme domani corteo contro la guerra"Basta guerre, basta morti". Mentre i big dell’alleanza atlantica si radunano a Palazzo Vecchio da giovedì, il fronte del “no” gioca d’anticipo e già domani convoca una mobilitazione di protesta col sapore della sfida. Appuntamento alle 17.30 in piazza dell’Unità per un corteo che sfilerà in piazza San Lorenzo, San Giovanni e piazza Repubblica per poi tornare al punto di partenza con un messaggio molto chiaro: no alla riunione di chi è «complice»: «Il terrorismo dell’Is non nasce dal nulla, Usa e Ue stessi e i loro alleati sono i promotori dell’Is e della guerra che sta insanguinando il Medio Oriente» sostengono nel manifesto-appello le sigle e i partiti che aderiscono alla neonata “assemblea fiorentina contro il vertice Nato”, da Sel a Rifondazione Comunista, dai No Tav ai centri sociali alla Comunità delle Piagge al gruppo Perunaltracittà.
Ma non è dall’ufficialità di una contestazione che in questura è nota almeno da due settimane che si alimentano le preoccupazioni di queste ore tra le forze dell’ordine. Il corteo di domani, oltre alle sigle della sinistra radicale, vedrà scendere in piazza anche collettivi universitari e movimenti della galassia antagonista. Per questo intorno alla manifestazione ci sarà un massiccio apparato di sicurezza. Preoccupazione nell’apparato della sicurezza soprattutto per il percorso tra i monumenti: San Lorenzo, Duomo, Repubblica. Per questo ci sono trattative molto complicate in queste ore tra questura e organizzatori. Quanti saranno in piazza domani? Nessuno è in grado di stimarlo. Il tam tam dell’assemblea fiorentina (una trentina di sigle) contro il vertice Nato corre sul web e si alimenta sui social network. Dalla questura tendono a far capire che potrebbe non trattarsi di grandi numeri. Diverse centinaia di persone ma meno di quante si potesse immaginare qualche settimana fa, prima degli attacchi terroristici di Parigi, spiegano le forze dell’ordine. La tesi è che la massima allerta e la super vigilanza di questi giorni non incoraggi la presenza di schegge fuori controllo della galassia antagonista a manifestazioni che si annunciano blindate. Eppure la preoccupazione rimane. Se i lavori del vertice Nato cominciano giovedì già mercoledì molte delle delegazioni arriveranno in città e negli alberghi. Non solo. Al consolato americano è convocato per il pomeriggio del 25 un ricevimento da parte della console per la delegazione Usa che potrebbe attrarre proteste. E in piazza Ognissanti il tendone per le nozze indiane da favola del figlio del magnate del petrolio Mehta sarà già montato in vista del “sì” del 27: si temono danneggiamenti e occupazioni.
Il corteo di domani per cominciare sarà il primo banco di prova per la macchina della sicurezza in città. «La nostra manifestazione vuol essere la risposta politica e sociale alla Nato», dicono ieri i consiglieri di Sel Tommaso Grassi e Giacomo Trombi insieme ai rappresentanti dell’assemblea Tiziano Cardosi, Leonardo Bargigli e Marco Fantechi. «Il dolore per le tante vittime di Parigi è difficile da placare ma solo l’abbandono di folli politiche di guerra può dare una giustizia a queste morti».

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/11/24/news/sinistra_e_antagonisti_insieme_domani_corteo_contro_la_guerra-128047845/

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