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oceani e laghi inquinati dalla plastica

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Poco tempo fa, in una di quelle trasmissioni televisive dedicate ai "consumatori" un prof. mostro' come in un comune barattolo di miele di produzione locale ci fosse una quantita' allucinante di plastica, sotto forma di nanosferule. Secondo lui queste nanosferule provengono da prodotti di uso quotidiano come le paste dentifrice, di cui sono ingredienti utili perche' aumentano la capacita' di pulizia del dentifricio.

La conclusione e' che tutta l'acqua a quanto pare e' zeppa di nanoplastica.

Forse quelli che si stanno occupando del problema della moria delle api dovrebbero farci un pensierino a questa evidenza della nanoplastica nel miele e nell'acqua.

Per farsi un'idea dell'enormita' del problema dell'inquinamento ambientale dovuto alla nostra societa' del "consuma e getta l'involucro", Linda Moulton Howe e' andata ad intervistare chi studia l'avifauna selvatica. Albatross, che ingurgitano quantita' pazzesche di plastica. Zone degli oceani in cui si raggruppano automaticamente, a causa delle circolazioni oceaniche, masse enormi di plastiche buttate via, sono pseudoisole galleggianti grandi quanto il Texas.

Intervista, foto e cartine sono qui (in inglese):
http://www.earthfiles.com/news.php?ID=2209&category=Environment

Ricordiamoci che il petrolio inquina in modi molto diversi: quando viene combusto ma anche attraverso i suoi derivati plastici. Sara' dura sbarazzarsi dell'industria della plastica. A meno di esser pronti ad adottare un modello di societa' diverso, che aborre l'usa e getta.

Sta mostrando i suoi terribili effetti nefasti questo modello di economia basato sul petrolio e i suoi derivati (petrolchimica), accoppiato allo strapotere dei colossi della distribuzione, che spacciano per fresco cio' che e' vecchio come una mummia, solo perche' ben imballato nella plastica.

La plastica ha migliorato l'igiene! Davvero? Facciamo il consuntivo globale prima di sparar sentenze definitive.

Lo sanno i giovani che nel dopoguerra, mica si producevano tutte quelle montagne di rifiuti che si producono oggi? I rifiuti plastici praticamente non esistevano. Sono arrivati con l'arrivo della petrolchimica.

Ed ora con l'avvento delle nanotecnologie andiamo a completare il disastro fin dentro alle cellule vitali. Non contenti di tutto cio', spruzziamo in giro sostanze radioattive a tonnellate per volta. E poi i funzionari vengono a spaventarci con la minchiata del pericolo costituito dal radon naturale. Lo scopo e' evidente: creare qualche lavoretto all'industria dell'edilizia. Nonche' giustificare l'operato di certi uffici. Che sono poi gli stessi che non si accorgono delle scie chimiche.

Ben sostenuti in cio' dai media di regime, che pero' ormai fanno sempre piu' fatica a proporre inquadrature comprendenti un cielo senza scie tossiche. Li' dentro forse non c'e' nanoplastica, pero' c'e' nanoalluminio, nanofilamenti di quarzo, c'e' bario e c'e' stronzio. Ma il responsabile dell'ufficio dell'aria fa finta di non saperlo.

Gente che si porta a casa stipendi inarrivabili per i comuni mortali.
E dobbiamo ancora suggerirgli cosa fare! E' il massimo.

Chi vuol intendere intenda.

Un esempio - sono accusati di versare le schifezze nel Danubbio e da lì nel Mare nero...
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3989055/
http://www.salzburg.com/nachrichten/oesterreich/chronik/sn/artikel/vorwuerfe-gegen-borealis-wegen-plastikmuells-100421/

http://en.wikipedia.org/wiki/Borealis
http://www.borealisgroup.com/

Filiale nostra
Borealis Italia S.p.A.
Borealis Italia S.p.A. gruppo BOREALIS
(Produzione e commercio di granulato plastico)

Sede amministrativa v. Ercolano 8/10
20900 MONZA MB

Parlando dell'inquinamento in generale, limitandomi ai dati locali del Ticino, si constata che l'acqua dei laghi e' notevolmente migliorata dopo l'inquinamento (di tipo biologico, le fogne andavano a lago) degli anni '70.
Stesso discorso vale per la qualita' dell'aria. I dati dicono che il trend ventennale e' di lento ma costante miglioramento dell'aria: meno ossidi d'azoto e altri residui della combustione come le nanoparticelle.

Pero' e' un'analisi locale. Di certo a Pechino le cose non stanno cosi', anzi suppongo nemmeno a Milano.

Tornando al modello di societa' del consuma e getta. Chi e' stato a causare i maggiori danni? L'industria o la pubblicita'?
Senza la pubblicita' l'industria avrebbe prodotto meno cose di plastica.
Avrebbe prodotto meno e meno spesso.

Poi c'e' questa mentalita' dell'effimero.
Costruiscono un palazzo dei congressi e 20 anni dopo gia' decretano che e' vecchio e andrebbe rifatto. pare che costoro non siano mai stati a vedere il Colosseo, o l'Arena di Verona o il circo romano di Avenches.

Siamo una societa' infettata dalla frenesia del produrre e buttar via.
Che puo' funzionare solo se ci sono moltissimi che comprano e poi buttan via.
Era cosi' malvagia una societa' d'altro tipo dove invece di comprare si faceva?
Dove un villaggio sapeva procurarsi da solo il 90% delle proprie necessita'.
Oggi manco le uova si producono piu' in casa perche' la legge vieta di tenere galline e galli nel nucleo del villaggio. Se e' per quello sono spariti dal nucleo anche i silenziosi conigli, che pure hanno una qualita' di carne apprezzabile e si nutrono di cose molto semplici.

No, oggi la carne di coniglio deve provenire dall'Ungheria.
Non ha senso. In compenso si vedono cani ovunque.
E nei boschi cinghiali che fanno danni pazzeschi, senza parlare delle quantita' di zecche che portano in giro.

Sono tutte facce di una societa' che si pensa evoluta e invece s'e' solo rimbambita. Mio nonno i funghi del bosco se li mangiava lui, di cinghiali non c'era nemmeno l'ombra e le zecche non costituivano argomento di discussione perche' rarissime. Oggi se mangi un fungo devi perfino chiederti se non varrebbe la pena sottoporlo prima ad un contatore Geiger.

Evoluti? Mah!

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