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sit-in Montecitorio: fermiamo i bombardamenti Nato

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sit-in Montecitorio: fermiamo i bombardamenti Nato

«La Nato è autorizzata dall’Onu a proteggere i civili libici in pericolo, quindi i suoi aerei dovrebbero semmai tenere lontano da Sirte, Sebha e Bani Walid le forze del CNT che le assediano e che potrebbero compiere una pulizia etnica delle tribù lealiste che vi risiedono».

Alternativa giovedi 8 settembre sarà davanti Montecitorio, insieme ai gruppi pacifisti NoWar-Roma e U.S. Citizens for Peace & Justice – Roma, per chiedere alle istituzioni italiane il cessate il fuoco immediato in Libia, la fine dei bombardamenti e dell’assedio Nato alle città.
Come infatti viene ricordato dai due gruppi pacifisti «La Nato è autorizzata dall’Onu a proteggere i civili libici in pericolo, quindi i suoi aerei dovrebbero semmai tenere lontano da Sirte, Sebha e Bani Walid le forze del CNT che le assediano e che potrebbero compiere una pulizia etnica delle tribù lealiste che vi risiedono e, nonostante i dinieghi del Ministro della Difesa La Russa, attualmente l’aeronautica militare italiana sgancia bombe su obiettivi libici che non pongono nessuna minaccia per l’incolumità dei civili. Inoltre, sembra che usi ora persino i nuovi velivoli senza pilota PREDATOR-B, anch’essi equipaggiati di bombe e missili, per attacchi offensivi».
Queste azioni violano la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e gli articoli 13 e 14 del II Protocollo della Convenzione di Ginevra a protezione della popolazione civile.
Pertanto Alternativa sarà in piazza e chiede, insieme a NoWar-Roma e a U.S. Citizens for Peace & Justice – Roma che il governo italiano ordini all’Aeronautica di abbandonare ogni azione offensiva contro obiettivi che non pongono una minaccia per i civili e di usare i suoi aerei per proteggere i cittadini di Sirte e di Bani Walid dalle truppe del CNT.

Dr. Rodolfo Monacelli
Alternativa - Ufficio stampa
Tel: 3298725002
Mail: [email protected]

http://www.alternativa-politica.it
http://www.giuliettochiesa.it
http://www.megachip.info

Il CNT ha inoltre tagliato l'elettricità, bloccato i rifornimenti, un assedio in vecchio stile..non violerà mica qualche diritto internazionalmente riconosciuto la punizione collettiva..no già guarda Gaza..ma c'è una ciliegina sulla torta..se volete perdere il sonno dalla rabbia..fate come me e sentitevi il giornale radio di popolare network di ierisera alle 19.30..che cosa riesce a dire il mio più grande riferimento giornalistico del medioriente il mitico Fardi Adlid!!
per chi se lo vuol risparmiare il riassunto è il CNT è così magnanimo e disposto a non fare un bel bagno di sangue, se si arrendono tutti e per mostrare la sua magnanimità riattiverebbe l'energia elettrica e e e e e ...pronti..farebbe ripartire la forniture di latte per i bambini..!!!!!!ora dicendo che le farebbe ripartire il nostro non si avvede che ammette implicitamente che le hanno bloccate!!!??

Rete No War-Roma e U.S. Citizens for Peace & Justice-Rome

CONVOCAZIONE E COMUNICATO STAMPA

FUORI LA NATO DALLA LIBIA DOPO SEI MESI DI BOMBARDAMENTI, MASSACRI E BUGIE. NEGOZIATI DI PACE FRA LE PARTI. ACCOGLIAMO I MIGRANTI AFRICANI IN FUGA DALLA "NUOVA" LIBIA.

Roma, piazza Montecitorio, giovedì 8 settembre, ore 17-20, sit in contro la guerra Nato e italianain Libia e le menzogne dei media.

DOMANI 8 SETTEMBRE a Piazza Montecitorio dalle ore 17 alle ore 20 la "Rete No War-Roma" e gli "U.S. Citizens for Peace& Justice - Rome" invitano gruppi e cittadinanza a un sit-in per ribadire la condanna della partecipazione italiana e degli altri paesi Nato alla guerra in Libia.

I due gruppi ricordano che i bombardamenti della Nato continuano dal 19 marzo e non sono cessati. Questa aggressione viola platealmente il dispositivo della risoluzione Onu 1973 per la "protezione dei civili in Libia", una risoluzione oltretutto fondata su notizie false. Sotto i bombardamenti sono morti o sono stati mutilati o feriti migliaia di civili residenti in Libia, quasi un milione di migranti sono stati costretti a lasciare il paese, infrastrutture civili sono state distrutte, sono decine di migliaia gli sfollati, e si sono verificate e si stanno verificando violenze inaudite ai danni di migranti africani e vendette sui cittadini libici. Nell'ultima fase i bombardamenti della Nato a sostegno di una fazione libica sono stati violentissimi, sia a Tripoli che nelle città assediate di Sirte, Ben Walid, Sebha.

I due gruppi, attivi contro la guerra in Libia fin dallo scorso marzo, chiedono alle istituzioni italiane e ai governi dei paesi della Nato:

- che la Nato finalmente cessi di condurre bombardamenti e appoggiare assedi in Libia e si ritiri dal paese che di fatto occupa

- che l'Italia si impegni per il ritiro di qualunque tipo di presenza Nato dalla Libia

- che siano sostenute iniziative negoziali per una vera pace, portate avanti da attori quali l'Unione Africana

- che l'Italia accolga i migranti africani in fuga dalla "nuova Libia"

- che si contrasti in ogni sede ogni futuro tentativo di guerra Nato contro altri paesi.

I convocanti chiedono ai media di cessare l'opera di propaganda a favore di una sola parte e della Nato.

Promettono di continuare a impegnarsi per far conoscere la verità sulla guerra, sulle sue cause e sulle sue criminali conseguenze (anche con azioni legali internazionali).

Comunicato sulla Libia della Assemblea permanente NO F35
Novara 26 agosto 2011

LIBIA . LA GUERRA DI RAPINA DA PARTE DELLA COALIZIONE DELL’ IMPERO

Il timore,delle componenti più aggressive dei paesi forti dell’Impero, dei sommovimenti popolari succedutosi in molti paesi del Nordafrica che hanno rovesciato i tiranni di Tunisia e Egitto ha spinto i paesi europei guidati da Francia e Gran Bretagna ad aggredire ,con il tacito appoggio degli Stati Uniti, la Libia del colonnello Gheddaffi. Un paese ricco di materie prime e risorse energetiche indispensabili per i paesi europei ma anche per colpire un regime che non era mai stato tenero e duttile nei confronti dei paesi imperialisti.

In cinque mesi di incessanti bombardamenti aerei, missili e blocco navale da parte delle forze NATO con la copertura delle Nazioni Unite (risoluzione 1973) non sono bastati per distruggere un paese sovrano. Inoltre la presenza sul territorio libico di commandos specializzati di Francia, Inghilterra USA e Italia a sostegno dello squalificato “ Consiglio Nazionale Transitorio” e che ha dato copertura a componenti del fondamentalismo jadista con la conseguenza di causare migliaia di vittime tra la popolazione civile e ha riportato a galla le più oscure divisioni di carattere etnico.

Di tutto ciò non troviamo traccia nelle quotidiane trasmissioni nelle TV o nelle pagine dei giornali. L’asservimento dei nostri media verso chi conduce una guerra di aggressione coloniale per accaparrarsi le ricchezze di quel paese è stupefacente. Non vi è traccia di condanna verso chi conduce una guerra di distruzione che crea macerie e massacri di gente inerme. Ma invece viene sponsorizzato chi dopo aver distrutto l’economia di un paese sovrano, dichiara che “ a lavoro finito” aziende e compagnie varie presenteranno un piano di ricostruzione in collaborazione con i loro servi in loco.

Diciamo basta !!! Non possiamo essere complici restando in silenzio mobilitiamoci dando voce in ogni luogo dove il movimento nowar può essere presente con volantinaggi, presidi, manifestazioni per impedire la prosecuzione dei progetti guerrafondai.

Assemblea Permanente NO-F35

ah ecco.

"ACCOGLIAMO I MIGRANTI AFRICANI IN FUGA DALLA "NUOVA" LIBIA. "

a parte che i migranti stessi chiedono all'OIM di essere rimpatriati, adesso non trovo il link, ne accenanva Meyssan.
Ma il loro volere non conta.Ma come, perché in fuga?
Il bruto Ghedafi non c'è più, la democrazia TRIONFA con la Nato Onu e Cnt, e vogliono scappare in Europa?
L'europa quella dei piani di austerity?
No, quella è fantascienza.Invenzione della stampa che vuol far credere che in Europa siamo con le pezze al culo.
Il cittadino europeo che ne sa della miseria, qui c'è la piena occupazione...diamine

Illudiamoli su un'accoglienza radiosa magari in Italia, ma chi è che dice che c'è la crisi e si vive male?
Ha ragione Berlusconi, ma quale crisi se ci possiamo permettere il lusso di sfamare questa gente (perché se invito a cena gente a casa mia l'onere spetta a me)
Al massimo li mandiamo a raccoglier pomodori a gratis tanto il caporalato non solo non è reato, ma pure regolamentato da Cgil Cisl e Uil!

che l'Italia si levi dalla Nato non c'è tra i punti elencati.

Ma che cavolo ci lamentiamo se facciamo ciò che la Nato ordina allora!
Ma la coerenza di nuovo mai eh!

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