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Su Barnard, l'anima silenziosa degli scoop del primo Santoro

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Il più sconvolgente libro di politica internazionale degli ultimi anni
.::"recensito" in Italia solo da un silenzio vigliacco.
.::Trumatico "dialogo "con Paolo Barnard, cofondatore di Report e vera risorsa
.::segreta del primo Santoro, che con il suo" Perchè ci odiano " ha scritto
.::una pagina storica del giornalismo d'indagine.
.::Per l'ennesima volta un giornalista troppo bravo per continuare
.::a desiderare d' esserlo.

I grandi giornalisti in Italia sono quelli di cui non parla nessuno. Non sottovalutati,azzerati. Non misconosciuti, ma strutturalmente rimossi.(penso a un Antonio Selvatici ad esempio)
Risentita bandiera di questi enzimi massmediologici su cui altri hanno costruita la scaltra carne (grazie a loro)del successo è Paolo Barnard .Cofondatore di Report -di certo il miglior
Programma di investigative- journalism della Rai- era lui l’anima silenziosa degli scoop del primo Santoro,quando ancora il tribuno politico in cui oggi si è trasformato il conduttore di “Anno Zero” li faceva (grazie ai Barnard ).
Ci sono scoop facili, e scoop assai difficili. Intervistare un pentito sanguinario di mafia
È assai facile.Se lui ci sta,lo scoop è già fatto.Ricostruire- come ha fatto in questi anni in solitaria Paolo Barnard – interi assi politici mondiali di bell’aspetto in realtà costruiti sul delitto come l’industria farmaceutica, il business dell’aids ,i falsi della politica internazionale è molto più difficile.Solo che, col passare degli anni , Paolo non si è ammansito,non si è costruito la barca e la fama sui suoi spericolati giornalistici coraggi. Non a caso oggi prende le distanze,amaramente , anche dai suoi stessi referenti. “Non ne posso più-dichiara- di sfasciarmi la faccia tutte le volte che ci sbatto contro,tutte le volte che scopro chi sono veramente queste false star dei Santoro, Gabanelli,Travaglio, Grillo,Lettera 22, Peacereporter, Manifesto e compagnia bella.” “Lascio chi vuole a credere ancora ciecamente ai finti nuovi paladini della finta e trasparente e pulita Italia,li lascio alla loro inutile indignazione numero novecentomila a cui ne seguiranno inutilmente altre novecentomila…”
L’indignazione-questa non seriale- che ti assale a leggere la sua nuova ultima fatica editoriale”Perché ci odiano “( Bur,collana futuro/passato) è per me doppiamente traumatica.Infatti non solo vengono fatte le buccie in modo inclemente e straordinario a snodi della politica mondiale dati ormai per assodati (e che invece ci prendevano in giro: vedi gli”accordi”di Camp David apparentemente rifiutati da Arafat..) ma anche si documenta come le “ Nazioni canaglia” si annidino proprio in quelle che si atteggiano alle vergini illibate della libertà mondiale: Stati Uniti (non sono però d’accordo su tutte le valutazioni di Barnard )Israele, Regno Unito,la stessa Italia…da solo,con pochi mezzi,sponsorizzato unicamente dal proprio indepistabile desiderio di verità Paolo ha trascorso mesi scavando pepite insanguinate.
Dal National Security Archive di Washington,dal Public Record Office di Londra,dal General Accounting Office ,persino dagli impolverati archivi dell’Università Cattolica di San Salvador…documenti sinistri,che ti accecano per la luce orrenda che gettano sul fetore che emana dai sottoscala delle superpotenze…a disposizioni da sempre di tanti milioni fra noi,i cosiddetti giornalisti. Ma solo Paolo Barnard ci è arrivato.
Epperò come smagatamente dichiara lo stesso ex coideatore di “Report “ : “ Noi non siamo coraggiosi,cari amici,la realtà è che non abbiamo nulla da perdere.Siamo la sentina della Rai,malpagati,nessuno assunto ,senza uno straccio di possibilità di far carriera e che allora almeno ci sia lasciata la possibilità di essere liberi. Non immaginate con che mezzi di fortuna dobbiamo lavorare,da soli meriterebbero un libro.”
Ormai proiettato a un rigore non dico khomeinista ma quasi da ultimo accigliato templare a difesa della purezza di questo sempre più sporcato mestiere Paolo non risparmia la propria inflessibilità a nessuno,tantomeno al sottoscritto.Ogni grande giornalista è anche un grande archivista e Paolo non ha scordato frasi un po’ in libertà a suo percepire minacciose che gli avrei rivolte ben quindici anni fa. Era il periodo in cui apparivo un giorno sì un giorno no nella televisione e nei giornali come l’anima nera massmediatica del Pentagono in Italia,mi chiedo sinceramente quanto fossi ubriaco (dato che non mi riconoscevo in quelle insinuazioni) Ricordo,questo sì, d’averlo incontrato a una conferenza del mitico Giorgio Boatti sul libro di quest’ultimo su Piazza Fontana (Boatti allora era in odore di essere il terribile giornalista di riferimento dei servizi italiani e invece la semplice querela con richiesta di risarcimento danni di un avvocato della destra, Marcantonio Bezicheri, bastò a farlo allontanare dalla Feltrinelli e dalla moglie stufa delle sue costose fumose dietrologie-me lo confessò lui stesso in lacrime in una conversazione telefonica che ancora conservo- dato che quelle belle personcine di sinistra della Feltrinelli si guardarono bene dal tirar fuori una sola lira per quello che pure era diventato un loro scrittore di punta ) Avvertii Barnard , ma per me era un elogio,che i suoi servizi televisi erano tra i pochissimi che il Dipartimento di Stato tracciasse dall’Italia..mi rammarico se il mio affettuoso-e forse scherzoso-invito alla prudenza abbia involontariamente assunto il sapore di un avvertimento mafioso.
Ma il “carteggio “ via sms ed email con cui Paolo ha urbanamente declinato la mia richiesta d’intervista è talmente interessante (anche se sono costernato egli continui a pensare io
Sia in grado solo muovendo un dito di far, per così dire, scomparire un collega scomodo )(?) che credo valga la pena di essere qui riportato assieme ad alcuni pagine storiche di un libro “ Perché ci odiano” che risulta significativamente il più censurato degli ultimi anni…da Rai,Mediaser,La 7, i quotidiani..persino con un intervento censorio dell’ultimo minuto a pagine gìa in prestampa dalla Repubblica e il suo inserto. Se l’Italia fosse da un profilo mediatico un paese meno vergognoso Paolo Barnard sarebbe coinvolto in ogni dibattito,forum,speciale televisivo ad esempio sulla questione palestinese…invece unica sentenza quella del silenzio,promulgata all’unisono come tra compari tra destra e sinistra, troppo imbarazzanti per ambedue le piaghe su cui il libro di Paolo incista il dito. Preoccupa un pò ,tra l’altro, l’attuale Paolo Barnard,troppo bravo per continuare a credere in questo lavoro,anche se mi sfugge in cosa consisterà la sua attuale metamorfosi .Per citare le sue stesse affascinanti ma anche enigmatiche parole:”Io non sono più della partita,come ci sono Entrato in questo mondo di pulizia fasulla e di fasulli pulitori ne esco. Ho scritto,filmato,scongiurato,lottato, litigato,pregato.Ora la mia strada va da altre parti,le mie parti.A voi la vostra,qualunque essa sia.”

DIALOGO CON PAOLO BARNARD
(sms) Caro Paolo,formidabile il tuo libro “Perché ci odiano”.Ma la Bur non pubblicizza nulla perché è povera o perché se la fanno sotto?Ci incontriamo per parlarne?cristiano

(sms)Alla Bur se la fanno sotto.Ciao. P.S: Finirò a Guantanamo o mi fate fuori voi?Giusto per sapere.Paolo

(Email )Caro Paolons,spero il mio journal on line ti sia sembrato una cosa vagamente seria...per inciso ripeto se poi fai una verifica potrai constatate che come pressochè nessun'altro si posiziona nella prima pagina di Google..ripeto IO non ho paura e il silenzio che sta circondando il tuo libro- certo a volte unilaterale ma a suo modo straordinario- mi sembra una maialata...quindi- promettendoti che non arriverò con un carro armato e nessuno ti torcerà un capello (scherziamo?)che ne dici di incontraci da Zanarini a Bo nei pro
ssimi giorni ?
hugs
Cristiano

----- Original Message -----
From: "Paolo Barnard" <dpbarnard>
To: "cristiano lovatelli" <info>
Sent: Friday, July 27, 2007 3:04 AM
Subject: Re: da CRISTIANO(AMERICAN PRESS)
Caro Cristiano, ho dato un'occhiata al tuo sito.
Non manca di interesse, e mi ha riportato alla
mente un nostro incontro nel 1992 quando tu mi
dicesti "Caro Barnard, sei bravo, ma se ti arriva
una proposta di lavoro per un ufficio stampa
dell'Azienda Turistica Trentina a 10 milioni (di
lire) al mese, tu accettalo. Mi raccomando". Mi
sono sempre chiesto, se è vero che ci tieni così
tanto a smentire la tua fama di 'spione', perché
andavi in giro a dire cose del genere a gente
come me.

Vedi Cristiano, io non conosco un centomillesimo
degli intrighi nazionali e internazionali che
conosci tu. Quella roba mi dà la nausea. Chi se
ne occupa, tu e i tuoi colleghi, finisce per
diventarne parte, in un'unica nauseabonda
melassa. Rispetto alle stragi, mafie, P2 e affini
io ho una sola posizione: il giorno in cui i
cittadini vorranno e pretenderanno, la verità,
quel giorno gli verrà detta. Nessuno al mondo ha
più potere della gente. Il problema è che la
gente non sa di avere quel potere. E' sulla gente
che bisogna lavorare, non sui colpevoli e
mandanti.

Ti ringrazio per il tuo interesse su di me, ma
declino l'offerta d'incontro. Se poi per le cose
che dico, soprattutto su Israele, qualcuno vorrà
farmi del male, bè, non ho nessun potere per
impedirlo. Si muore tutti Cristiano, ed è proprio
questo che i malvagi del mondo non mandano giù,
ed è per questo che uccidono. Invano. Moriranno.
Paolo

caro Paolo,
purtroppo non ho un particolare memoria della frase,in effetti più inquietante che rassicuratoria,che ti posso aver detto in quel periodo (non ne dubito se tu la ricordi ). Ti confesso,era l'epoca del caso Montorzi,che ritrovandomi un giorno sì un giorno no sui giornali e la televisione in modo sulfureo, ero perennemente ubriaco e forse divenuto talmente per contrasto presuntuoso da invitare arrogantemente i colleghi alla prudenza,soprattutto quelli che già allora magari
si distinguevano per antiamericanismo -brillantemente- come te.
Che uno però che cerchi di capire qualcosa degli intrighi internazionali finisca forzatamente per farne parte perdonami però è un ragionamento grottesco,come dire che Andrea Purgatori è un depistatore di Ustica (sebbene in effetti in istruttoria i suoi dossier suggeritivi siano risultati dei veri e propri falsi,in buona fede però ) o che un Saverio Lodato,sulla Mafia, rimescoli nel torbido.
Purtroppo credo che quello che in realtà ti lasci diffidente fino al punto di rifiutare-legittimissimamente per carità-una intervista che forse getterrebbe un fascio
d'attenzione su un libro clamoroso su cui è calato un oceanico silenzio- è che chi come me i cosidetti "burattinai" americani su cui tutti voi,perdonami,avete sempre
parlato a sproposito o caricaturalmente li conosce direttamente,magari per amicizia familiare,viene visto come un diverso,un sospetto,forse un infetto.
(non tutti però,la tua ex caporedattrice Milena Gabanelli di "Report" incrociata al Premio Ornella Geraldini l'intervista me l'aveva concessa anche se per ora non sono
riuscito a riincrociarla)
Sono costernato tu possa avere (spero solo ansiogenamente)delle preoccupazioni sulla tua incolumità personali....per quanto riguarda gli americani conoscendo
un minimo(non significa condividerla)la psicologia anche dei più ingovernabili settori dell'intelligence so che reputeranno di certo il tuo libro al massimo un
danno già fatto e di sicuro controproducente e insensato torcerti un solo capello.In quanto agli israeliani -che tu descrivi come una banda di sicari senza sottolinearne
a sufficienza forse le sofferenze storiche- mi ha sempre colpito che il più micidiale capozona Cia degli ultimi anni in italia,Duane.R.Clarridge, nelle sue memorie "A spy for all Seasons"(Lisa Drew Book 97) reputi gli Israeliani in Italia talmente efficaci e incombenti da riuscire a impedire la traduziione del libro di Claudio Gatti su Ustica "Il Quinto Scenario ",forse perchè foriero più di altri di verità inconfessabili. Fossi in te (ma è possibile in questo caso dare un consiglio che non sia altro amichevolmente che tale, senza essere equivocati ?)mi spiegherei per email con la rivista" Informazione Corretta" che,se anche loro blandamente smentiscono, non ci vuole molto capire sia anche-sofisticatamente va detto- l'ufficio stampa del Mossad in Italia.
Io comunque pubblicità al tuo libro la farò lo stesso!
Un caldo augurio(mi raccomando,non ironico )di buon lavoro
Cristiano

----- Original Message -----
From: Paolo Barnard
To: cristiano lovatelli
Sent: Friday, July 27, 2007 4:34 PM
Subject: Re: da CRISTIANO LOVATELLI RAVARINO
Grazie comunque. Vorrei solo dirti che non mi è affatto piaciuto il modo in cui hai descritto sul tuo sito la morte del giovane Torrealta. Mi è sembrata una descrizione venata di dispregio e impietosa. Ma non perché Torrealta fosse di sinistra, infatti io ho chiuso con Vauro anni fa quando pubblicò una vignetta oscena e impietosa sulla morte di Sbardella, che di sinistra non era di certo.
E' una questione di umanità, che io pongo al primo posto su tutto il resto.
Buon lavoro a te,
Barnard

Caro Paolo, a mente fredda ,ripensandoci, forse la descrizione della sua morte -di certo non venata di disprezzo che non ho mai avuto ma impietosa purtroppo sì,così venne anche descritto dai giornali locali- me la potevo anche risparmiare. Purtroppo Torrealta, nell'anticamericanismo ,se tu meriteresti il premio Strega lui avrebbe meritato di sicuro il Nobel.Ma differenza di te che non ne hai mai tormentato nessuno-tantomeno il sottoscritto -le rare volte che ci siamo visti,il fratello di Maurizio con cui credo tu lavori adesso a Rai news ne faceva una sorta di sceneggiata dolente,non voglio dire napoletana,ogni volta che mi incontrava.Con tanto di :"Sarai contento eh? cosa hai fatto per impedirlo,eh?servo!" e spintonamento della spalla...e questo per anni,anni...sembrava che a ogni civile innocente trucidato da un marine l'ordine di premere il grilletto l'avessi dato io.
Io non escludo di aver avuto dentro di me una sorta di microsadismo nel rievocare senza pietas l'atroce evitabile morte di una delle poche persone pure del mestiere,come tu sai ed apprezzi egli fosse,ma la cui purezza era talmente soffocante da renderne esasperato anche il ricordo. E apprezzo la tua capacità di difendere i morti, a cui nessuno più pensa.
Trovo infine la tua"lettera ai lettori"pubblicata dalla Social Press una delle cose più atrocemente vere e belle che io abbia mai letto su questo mestiere ,al punto che -essendomi sentito un pò anch'io a volte, se il paragone non ti inorridisce, un Paolo Barnard del Dipartimento di Stato- la pubblicherò ampiamente(come stralci del tuo libro)nel pezzo, che spero ti sembrerà corretto, che farò su di te comunque.
Yours very truly
Cristiano

CRISTIANO LOVATELLI RAVARINO

link: http://www.cristianolovatelliravarinonews.com/articoli/barnard.html

la cialtronaggine segue Barnard come un cane fedele!

la cialtronaggine segue Barnard come un cane fedele!

Non vedo perché si devano scrivere certe cose.
Io ammiro P.Barnard come giornalista e come uomo. Il mondo è bello perché è vario.

Ho come l’impressione che molti si mettano sopra gli altri, calpestando il diritto di esistere e di essere.

Com’era quella frase?

L'uomo sul piedistallo cerca sempre di insegnare, l'uomo che cammina, invece, cerca sempre di ascoltare. La differenza è che il secondo uomo sa ascoltare e allo stesso tempo insegna, mentre il primo uomo non sa fare nessuna delle due cose.

Emilio Fede fa scuola, anzi sarebbe troppo anche per lui gtale piaggeria. Ed ora alzati che stare troppo in ginocchio fa male. E' così ridicolo che non pare vero, pare una caricatura

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