14 Giugno 2015 15:03
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Votazioni, bocciati gli ecoincentivi e 'salvato il lavoro in Ticino'. Savoia: "Abbiamo fatto la storia" Gysin: "Che domenica fantastica!"
A scrutinio ormai terminato l'iniziativa dei Verdi e' sulla via del si'. Asfaltati invece gli ecoincentivi. Sui temi federali: si' alla diagnostica preimpianto, no a borse di studio e successioni, mentre prosegue il testa a testa sul canone
14 giugno 2015
BELLINZONA - "Forse i miracoli succedono...", commentava Sergio Savoia (*) nel primo pomeriggio seguendo dai social lo spoglio dei voti. E se accadono, scriveva ancora poco dopo, "questo piccolo partito che ho l'onore di coordinare ha fatto la storia".
A scrutinio ormai terminato - mancano solo una manciata di Comuni - si puo' dire che il miracolo sia avvenuto. Per 'Salviamo il lavoro' si profila infatti il si', con il 54.7% dei votanti che hanno espresso il proprio favore all'iniziativa promossa dai Verdi.
Palpabile quindi la gioia della prima firmataria della proposta, l'ex deputata Greta Gysin. "Sono al settimo cielo, che domenica fantastica!", scrive sul proprio profilo Faceebook ringraziando il Ticino, "per non essersi lasciato ingannare dall'allarmismo interessato, per non aver ceduto alle minacce di chi non propone soluzioni, per la sua voglia di dare una svolta!" E anche chi "ha scritto la storia di questa iniziativa. E' il lavoro di squadra che fa la differenza".
Esultano anche i promotori del referendum sul secondo tema cantonale in votazione oggi: la nuova legge sugli ecoincentivi esce infatti 'asfaltata' dalle urne, nettamente respinta con il 67.5% dei contrari.
Per i temi federali si va verso un si', due no e un risultato ancora tutto aperto: quello che riguarda la legge radio televisiva e il nuovo sistema di riscossione del canone che secondo le proiezioni dell'istituto Gfs.bern e' perfettamente in bilico tra favorevoli e contrari. A essere approvata sara' invece la diagnosi pre impianto, mentre bocciate le iniziative sull'imposta di successione e sulle borse di studio.
Risultati che collimano, al momento, con il voto espresso dal Ticino, dove la diagnostica preimpianto e' stata accolta dal 61% dei votanti. Mentre sono state nettamente respinte le iniziative sulle borse di studio e sulla tassa di successione (rispettivamente 70.9% e 72.8% di no). Infine, per la revisione della legge radio-tivu', a prevalere in Ticino e' stato il no, al 52.3%.
L'affluenza cantonale e' stata del 42%.
-- NB --
Per le votazioni federali, i due no (nessun cantone favorevole finora) sono definitivi in quanto per tre temi in votazione occorre la maggioranza di popolo e cantoni affinche' vengano accettati.
Solo per la votazione sul canone radiotelevisivo basta la maggioranza popolare nazionale affinche' venga accettato. Percio' occorre aspettare fino all'ultimo conteggio. Comunque si delinea un Roestigraben su questo tema: romandi si', svizzero-tedeschi e Ticino no, Grigioni si' per un pelo. Ad ogni modo l'esito finale sara' per un pelo: si' o no che sia.
SI a Salviamo il lavoro in Ticino. Savoia: "Oggi i ticinesi si sono fatti un regalo"
La votazione piu' importante, almeno per i ticinesi, di oggi e' stata senz'altro quella di Salviamo il lavoro in Ticino, dove si chiedono dei salari minimi per settore.
di MS - 14 giugno 2015
Sergio Savoia, coordinatore dei Verdi che hanno lanciato l'iniziativa, mostra una comprensibile soddisfazione:
"Sono felicissimo per una vittoria che non e' dei Verdi o di altri partiti, ma del popolo ticinese ed e' questo quello che conta. Noi abbiamo portato avanti questa iniziativa con determinazione e credendoci sempre. E grazie al sostegno di Lega e PS siamo riusciti a farla approvare in Parlamento prima e dal popolo dopo. Aldila' della soddisfazione, l'aspetto importante da sottolineare e' che finalmente la costituzione cantonale proteggera' i salari: una prima vera misura contro il dumping. Oggi i ticinesi si sono fatti un regalo".
La battaglia pero' non e' finita...
"Naturalmente no. Questo e' un primo passo nella giusta direzione. Aspettiamo ancora l'applicazione dell'iniziativa del 9 febbraio e comunque monitoreremo il lavoro del governo, affinche' l'iniziativa Salviamo il lavoro in Ticino sia applicata adeguatamente".
Boris Bignasca: "Si ai salari minimi, una vittoria per ridare dignita' al lavoro in Ticino"
Intervista a Boris Bignasca, deputato LEGA e membro del comitato "SI a Salviamo il lavoro in Ticino" lanciato da Sergio Savoia.
14 giugno 2015
Come commenta il risultato dell'iniziativa "Salviamo il lavoro"
Sono felice. Ora nella costituzione ticinese abbiamo ancorato il principio di un salario minimo per ogni settore, deciso in base ad una media nazionale. Sono felice perche' sono un imprenditore e credo che ogni azienda deve avere come prima preoccupazione il lavoro e la giusta retribuzione dei collaboratori. Cosi' in Ticino non e' stato.
Cosa cambiera' con quest'iniziativa?
Spero che l'iniziativa venga attuata il piu' presto possibile. Con questi salari minimi per settore credo si potranno fermare molte aziende estere che vengono in Ticino a fare profitto solo creando dumping salariale e senza creare valore aggiunto.
Ora il 9 febbraio e' superfluo?
Assolutamente no. I contingenti sono importanti piu' che mai. Con questa iniziativa abbiamo messo un freno ai datori di lavoro che creano dumping, poi con i contingenti bisognera' arginare l'immigrazione di massa. Le due iniziative vanno attuate insieme!
