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TV: il debito pubblico

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Per chi non ha tempo, esistono perfino le lezioni di economia in pillole: glup, inghiotti la lezione ed e' fatta, questione di un paio di minuti.

Questa puntata di "Tempi moderni" si conclude con la pillola sul debito pubblico. Cos'e', i pro ed i contro. Qual e' il suo limite, ce l'ha un limite? Certamente: e' il pagamento degli interessi piu' che l'ammontare in se'.

Maastricht indica un debito pubblico massimo del 70% rispetto al PIL. La realta' e' ben diversa. In Giappone il debito pubblico e' attorno al 270% del PIL. E quando si stava organizzando il neonato Canton Ticino, nel 1800, il suo debito pubblico era ben il 300% del PIL cantonale. Ma occorreva investire in opere pubbliche urgenti ed imperative: strade, ponte sul lago, bonifica del piano di Magadino, scuola pubblica, poi venne la ferrovia, ecc.

Per la pillola economica sul debito pubblico, andare al minuto 21min 25sec sul link della RSI/LA1:
http://www.rsi.ch/play/tv/tempi-moderni/video/il-motore-delleconomia?id=4609231

A chi interessa, l'inizio della trasmissione e' dedicato ad uno dei pilastri dell'economia futura del cantone, cosi' come vede le cose l'IRE, l'Istituto per gli studi regionali di economia, affiliato all'Universita' della Svizzera Italiana. Secondo gli economisti locali il cantone dovrebbe puntare su 4 pilastri: la moda, la meccatronica, le biotecnologie ed il turismo. Sorprendentemente non vien citato il settore bancario, che ha costituito finora un rilevante pilastro economico.

Si' certo, la mecca-tronica e' una cosa adeguata ai tempi, con tutti quei musulmani in circolazione.

Mah, la metto sul satirico perche' questi economisti arrivano sempre con l'ultimo treno. Le loro novita' sono le novita' di ieri. Gia' che parlano di biotecnologia e moda, perche' non c'arrivano a fare 2+2 ed a proporre un'industria dei tessuti bionici, sull'esempio di quello che stanno escogitando a Trento: come produrre una tela finissima ma resistentissima, una specie di seta di ragno al nanocarbonio.

Voglio dire provocatoriamente che questi economisti, comunque dalla mentalita' piuttosto conservatrice, guardano fino alla punta del naso, mai oltre. Nel loro conservatorismo potrebbero per lo meno proporre un rilancio della produzione della seta, che fra l'altro rilancerebbe pure un certo tipo di allevamento, quello silenzioso dei bachi da seta. Ci penserebbe la meccatronica ad organizzare le filande in stile adatto ai tempi. Invece niente: zitti.

Perche' stan zitti sull'industria orologiera, che in Ticino e' stata vergognosamente dequalificata alla grande?

Perche' non accennano al trasporto aereo silenzioso, quello coi dirigibili, che potrebbe servire tutta la Lombardia sul piano di una certa logistica, nonche' del turismo?

Perche' non dicono nulla del problema energetico, stan zitti sulle tecnologie LENR, che hanno in se' un potenziale dirompente? Se non dicono niente vuol dire che intendono lasciare il cantone in disparte. Non si rendono nemmeno conto che proprio a Lugano ha i suoi uffici (magari e' solo una bucalettere) una ditta che si occupa proprio di LENR, in cui sono attivi calibri del settore come Widom e Srivastava. Quelli dell'IRE manco sanno cosa sia il Lugano Report, che sta facendo discutere il mondo intero (quello che osserva cosa sta capintando con le LENR).

Ma quel che e' piu' grave tacciono sulla questione principale: la rivendicazione di un polo del Politecnico Federale. Perche' spiace dirlo, ma meccatronica, bioteconologie, ecc. possono avere radici solide solo se dietro c'e' una ricerca solida, che solo istituzioni del calibro dell'ETH o dell'EPFL possono offrire.

Tanto per dire, le LENR hanno dei forti addentellati pure nella ricerca agricola, a patto che si voglia indagare a fondo la questione delle trasmutazioni naturali nei sistemi biologici. Forse che non e' biotecnologia pure questa? Invece zitti piu' che mai. Guai dare indicazioni veramente coraggiose.

Sulla dimenticanza di citare il settore finanziario, be', sorprende che nessuno proponga il lancio di servizi di pagamento elettronici stile PayPal. Perche' mai dovrebbe essere una cosa solo statunitense? Tanto piu' che nel cantone ha sede un centro di calcolo supercomputazionale e gia' sorgono ditte di backup elettronico sotto la montagna.

Come mai parlano di logistica ma non adeguano il concetto (ai suoi tempi avveniristico) dello Swissmetro. Si trattava di realizzare un treno a levitazione magnetica tutto sotterraneo e sotto vuoto che collegasse i 4 angoli del paese a 500 km/ora. Bene lo stesso concetto, semplificato assai, puo' essere ripreso per la logistica: trasportare pacchi in un tubo sotto vuoto a 500 km/ora. Tubo che forse potrebbe avere un diametro attorno al metro. Siccome trasporta merce e non persone i problemi di sicurezza sono di molto inferiori a quelli posti dallo Swissmetro. Una volta realizzato il primo prototipo, attorno all'idea potrebbe nascere una vera e propria industria, perche' i paesi interessati al trasporto merci a gran velocita' non mancano di certo.

Queste sono proposte avveniristiche che uno si aspetterebbe dagli economisti. Non un copia ed incolla di quello che c'e' gia' sul territorio. Che fra l'altro potrebbe sparire in 4 e quattr'otto.

Le ditte di logistica della moda, cosi' come sono arrivate, possono tranquillamente ripartire. Di cultura imprenditoriale locale in queste ditte non c'e' un bel nulla. Intanto rubano terreno preziosissimo all'agricoltura.

Che l'IRE ignora alla grande. Eh gia', trovare un modello di sussistenza dignitosa per l'agricoltura di montagna e' cosa ardua pure per i geni dell'IRE. Geniali a farsi pagare dal parastato per non concludere essenzialmente mai niente, se non studi che trovano il tempo che trovano. Perche' l'economia la fanno andare gli imprenditori e non lo stato. Sicuramente non la fanno andare quelli dell'IRE. Soprattutto se non c'arrivano a far capire che ci vuole un politecnico anche a sud delle Alpi.

Avrete intuito che l'IRE m'adira per la sua crassa e pervicace ignoranza del fenomeno LENR. Consiglieranno di occuparsi di queste cose quando lo faranno tutti? Tra l'altro si puo' tranquillamente dire che tutti i principali paesi gia' se ne interessano. Per l'IRE meglio ignorarle che studiarle le vere innovazioni dal potenziale dirompente.

Sono soprattutto stupefatto del silenzio della RSI sulle LENR. E dire che c'hanno inviati permanenti in Italia. Mai mezza intervista sul tema!
Forse una spiegazione ci sarebbe: perche' cosi' comanda Repubblica. Il quotidiano italiano di riferimento della RSI. Direttore Canetta, quand'e' che la smetterai di fare lo gnorri sulle LENR? Quando?

Oh certo, intervistare la Cucinotta e' piu' interessante.

mi piacerebbe leggere un commento del dio nat a riguardo...

Il debito pubblico in Giappone è il 227% non 270%
Ma è il gross debt. Il net debt è metà. L'avrò detto 10 volte.
Ma tanto a quello del blog che gli frega?
Lordo, netto...tutte complicazioni inutili....sempre debito no?
E' il "concetto" che conta....meglio se è balordo...
Tanto valeva scrivergli 500% che fa più effetto, tanto mica controlla niente...

Lo sai da solo che sei supponente nella tua presunta saccenza.

Io cito quel che dice un economista, fra l'altro che tiene conferenze anche a Oxford.
Andro' a controllare se m'ha fatto uno scherzo la memoria. Se lui ha detto 270 lascio il 270, poi fatevela fuori tra voi. Quando si semplifica per questioni di tempo e di audience e' difficile fare dei distinguo.

E sappi che quel che scrivo di solito lo controllo a fondo.
Quindi non insultare a vanvera, presuntuoso! Presuntuosissimo, anzi.

Comunque sono assai sorpreso che con geni come te l'Italia vada cosi' male economicamente.

Qualcosa non quadra vero?

Stammi bene nel tuo mondo dei satutto finanziari.

Il debito pubblico in Giappone è il 227% non 270%
Ma è il gross debt. Il net debt è metà. L'avrò detto 10 volte.
Ma tanto a quello del blog che gli frega?
Lordo, netto...tutte complicazioni inutili....sempre debito no?
E' il "concetto" che conta....meglio se è balordo...
Tanto valeva scrivergli 500% che fa più effetto, tanto mica controlla niente...

di sicuro non devono sottostare a regole assurde tipo il 3%...
e i nostri per far piacere all'eu nemmeno lo sfruttano quel minimo di deficit concesso...

Sulla TV italiana un concetto come "non c'è un livello ottimale prestabilito di debito pubblico" è impronunciabile. Altrimenti dove lo mettiamo il 60% del Fiscal compact?

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