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Vaticano, nascita di Gesù e Maometto

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di CdP Ricciotti.

Il network ufficiale del Vaticano News.Va ha pubblicato, proprio oggi 23.12.2015, un emblematico articolo dal titolo “Le nascite di Gesù e di Maometto celebrate nella stessa data”.

“Bestemmiano” tutto l’anno, allora perché non “bestemmiare” anche sotto Natale? Nessuna sorpresa, pertanto.

Leggiamo: “Non accadeva da 457 anni che la celebrazione della nascita di Gesù coincidesse con quella del profeta Maometto. Quest’anno, infatti, il Mawlid al-Nabī verrà ricordato la sera del 24 dicembre nella totalità del mondo arabo. In precedenza, la coincidenza si era verificata nel 1558, mentre nel 1852 il Mawlid coincise con il 25 dicembre”.

New.Va riporta con enfasi un articolo della Conferenza “episcopale” francese, citato da L’Osservatore Romano, a firma Vincent Feroldi. Dunque impariamo che, secondo la C."E."F. e secondo L’Osservatore, Maometto sarebbe un “profeta”, la cui nascita dovrebbe "renderci felicissimi".

Maometto ed i suoi successori hanno sterminato, schiavizzato e derubato - precetti Coranici - milioni di Cattolici cristiani nella storia. Ancora oggi la situazione non è cambiata. Ricordate lo "scambio culturale" fra Musulmani e Cristiani addirittura sui barconi? Diamo una spolverata all'Ansa che ci narra di Cristiani buttati in mare ed annegati.

Secondo il Vaticano, sarebbe “gioia comune di cristiani e musulmani”. Ancora: “Da giorni - spiega padre Feroldi - i media algerini e marocchini ne parlano. La trasmissione ‘Islam de France’ del 27 dicembre sarà dedicata a questo tema. Alcune diocesi, come quelle di Metz, Angers e Lille, si sono mobilitate attorno all’avvenimento. Cristiani e musulmani, in Belgio come in Maghreb, se ne rallegrano”.

Addirittura l’avvenimento sarebbe “un segno di Dio” in positivo. Viene da domandarsi: ma se i modernisti non credono nei segni di Dio come, per esempio, non credono nei castighi di Dio, come mai adesso parlano di “segni di Dio”? Proprio loro che hanno fatto del criticismo storico il cavallo di battaglia per eccellenza (v. Loisy)!

Che tipo di “segno”? Leggiamo: “Comunità cristiane e musulmane - scrive ancora padre Feroldi - avranno il cuore in festa. Renderanno grazie a Dio, ciascuna nella propria tradizione, per questa buona novella che è LA NASCITA DI GESÙ O DI MAOMETTO, nascite che saranno fonte di incontro tra uomini e donne credenti e Colui che è fonte di vita, fonte della vita”.

Ora, non so con quali “Comunità cristiane” si relazionano News.Va, Feroldi, L’Osservatore e la C.E.F., ma a noi non risulta che i Cattolici siano rallegrati (addirittura "cuore di festa") da questa presunta ricorrenza, inoltre non si capisce bene come possa “rendere grazie a Dio” la “tradizione” maomettana.

Probabilmente ebbe “cuore di festa” per la “nascita del profeta” anche la piccola Āʾisha bint Abī Bakr, “moglie” bambina di Maometto. Voi che ne dite?

Secondo questi soggetti del Vaticano, indistintamente le nascite di Gesù e di Maometto sarebbero “buona novella [...] fonte di vita [...] incontro tra uomini e donne”. Io non so se gli autori ed i divulgatori di queste mostruosità abbiano mai sfogliato nella loro vita un libro di storia, non dico alcuni ma almeno uno, anche di estrema sinistra: come possono sostenere che la nascita di Maometto sia “fonte di vita”, “buona novella” e “di incontro”.

Siamo evidentemente davanti ad un palese falso storico, oltre che in presenza di apostasie più o meno evidenti.

Conclude News.Va, che cita Radio Vaticana, che a sua volta rilancia L’Osservatore e la Conferenza “episcopale” francese: “L’invito dunque è ad accoglierci vicendevolmente tra cristiani e musulmani, in questo periodo di Natale, esprimendo “il rispetto ed il riconoscimento reciproci delle due tradizioni religiose”

Ancora denaro dei Cattolici usato per diffondere queste falsità storiche e teologiche.

A caricare ancora di più la menzogna viene in aiuto, ovviamente, Avvenire pubblicando “Per un Natale plurale ma non confuso”.

Abbiamo tanto da imparare. Quante cose noi Cattolici non le sappiamo. Che peccato (sic!!!). Ci viene spiegato che: “Muhammad, (sarebbe) ultimo di una catena profetica che inizia da Adamo passando da una successione benedetta nella quale sono menzionati Noè, Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Aronne, Giovanni il Battista e Gesù, la cui qualità spirituale straordinaria è riconosciuta dai maestri”.

In conclusione: “Per celebrare rispettosamente e degnamente questa doppia ricorrenza natalizia, i musulmani dovranno evitare che quella componente ambigua di agitatori politici del radicalismo possa creare artificiose contrapposizioni o sciocche competizioni tra feste, figure profetiche e sante, confessioni religiose e identità culturali”.

Anche in questo caso si vuol vendere, con chiara evidenza, la mitologica figura del “musulmano moderato”, che, al dire di Avvenire, dovrebbe insegnare agli altrettanto mitologici “estremisti islamici”, chiamati “agitatori politici del radicalismo”, ad essere tolleranti (qui molti articoli dove si smaschera la menzogna).

Mi permetto di chiudere con alcune riflessioni del Dottore Utilissimo: “Qual maraviglia fa il vedere che Maometto, che Lutero, Calvino ed altri eretici moderni abbiano avuti molti seguaci nella nuova dottrina da essi predicata? Meraviglia sarebbe stata, se avessero avuto seguito predicando la penitenza, la castità, lo spogliamento dei beni: ma predicando essi la libertà dei sensi e delle proprie passioni, sarebbe stato prodigio non già l'avere molti seguaci ma l'averne pochi. Farebbe meraviglia vedere un ruscello salire sul monte, non già lo scenderne: e così fa meraviglia il vedere chi resiste alla passione, non già chi la seconda. Ma questa fu la gran meraviglia a quel tempo della propagazion della fede, il vedere tante genti tutte carnali che allora uscivano dal fango dell'idolatria, tutte infangate di vizj carnali, abbracciare una legge che impone una continua mortificazione della carne” (Condotta ammirabile della Divina Provvidenza, P. II, Cap. 1).

“Gesù anche disse che tutte le potenze dell'inferno non avrebbero mai prevaluto contro la sua chiesa. Dunque, se non già per tanti secoli, ma per un solo momento fu vera la dottrina di Gesù Cristo; non ha potuto mai esser vera la dottrina di Maometto, o di qualunque altra società contraria a quella di Gesù Cristo” (Evidenza della Fede, Cap. II).

“È certo che vi è Dio; e se v'è Dio, v'ha da esser religione, per mezzo di cui questo Dio venga dagli uomini onorato ed ubbidito. Si è veduto già che tra tutte le religioni tenute dagl'infedeli o dagli eretici, fuori della cattolica, niuna può esser vera. La religione degl'idolatri da ogni uomo che ha mente è conosciuta essere un'empietà ed inganno, come prima di noi l'han conosciuta già gli stessi filosofi gentili. La religione ebrea è stata vera un tempo prima della venuta di Gesù Cristo; ma dopo la sua venuta, considerandosi solamente da una parte le profezie registrate nelle scritture, che gli stessi ebrei han conservate, e che da loro a noi son pervenute; e dall'altra l'avveramento di tutte le cose prenunziate, così del nostro Redentore, come del castigo degli ebrei colla dispersione della loro nazione, e colla distruzione del tempio, della patria e del regno; chi non vede che la loro religione oggidì non è più religione, ma una setta di ostinati e d'empj (specialmente dopo ch'essi hanno abbracciata la legge del Talmuld, legge piena di errori e di empietà) che voglion negare, benché lo vedano con evidenza avverato, tutto ciò che del Messia e di loro stava già predetto? La religione maomettana ognuno sa non esser altro che un miscuglio di ebraismo e di eresie, di cui fu
propagatore un uomo vile (qual fu Maometto), crudele laido, ladrone, che con una ciurma di gente a lui simile sedusse i popoli ad abbracciare una legge ed una fede, ch'è più propria per le bestie, che per uomini ragionevoli. Le religioni finalmente, o per meglio dire, le tante sette introdotte dagli eretici che si son ribellati dalla chiesa cattolica, già si è veduto che non hanno avuta l'origine, che dalla superbia o dalla libertà del senso. Sicché tutte queste religioni, o per dir meglio sette, hanno tutti i contrassegni d'esser false. All'incontro, come abbiam veduto, la sola religione cattolica ha tutti i contrassegni di esser vera” (Ivi., Cap. VIII).

E' evidentissimo: poteri forti, più o meno occulti, vogliono consegnarci alla resa, farci rinunciare alla nostra vera fede per favorire il solito miscuglio di falsità. Finalità vere e mandanti già li conosciamo.

di CdP Ricciotti

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