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Conquista del globo in 4 passi


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Ho deciso che non voglio sprecarmi questa volta più di tanto. Qundi passo ai 4 passi senza commenti. Per il commenti se avete voglia, pensateci voi.

1) contenimento dell'accesso alle merci di prima necessità: vuoi il cibo e acqua non inquinato da metalli originate dalla geoingegneria e dalle polveri sottili dei termovalozzatori, dall'attività agricola ingegnerizzata e industriale, dalle attività civili e urbane, dalle radiazioni frutto di test nucleari, guerra e centrali elettiche atomiche saltatate in aria? Paga e l'avrai: è raro e non è per tutti ma esiste perchè per ognuna delle "attività di avvelenamento ambientale programmato" e stato prima pensato l'antidoto e resa la sua applicazione rara e per pochi intimi. Per chi non può permetterselo quindi è necessario accontentarsi di crepare come un debole qualsiasi che non conta niente, perché inquina il pianeta con la sua inutile (sporca) presenza. Prima di crepare però è bene si senta in colpa per la sua inutilità rispetto al suo contributo planetario, se no vuol dire che tenta di alzare la testa e attenta al sistema, per questo (per stare contenuto e nei recinti) verrà prontamente marchiato come infame ed esposto al pubblico ludibrio, condannato dagli appositi appellativi denigratori "PolCor" tipo "populista" o "complottista", ben distinti dagli appellativi denigratori -sanzionati- non marchiati "PolCor", tipo "cretino" e "deficiente".
2) siccome non ha nessun senso far pagare 10.000 dollari un chilo di farina, se non quello di rendere evidente che il punto uno è voluto, pianificato e sostenuto dalla propaganda del mercato, è obbligatorio creare una mistica della economia e indottrinare opportuni prelati che ne facciano esercizio di dotta ecumenia di avvicinamento al mercantile. Tale mistica è un dogma (sostenuto dalla divina verità rivelata "ce lo chiede il mercato") che serve a vendere la corda all'impiccato, prima che si impicchi con le sue stesse mani e perché si impicchi senza troppi "problemi" (cioè pensi alla corda e non che gli è richiesto il suicidio controllato). Ciò che conta non è che paghi la corda (=per esempio il TV al plasma o il SUV) può pure rubarla. Ciò che conta è che si impicchi (=accetti il dogma) come un coglione qualsiasi, ma non subito, prima deve costruire patiboli (=luoghi comuni dell'economia) per se stesso e per tutti gli altri "coglioni" troppo pigri per farsi i patiboli (=sostenere il mercato). Ciò rende possibile che mandrie di asini, costituiscano masse che affolano "centri commerciali", per l'unica ragione mistica di osannare i templi del mercato che reggono la religione economica.
3) non si può in nessun modo far digerire i primi due punti se non con la forza e la violenza estrema ingiustificate e mirate, per ciò occorre una mistica della violenza spietata con cui costruire recinti ideali "da non superare". In altre parole è necessario l'esercizio della forza verso la vittima debole e innocente che deve essere dipinta come tale e ricevere il vuoto compatimento del "poverino", violentando in tutti i modi creativi che vengono in mente la sua esistenza a fini propagandistici (=utile orrore mercantile). Il debole non è selezionato per piacere ma per dovere: non si può creare una mistica della violenza senza vittoria e il debole garantisce una vittoria schiacciante. L'innocente non è selezionato per cattiveria, ma perché non si aspetta di subire violenza e quindi è impreparato all'agressione, così l'intervento diventa esemplare. Tutto ciò contiene il danno, cioè minimizza la necessità dell'intervento "educativo" e questo è ciò che crea il paradosso di vedere il sistema come positivo per tutti: pochi pagano per il bene collettivo anche se innocenti (=delirio mistico del sacrificio cristico). Per ciò (ad esempio) la Grecia è schiacciata dagli interventi economici giustificati nei modi più creativi senza che nessuno alzi un dito per difenderla: il suo esempio giustifica il resto dei paesi UE a seguire il regime tirannico mercantile e le sue "minacce", anche quando non c'è accordo.
4) nascondere con la tecnologia che "il bene collettivo" è per pochi scelti, non per tutti. Senza la moderna tecnologia, nessuno dei punti precedenti avrebbe un impatto globale. Com'è stato nei millenni passati senza tecnologia, al più si crea un impero locale che ha il suo ciclo di nascita e morte. Durante il medioevo c'era ad esempio la mistica della nobiltà e questo lo osserviamo nella fiaba dove i protagonisti sono principi e principesse o lo diventeranno alla fine della storia se hanno umili origini. Quindi la tecnologia moderna non ha niente a che fare con l'evoluzione ne tanto meno con la possibilità dell'Uomo di prendere in mano il proprio destino, così tanto per citare l'idea transumanista e la filosofia di stampo nietzsciano. Essa nasce esclusivamente per difendere il diritto dell'esercizio all'esclusività e del "sacro", sia in senso positivo che negativo. Tale diritto inizia dal recintare spazi che possono essere fisici (tipo la villa o lo yacht) ma anche ideali come le "leggi del mercato" (ad esempio l'avanzo di bilancio anche noto come "deficit pubblico"). Tutta la moderna tecnologia è inventanta, sostenuta e diffusa (cioè selettivamente gestita a tavolino) esclusivamente perché sostenga il dogma del diritto all'esclusività collettiva. Facciamo un esempio cretino: la TV, come internet è un bene collettivo, ma non premia tutti quelli che ne fanno uso, premia solo alcuni e lascia la massa rigorosamente fuori. Non può in nessun caso quella tecnologia premiare tutti, deve rendere mistica l'esaltazione dell'eletto, in tutti i modi possibili. Per ciò noi non abbiamo la religione dell'umanità libera, ma dei Neo (eletti) dei film Matrix. Quelli che possono. Quelli che "ci libereranno", forse, un giorno, se siamo pazienti e ci rimettiamo ai dottori e i sapienti. Mai e poi mai se "ci arrangiamo". La mistica della tecnologia è un costante confronto con l'artigiano, con il vecchio, con il sorpassato, da presentare sempre come perdente. Il nuovo è meglio a prescindere da ogni critica anche se è ciò che ci condanna a un esistenza tragica e orrenda. L'esistenza della bestia scodinzolante in catene, che si è messa spontaneamente e da sola le catene per essere vessata dall'incuria e dal piacere dei suoi padroni, convinta sia divina grazia il dogma sadico e masochista degli stessi. Il nuovo per ciò è solo quello che occorre per spegnere sul nascere ogni speranza di autonomia e consegnare ogni frammento vitale nelle mani degli ingordi, degli avidi e in generale del Dio molochiano della superbia che difende il diritto di esercizio all'esclusività. Ovviamente, la SUA esclusività, non quella della bestia scodinzolante.


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