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I Brevissimi per @GioCo: La Chimica "Buona"


GioCo
Noble Member
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Quando ancora i chimici erano quei mezzi veggenti, mezzi maghi, mezzi criminali, mezzi nobili che ciavevanounca%%odafare se non combinare guai e via discorrendo, la pratica filantropica plutocrate si riduceva a inseguire vanità come la vita eterna o la pietra filosofale che trasformava tutto in oro (mica male per chi era abituato a trasformare ogni cosa in merda, no?) appena appena impregnate di superbia e per ciò sembrava giusto ai contemporanei con qualche senno in più di perseguirli e condannare le loro pratiche disgustose, come il disseppellimento dei cadaveri, la vivisezione animale e altre pratiche più o meno macabre che mi rifiuto di elencare.

Si, si, lo so che la scienza oggi non sarebbe quella che è se non ci fosse stata la Grazia di questi nostri Martiri perseguiti con veenente protervia dalla Santa Inquisizione e dalla Chiesa Cattolica Oscurantista, ma il punto è proprio questo. Non condanno la Chiesa per averli perseguiti, ma per aver agito proteggendo l'ignavia (sua) e l'ignoranza (nostra) dato che poi molti di questi sedicenti "maghi" erano eclesiastici e diventava difficile per un discorso di immagine perseguirli con tutta una serie di ricadute grottesche facilmente immagnabili, tra cui che i Gesuiti (quella cricca di apostati guidata da un Santo che fu benedetto da una "cosa" serpentiforme con molti occhi) finirono per concentrare nelle loro mani la gestione dell'educazione. Ma il punto non è questo, il punto è il frutto (marcio) culturale conseguente, quello che ci ha portato a considerare a prescindere la chimica buona e (specularmente) il biota cattivo. Ok, non è un "sentire comune" quello che ho appena scritto, in molti ad esempio sono oggi perfettamente consapevoli dei veleni liberamene dispersi in ambiente come il glifosato o il DDT e cercano un raporto biologicamente orientato più sano con l'ecosistema. Ma al solito non è il "sentire comune" l'oggetto del mio POST, ma l'evidenza osservabile di un implicito che non viene preso in considerazione. Come ad esempio la differenza tra il timore che suscita un agente patogeno e uno chimico nella casistica delle aggressioni al microbiota corporeo. Osserviamo per iniziare che il microbiota è una massa vivente concentrata nell'intestino equivalente al biota di un qualsiasi eco-sistema e che la presenza di parassiti (come le zanzare in un sottobosco) non corrisponde a una "malattia dell'ecosistema". Se però in quell'ecosistema troviamo un veleno di sintesi industriale, ad esempio un neonicotinoide che equivale a un antibiotico, che uccide per primi i predatori delle zanzare, non ci sarà alcun dubbio che l'eventuale proliferazione di zanzare sarà poi invece indice di malattia eco-sistemica.

Ora, domandona senza prezzo: com'è che siamo arrivati a pensare che la chimica (nello specifico ad esempio l'antibiotico) è "buono" a prescindere e invece il biota (nello specifico il microbiota che prolifera) è "cattivo" a prescindere? Dai, stavolta sono buono, voglio suggerire una lettura tra le tante possibili, quella che "mi piace" di più: la chimica è un prodotto costoso che può essere fatto costare caro quanto si vuole, invece il patogeno fa tutto da solo, quindi (finché non fa danno) non ha mercato.

Vi piace? >:) o:)


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orckrist
Reputable Member
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Post: 361
 

“Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.
Henri Poincarè.

"La chimica è una bellissima donna di facili costumi che continua a sedurci nonostante tutto."
Ch.mo prof. Fernando Filira.


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ignorans
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
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Ora, domandona senza prezzo: com'è che siamo arrivati a pensare che la chimica (nello specifico ad esempio l'antibiotico) è "buono" a prescindere e invece il biota (nello specifico il microbiota che prolifera) è "cattivo" a prescindere? Dai, stavolta sono buono, voglio suggerire una lettura tra le tante possibili, quella che "mi piace" di più: la chimica è un prodotto costoso che può essere fatto costare caro quanto si vuole, invece il patogeno fa tutto da solo, quindi (finché non fa danno) non ha mercato.

C'è sicuramente un fattore economico in questo contesto, come rilevi correttamente.
Ma il punto che evochi mi fa venire a mente la lotta contro Dio, la Natura.
Siamo dentro, volenti o nolenti, a una battaglia, a una gara, tra l'uomo e Dio.
Quindi, l'occidentale, che è la nostra misura di uomo, si è messo in testa che lui può "correggere" le imperfezioni della natura. E per farlo usa i mezzi che ha scoperto, come la chimica. E per farlo ha dovuto elaborare una filosofia del "buono" e del "cattivo", dandosi, naturalmente, il ruolo del "buono", contro la natura "cattiva".
Ora, riflettendoci un pò, chi vincerà questa battaglia? Stiamo parlando della battaglia dell'uomo contro tutti!!!!


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