Naturalmente ognuno di questi pilasti trascina in un effetto interpolato altre conseguenze caotiche in tutti i sottosistemi interrelati.
Ad esempio, il caos mediatico, geopolitico ed economico, oppure quello dei servizi digitali (pensiamo allo spauracchio degli "attacchi hackers", al furto di identità digitali o all'uso strumentale illecito nel "minaggio" dei dati come quella volta che google è stata pizzicata mentre sottraeva dati dai computer nelle case dei privati cittadini con tecnologie wireless di pirataggio mentre girava con la macchina "google street view") e degli approvvigionamenti di beni essenziali. Tra i vari "sotto-effetti caotici" importanti possiamo ricordare ad esempio la sostituzione della moneta fisica con quella digitale (rendendo di fatto inutile il principio stesso della "creazione di moneta" che infatti diventerà un sistema di crediti sociali alla "cinese": i tuoi "soldi" valgono solo se le tue azioni e i tuoi pensieri saranno valutati come adeguati da gente in stile "drago").
I tre pilastri reggono un tripode tecno alieno (che ci ricorda un poco "La Guerra dei Mondi") che cammina sulla terra spargendo veleni e pestilenza a livello globale, facendo venire meno spazi dove rifugiarsi. Cerchiamo di capire meglio perché possiamo considerare questi "CAOS" di ordine e grado superiore agli altri.
Quello biologico è un caos che riguarda in generale la vita e quindi ha al suo centro la perturbazione dell'ordine genico della biosfera. La biosfera si regge su cardini particolari ed equilibri omeostatici (quindi complessi) che si sono stabilizzati in ere geologiche nelle forme che oggi osserviamo, non senza essere passati però attraverso vari periodi di sterminio, dimostrando ogni volta una resilienza tenace, soprattutto nel rinnovarsi e ripopolare il pianeta dopo le estinzioni di massa.
Per chi poi procede nell'esoterico (ma un esoterista direbbe "che vede chiaro", cioè osserva e constata) rimane scontato che i periodi ciclici non riguardano solo le ere geologiche e le estinzioni di massa "naturali", ma anche periodi in cui l'umanità ha vissuto il suo apice e poi la caduta e ce ne sarebbero state almeno altre tre di queste "ere antropologiche" prima di questa, ognuna culminata in una specifica "estinzione antropica" (cioé che riguarda l'Uomo e la conseguenza delle sue azioni, relativa all'Uomo e al suo intelletto).
Quando pensiamo al passato e agli animali mostruosi e mitologici che lo hanno popolato, come ad esempio al Minotauro, cosa può differenziare quelle "fantasie" da sperimentazioni biotecnologiche uscite fuori controllo? Potremmo infatti tranquillamente ipotizzare, alla luce della consapevolezza moderna, che non è stata la prima volta che abbiamo "giocato con il fuoco della Vita" e abbiamo finito per scottarci, cioè sconvolgere gli ordini biologici al punto da rischiare di "bloccare" il meccanismo vitale di interdipendenza che li sorregge e li rende possibili entro la biosfera, lasciando poi strascichi di quelle perturbazioni che hanno continuato a dare frutti "perturbati" fino "l'altroieri" (in termini di tempo geologico).
Chiaro, è solo un ipotesi non dimostrata e forse che rimarrà non dimostrabile, ma comunque coerente.
Il CAOS ecologico è simile ma non sovrapponibile a quello biologico. Riguarda gli ecosistemi che sono sotto-ordini della organizzazione globale della biosfera. Per capirci, certi meccanismi che riguardano lo spostamento di sabbia nei deserti per effetto del vento che porta le particelle più sottili nell'alta atmosfera, si riversano poi negli oceani e costituiscono una base alimentare per una quantità vastissima di vita oceanica essenziale. Quindi i deserti dell'entroterra, con scarsità d'acqua e di vita per le condizioni proibitive che offrono, diventano però un elemento essenziale per la ricchezza e la biodiversità della vita marina. Gli ecosistemi quindi includono meccanismi metereologici (e geologici) nei sistemi vitali, tali per cui da essi dipende "un certo ambiente" che diventa "selettivamente adatto" a un tipo di vita e non ad un altro. Ad esempio rendono possibile certa vita estremofila nelle caldere sottomarine.
Ma se io comincio a giocare con la metereologia mentre sconvolgo l'ordine genico, è ovvio che anche l'ecosistema entra in una spirale critica e iniziamo a vedere effetti diretti ovunque. Uno per tutti lo sbiancamento delle barriere coralline dovuto all'inacidimento delle acque marine, per effetto delle piogge acide (di cui oggi non si parla più in favore del "non problema" CO2 ma che è un fenomeno tutt'altro che esaurito).
In buona sostanza queste turbolenze, questi pilastri del CAOS che scuotono a caduta tutti gli altri sottosistemi terrestri che dipendono da questi, in primis quelli da cui l'Uomo dipende, non sono dovuti ad altro che alla costante "distrazione" o "catalizzazione" dell'attenzione verso non problemi o problemi marginali di nessun impatto significativo.
Quindi si parla di sieri genici per combattere le malattie, certo, ma non di ciò che essi rappresentano, cioé la possibilità di intervenire a prescindere sul genoma di qualsiasi forma di vita per ottenere praticamente un qualunque risultato voluto (ed in ordine esponenzialmente superiore gli effetti indesiderati) in infiniti modi diversi (perchè è la tecnologia sottostante che lo permette ma non la sappiamo ancora gestire, non conosciamo il suo impatto sulla struttura vitale planetaria). Per capire meglio, immaginiamo una stanza riempita con un complesso origami di carta che occupa ogni singolo centimetro dell'intero volume e diamo in mano a un pazzo un paio di fornici estensibli dicendogli di tagliuzzare SOLO "il centro" dell'origami, per fare spazio (perfettamente inutile): quante possibilità ci sono che nel tentare faccia danni al resto dell'origami? Infinite. Quante che ottenga "solo l'obbiettivo" senza esperienza? Praticamente nessuna, perché anche riuscisse sarebbe "puro culo", una specie di vincita all'otto che poi non garantisce però il successo a un differente tentativo. Ci potremmo chiedere perché dovremmo quindi fare una cosa così pazzesca come tagliuzzare il DNA stabile rendendolo instabile e per vedere che effetto fa qua e là come la creatività comanda. Semplice, perché è una tecnica straordinariamente complessa e può essere gestita quindi da poche persone molto specializzate. Quindi rende queste poche persone che dominano la tecnologia "padrone" dei vantaggi millantati (che ripeto sono assolutamente finti, falsi, inutili nel migliore dei casi). Poi ovviamente c'è l'effetto a spirale: se la tecnologia può riparare i danni che provoca, provochi i danni e poi con la stessa li ripari. Non necessariamente "apposta", bastano gli effetti non voluti e imprevisti del "fuoco amico". Magari la riparazione ne crea al contempo altri che poi si dovranno riparare e così via senza soluzione di continuità.
Quindi si parla di fonti rinnovabili per il comparto energetico, senza spiegare da dove diamine si dovrebbe ricavare l'energia per la produzione delle infrastrutture che non può in nessun caso derivare dalle stesse fonti rinnovabili perché se no la somma algebrica produttiva di energia risulterebbe grottescamente negativa. Quindi si ripete la necessità di introdurre soluzioni (perfettamente inutili) a non problemi inventati di sana pianta e che si autoalimentano: più produco rinnovabili, più avrò bisogno di energia per produrre rinnovabili e via così in un altra spirale depressiva.
Poi si parla di CO2 come problema di riscaldamento globale e lo si collega alla questione climatica. Peccato che la CO2 ha peso atomico tale per cui non sta in alto, ma a terra, a livello delle piante che infatti se ne cibano da milioni di anni. A casa mia se lo scudo di gas non sta in cielo, non c'è e basta. Quindi di nuovo, abbiamo un non problema che genera una soluzione (perfettamente inutile) quale ad esempio il controllo climatico, per via del "cloud seeding", magari perché no con nanotecnologie che così ricadendo al suolo poi avranno un impatto tutto da misurare in futuro.
Potremmo continuare così all'infinito, ogni aspetto si ripete e si ripete allo stesso identico modo perché è aggredito sistematicamente sempre nello stesso modo. Per esempio, un altro caso curioso è "la soluzione digitale" ai problemi economici del pianeta e uno dei suoi aspetti, la soluzione della dematerializzazione cartacea come risposta alla deforestazione. Di nuovo abbiamo non-problemi o deviazioni verso problemi non significativi di veri problemi che poi trovano (per questo) soluzioni perfettamente inutili. In questo caso ad esempio la deforestazione non può dipendere dalla rimozione dell'idustria della carta dal panorama produttivo se uno dei problemi principali è la produzione intensiva di olio di cocco. Se infatti non ve ne siete accorti all'improvviso l'intera industria si è data "con tutta la sua animaccia nera" all'uso massiccio di olio di cocco per produrre qualsiasi cosa sia considerabile commestibile, anche quello che non sarebbe nemmeno logico abbia quell'ingrediente. Questo perché il mercato è stato invaso da questo prodotto che ha soppiantato praticamente qualsiasi altro uso industriale di massa dell'olio per uso commestibile (e di pari passo abbiamo visto sparire per effetto dell'aumento dei costi, gli olii nobili come quello di oliva) ma al costo di aver sostituito spaventose quantità di "foresta" con coltivazioni intesive di palma, che hanno azzerato la biodiversità di zone dalle dimensioni sterminate. Ma siccome sono di proprietà di chi poi deve venderti la favoletta del pianeta che si riscalda, meglio tacerlo perché il problema, lo sanno anche i bambini oramai e ce lo conferma gretina, è la CO2!!!
In buona sostanza quindi quello che stiamo osservando è il tentativo disperato di una certa élite di calvalcare l'onda delle nuove tecnologie per non sparire dalla storia, dato che la loro sopravvivenza è direttamente minacciata dalle innovazioni tecnologiche (di cui hanno il controllo produttivo ma non degli effetti socio-culturali) e magari rimanere saldamente in sella così come accaduto negli ultimi millenni, cioè per conservare lo status e magari inchiodarlo per il futuro in una situazione "inamovibile" e "imperitura". Come? Semplice, "ordo ab chao", è per un ordine che necessita di rifondare la base della vita stessa contraria alla sopravvivenza fittizia dei privilegi di questa élite, non può che venire programmato un caos che scuota la vita "nemica" fin nelle sue fondamenta.
Quindi non è il trasumanesimo che questi hanno adottato come filosofia per migliorare l'Uomo, ma è l'egoismo e la fanatica, cieca devozione a mammona che ha deformato il transumanesimo adottandolo come capriccio ad esclusivo uso e consumo della volontà di conservare il culo nelle poltrone giuste.
Peccato che piani disperati generino da sempre solo grottesche follie di cui poi finiamo tutti per pagarne un costo assurdamente salato.
In cambio di niente che non fosse evitabile con un poco di saggezza.
Mettiamoci il cuore in pace. Spariranno piano i virologi ed arriveranno in pompa magna orde di meteorologi. Sarà un fine pena mai.