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Miracolo del Firmamento e Vera Potenza: Visioni dal Demone


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2211
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Ieri ad un incontro organizzato tra "talebbani" dissenzienti, ho passato una serata straordinaria, eccezionale, stupenda!!! 😊 

Ma prima di aggiornarvi, vorrei qui, adesso, come al solito per via di ciò che accade e perché i segnali mi indicano che va fatto, condividere con Voi, perché il demone me lo comanda e vi confesserò per ciò il motivo esatto per cui ripeto incessantemente quasi ad ogni POST, d'essere solo un miserabile.

Cosa ho da donare al Mondo? Cosa posso lasciare di buono in eredità ai miei simili nel mio passaggio terreno? Ecco, dopo tanto penare, dopo una Vita intera spesa a perfezionare un idea, cioé un paradigma (solido) proprio di un "pensiero pensato", spesso assemblando senza nemmeno rendermene conto "cose", ciò che ho da offrire è infine solo un metodo di cui farmi portavoce, per ciò constato oltretutto non senza sgomento, nemmeno mio. Qualcosa di incredibilmente piccolo, praticamente insignificante, di cui mi faccio portavoce e di cui per un paradosso che lo stesso metodo rende chiaro con semplicità disarmante, non mi può importare nulla e in particolare non mi importa se non riuscirò a trasmetterlo. Tuttavia a dispetto della sua apparente nullità esso è un dono STRAORDINARIO del firmamento: è Potenza pura.

Ma procediamo per gradi perché la Potenza, quella che sta nelle piccole cose, va trasmessa così, per piccoli passi, se no si fa facilmente congestione. 😉 

Siccome è volontà del mio demone che me ne faccia portavoce, ubbidisco e cerco di impegnarmi in quest'opera miserabile ed ecco che un immagine, che lo stesso mi ripete spesso, come un mantra, come una guida fissa, rimane come la roccia, stabile, ferma, certa come la cosa più certa a cui possiamo rivolgere l'attenzione, alla base di tutta quest'opera che non oso di certo definire "mia": sono in spiaggia e sto preparando un café latte, con sabbia e acqua di mare della battigia e sono un bimbo che non sa parlare ma ha appena imparato a camminare e che per ciò non ha modo di preparare qualcosa di Vero o anche solo migliore, mi limito a imitare i Grandi. Pochi attrezzi, un bicchiere di carta, una paletta di plastica e materia prima tirata su da terra del tutto inadeguata. Eppure.... eppure, grottescamente mi rendo conto che non c'è altro che sia più buono. Semplicemente, NON ESISTE.

Ecco, vengo a Voi e ve lo offro, a TUTTI, indistitamente, perché non è nulla e "Voi" lo sapete e "Io" lo sa, e tutti ovviamente mi rispondete allo stesso identico modo. Rifiutando. Se accettate, ecco che vi sentite in dovere di bere perché avete davanti la Vita e non si può scherzare con la Vita come non si può che essere seri quando siamo vicini all'altare della Sacra Verità. Ma come per me è ovvio che il mio café latte è finto, non pretendo che voi facciate veramente nel gesto il tentativo di bere. Basta e avanza che provate a fare finta, a recitare la parte di chi beve.

Perché la parte straordinaria, la Potenza, non è nell'atto di bere quel miscuglio schifioso salato e sporco, ma in quella di accettare la mia offerta. Basta e avanza accettare, senza nemmeno che per Voi vi sia in ciò NULLA di vero o di Vero. Perché se bevete per farmi contento "io" vi osserva e rimane perplesso. Non posso parlare, non ho parole per dire nulla e lascio che ciò che deve accadere accada: mi abbandono totalmente al divenire. C'è anche chi, vedendomi bimbo, si sente in dovere di redarguirmi, dicendo in sostanza che "... è ora di fare le cose serie". Guardo curioso ciò che accade. Vivo, assisto con la massima Presenza e Impotenza, perché non capisco. Non ha senso. Ciò che avviene, non ha "oggettivamente" senso.

Perché quello che ho da dare non ha niente a che fare con quell'intruglio e su questo non nutro dubbi. Non si può nutrire dubbi su questo!

Ho chiamato questa visione, la prova del café latte. Essa è la base di tutto il mio pensiero, il fondamento, il nucleo Vitale da dove è stato attinto, fin dal primo istante in cui mi sono cimentato in questa avvetura e ne ho memoria. Forse, oserei dire, prima ancora della mia nascita.

Ieri è stata una gioranta vermante indimenticabile. Ho conosciuto tantissime belle persone e tutte insieme. Ecco, per loro mi sono sgolato e a ognuo di coloro che ho potuto raggiungere, ho offerto il café latte.

L'unica che ne ha colto immediatamente l'essenza è stata una mamma che ha commentato pochi istanti di ciò che andavo cianciando... Mai vista e conosciuta!

STRAORDINARIO. Eppure banale. Voglio dire, da miserabile quale sono, nulla che non sia alla quotidiana portata di chiunque. Assurdamente banale nella sua eccezionale straordinarietà.

Sapete cosa mi hanno detto gli uomini, praticamente tutti gli altri che ho raggiunto? "Tu parli bene, ma..." ero troppo "teatralmente melodrammatico". Che si "sentiva" che ci tenevo ma che lo trasmettevo in modo drammatico, con pessimismo, senza fiducia per il futuro: volevano Fede e Speranza, ma non avevo nulla di tutto ciò da offrire e per ciò hanno rivolto alla fine la loro attenzione altrove. Tuttavia non senza, per profondo rispetto nei miei confronti, consigliarmi di provare ad essere più "positivo". Va bene ho pensato, accolgo la provocazione e ho proposto: "la prossima volta che ci vediamo vi porto dei giochi, a Voi sta bene?". Per pudore, probabilmente, non mi hanno risposto, perché naturalmente la proposta era "veramente" poco seria o almeno così mi è parso volesse dirmi quell'istante di silenzio imbarazzato.

O no?

Certo, se applico il metodo al Mondo e poi ve lo descrivo "facendo degli esempi", dato che me lo chiedete di continuo "per capire", viene per forza fuori il café latte, cioè "na schifezza" (hehehe) ma che ci posso fare, la materia prima è quella lì, e se te lo bevi per forza ti fa schifo, non puoi che trovarlo "veramente" orrido e vomitevole, ma non l'avevo preteso che fosse bevuto, ne chiesto.

Sapete qual'è stato il commento di quella donna, quella straordinaria STELLA DEL FIRMAMENTO? Molto candidamente dopo avermi ascoltato qualche secondo ha detto: "tu fai una cosa davvero difficile e ammirevole, non penso riuscirei a fare altrettanto". Grazie, aggiungo, ma non è colpa mia è il Demone che mi costringe! 🤣 🤣 🤣 

Mentre facevo quindi il mio miserabilissimo ultimo show di ieri sera, avevo accanto un uomo dall'indole molto dolce che (mi è stato detto) era "canalizzato dagli angeli" e si accingeva a curare con un qualche genere di pranoterapia o mesmerismo che dir si voglia, un altra persona. Era la fine e nel piccolo capannello di gente rimasta che si era radunata all'uscita poco prima di salutarci ho così commentato la serata: "sapete, ciò che ho da donare è un metodo, solo un metodo; una cosa piccola, molto piccola e miserabile ed è tutto ciò che ho da offrire, eppure se anche spendendo l'ultimo alito della mia vita non riuscirò a trovare nessuno a cui trasmetterla, non importa, me ne andrò ugualmente felice".

Perché alla fine è il mio Demone che comanda e avrò così la certezza di averlo servito al meglio delle mie possibilità. Tutto il resto non conta.


alpho hanno apprezzato
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