Il nemico si nascon...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il nemico si nasconde nell'ovvio, un esempio: l'aborto


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2212
Topic starter  

In tutta la mia vita ho vissuto sempre un bisogno inesprimibile e tuttavia non ignorabile di spiritualità, qualsiasi cosa voglia dire questa parola. Non sono mai stato solo in questo genere di ricerca personale, ma la compagnia mi ha aiutato a capire che il problema non è mai trovare qualcosa, ma accettare qualcosa. Da quel momento ho smesso di cercare e ho iniziato a osservare.

Questa sete mi ha portato a sperimentare tutto, persino CL (Comunione e Liberazione). Ora, non vorrei suscitare le ire dei fedeli sinceri parlando male della chiesa o al contrario scatenare quelle di coloro che vedono nella chiesa e le religioni (specialmente se monoteiste) in generale "l'oppio dei popoli", dal momento che mi trovo spesso nell'imbarazzante posizione di doverla difendere. La mia è certamente una posizione che vede con favore l'apparente debolezza in questa fase storica della chiesa cattolica rispetto il panorama politico internazionale, dopo secoli di dominio incontrastato. E' una reazione simile al vedere debole una associazione mafiosa secolare che ha oppresso con una oscurità infinita popoli e individui di tutto il mondo con una ferocia che non sembra neppure di questo mondo. Questo però non significa che approvo quello che la sta sostituendo o che sia convinto che la sua scomparsa porterà a un miglioramento automatico.

Quello che osservo nel mio piccolo è un costante attaccamento generale alla rinuncia dei propri doveri, come cittadini del mondo e come soggetti umani. Devo fare un inciso però perché mi accorgo con un certo disagio che per me le parole hanno a volte un significato diverso rispetto il mio prossimo. Quando parlo di cittadini del mondo non mi riferisco al diritto internazionale. Non penso che si possa fare valere un "diritto ad esistere", più di quanto non ce l'abbia il capretto con cui poi ci facciamo Pasqua per il semplice fatto che lui come noi non ha un esercito a difenderlo e nemmeno può esprimere un opinione che non sia equivalente al simpatico belare (in internet ad esempio). Quando indico il dovere di essere cittadino del mondo, indico l'obbligo di farci carico (tutti indistintamente) dello stile di vita che conduciamo, per diventarne consapevoli. Allo stesso tempo quando indico soggetti umani, non intendo quelli vestiti di carne antropomorfa e caricati con un DNA di genere umano. Ci sono un sacco di bestie con DNA antropoide e viceversa animali con comportamenti più che umani. Mi riferisco a un orma specifica emotiva che ha il giusto valore nell'affetto e gioia senza mai sminuire l'importanza di tutto il resto dell'espressione emotiva che una macchina (notoriamente) non ha.

Ora, tante e tante volte ho sottolineato come vi siano processi sottostanti la Mente che mente che guidano i nostri comportamenti. Ad uno di questi (che individuo come fattore cruciale) ho dato il nome di "mutua esclusione". La mutua esclusione interviene per togliere l'attenzione da quelle parti della realtà considerata che riteniamo non importanti. Faccio sempre questo esempio: se leggete questo testo la vostra attenzione si concentrerà sulle lettere e non sullo sfondo o sulla cornice del visore che state guardando, eppure (ed è questa la parte cruciale) non smettete di guardare lo sfondo o la cornice, le eliminate come un disturbo di fondo. Tutto ciò che noi osserviamo è vittima di questo meccanismo e le cose eliminate sono molte più di quelle considerate. Da una parte ci garantisce la focalizzazione efficiente della nostra attezione, risparmiando un bel po' di energie che andrebbero se no sprecate, dall'altra però lo stesso meccanismo a saracinesca può essere tranquillamente programmato per eliminare quelle evidenze evidenti che è nell'interesse di qualcun'altro non siano oggetto della nostra attenzione.

Potete immaginare una scena del tipo: una bella ragazza che si corica a letto mentre accanto, in piedi sul lato opposto c'è un orrendo vampiro che aspetta, solo che lei considera la stanza vuota (i vampiri non esistono) e se qualcuno glielo facesse notare ne rimarrebbe scioccata perché solo in quel momento lo vedrebbe "per la prima volta" (anche se esiste da prima che lei venisse al mondo). Viene elimitato dalla Mente che non ritiene la presenza importante, con beneficio del vampiro. Ovviamente è fondamentale per l'incolumità della ragazza considerare questa presenza, ma non per la sua tranquillità e pace. Perché? Perché se la ragazza dovesse pensare che non è sola e che l'intruso è un predatore affamato a cui praticamente si concede ogni notte nel sonno da sempre, certamente non dormirebbe più per il terrore perché è così che il sistema emotivo reagisce: ha bisogno di molta energia per mutare strutturalmente. Il paradosso è che questo cambiamento non interessa la realtà, cambia solo l'accettazione dell'evidenza evidente che in sostanza è "spendere energie per arricchire di significati il mondo che ci circonda". Prima i vampiri non esistevano adesso ne abbiamo uno nella stanza che ci accompagna da sempre. Chissa quanti ce ne sono e quanti ne sono vittime inconsapevoli.

Ecco, questa è la prospettiva di chi come me fa il lavoro più umile che si può immaginare: raccontare l'ovvio. Non un bel lavoro, c'è da mettere in conto che facilmente non verrò ringraziato per quest'opera, ne dal vampiro, ne tantomeno dalla poveraccia che prima non lo vedeva e (in fondo) stava meglio così.

Per ciò se proseguite a leggere siete almeno avvisati.

Una delle cose che trovo sempre più spesso ultimamente riguarda un certo diritto all'aborto della popolazione femminile di questo pianeta. Ad esempio sento ripetere sempre più spesso come l'aborto sia da condannare (da una parte)  o una conquista civile da difendere (dall'altra). Personalmente ho salutato con favore questa pratica e continuo a pensare che sia finalmente possibile abortire in sicurezza senza aggiungere alla pena di perdere il nascituro anche il senso di colpa e la possibilità di rimanerci secchi facendolo clandestinamente.

Questo però non vuol dire che esautoro la donna in cinta della sua parte di responsabilità nella scelta o che considero l'aborto una scelta in assenza del suo contrario.

Voglio dire, a me dell'aborto frega fino a un certo punto, però non posso tacere l'abbandono  ignobile etico e concreto a cui le donne in cinta sono sottoposte da questa shifezza di società e dal suo stile di vita. Voglio dire, chi si sta preoccupando di dare piena garanzia alle donne che vogliono partorire che il futuro umano verrà considerato come un valore imprescindibile?

Noi viviamo in una società che ha liberalizzato il sesso ma condanna chi non fa contraccezione o non pratica l'aborto nel caso non funzioni la contraccezione come se avere un figlio fosse una malattia, un castigo divino, una colpa incestuosa che è giusto ricada sulla donna che s'è fatta ingravidare. A me questo atteggiamento sinceramente fa vomitare molto di più che l'aborto. Ma ovviamente ogni vampiro la pensa come gli pare, no? Io preferirei un mondo in cui l'aborto è libero, il sesso è libero ma i bambini sono sacri e se una donna vuole averne uno deve avere l'impossibile attorno ad assisterla e proteggerla, lei e il nascituro finché non sia raggiunta la piena autonomia del bambino. Dovrebbe esserci un posto dove la donna può recarsi, accanto a casa e trovare altre donne che formano un gruppo compatto di madri e di esseri umani, un tempio difeso con la vita da tutti noi dove l'affetto e la gioia sia l'unico valore riconosciuto. Un utopia? No, solo un modo coerente di vedere il rapporto con il futuro dell'Uomo su questo pianeta, una delle tante evidenze evidenti cancellate.

Sento già le critiche: ma @GioCo in questo modo avremo una esplosione demografica! Messo e non cencesso che questo liberalizzi la procreazione, avere un figlio non è mai una scelta facile, ma può essere qualcosa che accade anche senza volere. Ciò che avremmo in verità è una società che smette di considerare una condanna la vita e una colpa la maternità, anche quando involontaria. Non è necessariamente un incentivo ma una alternativa praticabile all'aborto che questa schifezza di chiesa cattolica non si sogna neppure di mettere in piedi. Anche se ne ha l'esperienza (basta vedere cosa fa in africa) i mezzi e la possibilità economica, e persino la convenienza in ternini di fede!!!

Quindi se la chiesa cattolica si riduce a fare chiacchiera circa il male dell'aborto per me l'aborto va difeso ed è meglio perdere questa chiesa di merda che è solo un ostacolo al passo fondamentale per diventare più consapevoli delle nostre responsabilità. Oppure sparire con lei.


natascia hanno apprezzato
Citazione
natascia
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 12
 

L’ovvio e’ la nostra catena.  Questa società abortista è preda di vampiri che perseguono un’ideologia volta alla riduzione del numero degli abitanti e alla eugenetica. Le popolazioni si stanno già riducendo e le proiezioni di sovra popolazione già oggi dovrebbero essere rivedute. Restano  i vampiri ,ovvi compagni di viaggio da guinzagliare.


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

Le popolazioni che si stanno riducendo sono solo quelle di etnia europea, le altre continuano ad aumentare anche se alcune hanno ridotto la velocità di accrescimento. Comunque negli USA la Signora 'aborto' (il giudice della corte suprema Ruth Ginsburg) cosiddetta per la sua lotta a favore del medesimo è morta e Trump proporrà una sostituta contraria all'aborto. Se ce la fa con le votazioni prima delle elezioni presidenziali.


RispondiCitazione
GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2212
Topic starter  
Postato da: @pietroge

Le popolazioni che si stanno riducendo sono solo quelle di etnia europea, le altre continuano ad aumentare anche se alcune hanno ridotto la velocità di accrescimento. Comunque negli USA la Signora 'aborto' (il giudice della corte suprema Ruth Ginsburg) cosiddetta per la sua lotta a favore del medesimo è morta e Trump proporrà una sostituta contraria all'aborto. Se ce la fa con le votazioni prima delle elezioni presidenziali.

Il Giappone non è di etnia europea e vive lo stesso dramma italiano di una "decrescita infelice" demografica, solo un po' meno infelice della nostra -Hiroshima-Nagasaki-Fukushima a parte-, nel senso che dove c'è decrescita di solito c'è monsanto&co che ci ricorda con amore il mondo intorno a noi, quello vigliacco degli Ignavi. Abbiamo passato le porte immaginarie dell'inferno da un pezzo, ma non tutti, solo le "razze dominanti" del pianeta, quelle dove Dante sente "un orribile miscuglio di urla, parole d'ira, strane lingue che lo spingono a piangere in quel luogo buio e oscuro". Nel "girone 0" diremo noi, prima ancora dei campi elisi che (giustamente) sono stati messi all'inferno dalla cristianità antelitteram e che sottendono tutta quella cultura della persecuzione (verbale e poi fisica) propria della inquisizione (non solo quella spagnola del '500, intendo la "forma mentis") che impone a forza da secoli il mito della via crucis.
 
Tutti ricordano che per essere santi c'è il piccolo difetto che bisogna poi morire da martiri, ma nessuno ricorda che l'obbligo di diventare martiri per essere persone anche solo vagamente decenti (non necessariamente apostoli di religioni francamente ributtanti anche solo storicamente che si appropriano dopo dei meriti di quei martiri) è dato da chi non accetta l'ovvio. Ad esempio, l'ovvio è che una regola esiste se tutti la ritengono giusta. La mascherina è giusta? No, ma è stata fatta esistere la regola e siccome la maggioranza l'ha introiettata accentandola come giusta allora è divenuta un obbligo anche se è formalmente illegale. Così è per tutto. Se fossimo ai margini di un vulcano e la gente fosse persuasa che per calmarlo è necessario buttarci dentro ogni tanto qualcuno, saremo adesso facendo la conta con la "tombola del morto" e tutti sarebbero felici quando avviene la selezione e si farebbe festa mettendo al vincitore tanti bei fiorellini addosso in nome dell'Amore e dalla Pace del Popolo e magari persino rendendolo orgoglioso del suo martirio. Tutto qui.

PietroGE hanno apprezzato
RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Serve distingue fra diritto alla maternità  e diritto a non volere la maternità.

Finora ci si è azzannati (quasi sempre fra maschi) per accaparrarsi il potere di decidere se la donna possa scegliere o meno se portare a termine la gravidanza, che poi questa sia stata accidentale oppure che siano cambiate le condizioni è secondario. Di qui legislatori, referendum, preti e monache piangenti, anatemi, sentinelle della vita, obiezioni di coscienza, assalti alle cliniche ed altre amenità.

 Il post di GioCo invece evidenzia un altro problema, molto più importante: la società occidentale NON tutela  nè la famiglia nè la maternità. Una donna prima gravida e poi madre se è di basso livello danneggia la produzione (tocca pagarle la malattia) e danneggia l'economia (tocca pagarle i contributi pubblici) mentre se è di alto livello fa perdere alle ditte professionalità preziose ed anni di investimenti in formazione. In breve la maternità mal si concilia col modello attuale  del lavoro.

Molte ditte sono giunte al punto di pagare il congelamento degli ovuli alle donne altamente professionalizzate sui 25-30 anni  per consentire loro di diventare madri dopo una decina di anni, quando non serviranno più alle ditte poichè non saranno più produttive o perchè le loro conoscenze saranno superate. Della donne con bassa professionalità non  interessa a nessuno, basta licenziarle.

L'aspetto grottesco della faccenda è che nessuno stato occidentale tutela la maternità potenziale (cioè il diritto a volere essere madri)  mentre tutti, preti e beghine assortite,  si stracciano le vesti per difendere a qualunque costo la maternità dopo il concepimento.

Davvero divertente!


RispondiCitazione
Condividi: