Il Regno senza Astu...
 
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Il Regno senza Astuzia è quello del Male


GioCo
Noble Member
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Ho citato così spesso questo libro senza mai specificarne l'importanza cruciale per il nostri tempi, tale da superare quelli di Huxley e Orwell.

La farò veramente brevissima: l'Astuzia gestisce le nostre emozioni e di conseguenza (dato che le emozioni seguono per tutti le stesse identiche leggi strutturali) anche quelle degli altri.

Ad esempio parlare velocemente agisce in un modo differente sull'ascoltatore (e sull'oratore) che parlare lentamente. Se la velocità per esempio aumenta in ragione dell'ansia, trasmette ansia. Dissimulare l'ansia (per "far finta" di essere calmi) richiede un atto Astuto obbligatoriamente e quello più grezzo che possiamo immaginare è "forzare" il rallentamento della dizione.

Se pensate che questo sia negativo, se pensate cioè che l'atto Astuto debba essere inquadrato solo per l'ambiguità che dischiude e quindi per la difficoltà poi di leggere la sincerità (sia propria che degli altri) commette un errore tremendo e la sua ricaduta vi calerà rapidamente verso il vostro personale inferno, il peccato che poi è una forma di possessione, perché il risultato concreto più immediato sarà di non avere più nessun residuo controllo del vostro comportamento, anche se potete tranquillamente convincervi del contrario. A quel punto la domanda sarà obbligatoria: se non avete restiduo controllo in voi, a chi è devoluto quel che ne rimane?

Questo è un oggetto di un altro tema che non tratterò in questa sede. Ciò che mi preme qui è definire l'Astuzia, la sua importanza e perché NON possiamo permetterci il lusso di farne a meno, in nessun caso e per nessuna ragione. Stamparcelo nei recessi delle cellule e fare in modo che vi rimanga imperituro a prescindere da ciò che ci accadrà sarà un compito arduo ma obbligatorio di questi nostri tempi "modernisti". Perché la ragione ultima di chi ha la volontà corrotta è possedere e per farlo deve eradicare ogni traccia d'Astuzia. Da qui l'importanza dell'unico testo a noi pervenuto che affronta in via indiretta il problema. Non è molto, la questione è così importante che un solo libro è già quasi una condanna.

Per ciò non penso che un articolo basterà anche solo a sfiorare gli aspetti più importanti. Ma dato che nessuno lo sta facendo, ci provo. Per lo meno per stimolare l'argomento, come mio solito.

L'Astuzia come ho detto è IL mezzo residuo con cui possiamo mediare l'emozione. La sua funzione non si consuma durante l'emozione, ma copre l'intero arco funzionale emotivo, dalla prevenzione fino al consumo. Ciò che però nessuno vi dirà è che quando si dice che "non solo di pane l'Uomo vive", la frase non intende assolutamente dire che il pane è importante, nemmeno che è essenziale. Infatti la frase più corretta dovrebbe essere: "l'Uomo agisce esclusivamente se spinto da un emozione". Anche mangiare il pane richiede uno stato emotivo preciso e (si) anche "smettere" di nutrirsi lo richiede. Praticamente agire e persino non agire, richiede uno stato emotivo: perché? Perché è come la benzina, senza semplicemente siamo come la pietra. Inerti.

Se ci ficchiamo bene in testa questo, la smettiamo con sta falsa credenza che "possiamo ragionare con la nostra testa". In realtà noi ragioniamo con l'intero corpo e addirittura anche con massicce parti dell'ambiente che ci circonda, tutto "insieme". Siccome il cervello è ben piccola cosa in confronto alla pressione che esercita il resto, di fatto noi agiamo come se fossimo marionette. Non lo siamo, ma è come se lo fossimo. Rendercene conto è il primo passo per capire che esiste una qualità specifica del nostro essere che ci consente di conservare una minima capacità di intervento. Una frazione, poca cosa, ma nell'ordine più generale, qualcosa di dirompente. Più potente di qualsiasi Atomica in tutti i sensi. Certamente, si, se ve lo state chiedendo, anche in senso negativo e no, ogni uso negativo non è Umano. Punto. Ma per definizione.

Quindi se non è Umano ... il corollario è che ogni azione negativa è semplicemente una delega di responsabilità, "un assegno in bianco staccato a favore di ignoti". Con l'implicito dell'incoscienza. Ecco che quindi "diventare coscienti" acquista un significato tutto nuovo che si distacca nettamente da quello "new age".

Qui mi fermo. Proseguierò a seconda dei commenti (o della assenza di commenti).


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esca
 esca
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1072
 

La sensazione che con costanza cio' che sta al di fuori della propria sfera stia li' a sfidare/provocare e' forte. E si sa che spesso le provocazioni portano ad azioni non benevole.
Rifiutarsi di ingrassare a sbafo terzi ignoti con assegni in bianco dovrebbe essere una leva efficace per rompere il circolo vizioso, non fosse altro che per una questione di orgogliosa giustizia universale.
Potrebbe essere un punto di partenza, certo non facile.


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esca
 esca
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Precisazione: nel mio intervento non esprimo volutamente giudizio nei confronti dei terzi ignoti, che per quanto ne so, semplicemente esistono insieme a tutto il resto del "creato". Penso sia gia' sufficientemente utile rendersi conto dell'esistenza di tale realta'.


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