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La morte dell'era digitale


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Lo so che non ha senso dirlo, ma ho sognato tante e tante volte la catastrofe digitale incombente, così come la Cina sta tendando di realizzarla sperimentalmente, da non poter evitare di notare come sia l'armageddon e sia così bene descritto dai versi dell'Apocalisse (sesta coppa). A rileggere mi viene la pelle d'oca: "Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente. E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon" (Apocalisse 16,12-16).

Dove devo cominciare per far capire perché il tutto ha un odore così inteso di pestilenza e morte apocalittica? Possiamo iniziare dalla diga di Ataturk (il nome è tutto un programma) che già nel 1987 allarmava non poco la Siria e l'occidente, perché poteva essere l'inizio di una guerra in oriente per l'acqua dato che di fatto minaccia la portata dell'Eufrate e quindi l'approvvigionamento d'acqua della Siria e dell'Iraq. Sarà un caso che l'Eufrate passa proprio per quelle città che abbiamo imparato in questi anni recenti a conoscere perché bersagliate dalla guerra ordita dai "potenti della terra" radunati sotto le bandiere del terrorismo? Città come Al-Raqqa o Deir-el-Zor. Oppure che nella guerra sono coinvolti i Saud che mi pare siano regnanti d'oriente? Oppure che l'attuale fortuna politica di Israele, che infiamma tutto il medioriente, sembra ormai totalmente fuori controllo perché di fatto è appoggiata politicamente da correnti cristiane che hanno eletto Trump e hanno l'intento di "agevolare" la realizzazione della profezia evangelica della "fine del mondo"?

Tuttavia, la questione è un altra e verte su una semplice domanda: a cosa serve l'era digitale che ci porta tante novità? A cosa serve la telefonia mobile e i satelliti che la sostengono? A cosa serve "la rete" e i servizi ad essa legati come i social? A fare la guerra, è così solare!
Serve a sterminare la vita sul pianeta.

La risposta che ci diamo alla domanda "cosa serve la modernità" è quasi sempre un rassicurante "migliorare la vita delle persone" anche se sappiamo benissimo che la fonte della ricerca che conta è sempre quella militare. Ma guai a farsi domande su "una ricerca saldamente sotto la guida militare", eh?

Per ciò che questo sia una favola per cretini obbligatori è semplice evidenza. La sola energia che serve a tenere in piedi questo mostro globale elettronico in continua abulimica crescita totalmente priva di senso, dovrebbe essere sufficiente a farci riflettere, ma se aggiungiamo che viene fatto al cambio di povertà crescente, emarginazione, fragilità sociale, demenza di massa indotta, dispersione in ambiente di sostanze ultratossiche, sfruttamento cieco del regno vegetale e animale (allevamenti intensivi e monoculture), speculazione fuori controllo e l'elenco potrebbe continuare per pagine e pacine, vediamo come "la meraviglia digitale" si mostra nuda, tutt'altro che rassicurante: è un esclusivo, sistematico e sterminato orrore senza alcun controllo, perché non ci stiamo dando alcun limite.

Intendiamoci, il primo orrore della modernità è l'abuso massiccio e indiscriminato che viene fatto della modernità stessa, il secondo è la perseveranza nelle promesse che non sono MAI mantenute, perseveranza consentita nonostante la repellenza prodotta perché sempre giustificata da "un ideale superiore" o dalla "necessità di sicurezza", il terzo mai preso in considerazione è il suo primo fine e impiego: lo sterminio della vita. Perché la modernità in ogni sua espressione è antitetica alla vita, ha come principio guida la sterilità che è figlia della sicurezza. Come con l'atomica, la genetica e la chimica, anche l'elettronica è semplicemente una conoscienza che dovremmo usare con estrema parsimonia per il bene della vita stessa. Forse lo potremmo anche pretendere se fossero beni intellettuali di dominio civile. Ma come si fa a usare la parsimonia se è il militare a cercare con ossessiva perseveranza di sfruttare tutta la modernità alla ricerca della sua "arma definitiva", guidando sia la scienza che lo sfruttamento della medesima? Bisognerebbe abolire l'idea stessa della realtà militare e tutto il circo di stronzate mentali che gli ruotano attorno. Ma allo stato attuale è solo un Armageddon che può restituirci l'occasione.

Se però fosse possibile evitarlo, allora saremmo costretti ad accorgerci che il cellulare, creato come mezzo di controllo sociale, da noi accettato e comperato come un qualunque altro comune elettrodomestico è la chiave di volta che rende possibile tutte le guerre moderne fondate sul caos nel mondo. Lo voglio chiarire meglio: più controllo sociale, più cretineria obbligatoria, più guerra, pestilenza, carestia, morte. Perché il controllo è un idea militare e i militari esistono a un solo scopo: fare guerra vaneggiano pace. Che sia economica, chimica, genetica o elettronica, che ca%%o cambia?! Comunque è guerra e quelli sono i mezzi con cui ci si attrezza per combatterla.

Prima la guerra era fatta da eserciti: uno di qui e uno di là. Anche se in vero la questione al solito è di lana caprina e che le guerre siano sempre state solo evidenti occasioni per scatenare ogni barbaria a scapito dei più inermi e innocenti è storica evidenza incontrovertibile.
Poi noi l'abbiamo ammantata di romanticismo (e la cortesia di evitare le barbarie di sicuro storicamente non è mancata con tutta la guerra che è stata fatta) ad esempio con i duelli medievali. Scordandoci però che fino all'epoca napoleonica quando venne pensato a un modo per portare i viveri insieme all'esercito per giungere sul campo di battaglia, di solito dove passavano gli eserciti "non cresceva nemmeno l'erba", perché tutto ciò che occorreva era scontato fosse razziato ai territori di passaggio (anche se non erano quelli "nemici").

Però almeno gli eserciti antichi non avevano la possibilità di razziare qualsiasi cosa e ovunque gli saltasse in mente di andarla a prendere, banalmente perché non c'erano i mezzi. Oggi ci sono e sono tutti in mano ai militari che ne possono disporre con l'abbondanza e qualità che chiedono, perché gliela diamo senza nemmeno fiatare.

Tuttavia il mondo dei "padroni" non è nient'altro che un mondo di catene chiuse su se stesse in cui un anello obbliga l'altro ad agire in un certo modo e così tutti sono obbligati a ballare la stessa musica cretina. Così i civili hanno padroni militari cretini, che hanno padroni politici cretini, che hanno padroni economici cretini, che hanno padroni civili cretini. Ogni padrone non vuole essere comandato, vuole solo comandare anche se non sa che ca%%o comandare o cosa significa veramente "comandare", non gli freca niente, agisce come "drogato". L'importante è comandare al fine di comandare e qualche volta "per non perdere il vantaggio di comandare". Che ovviamente non è MAI un vantaggio e saperlo così lo trasforma invariabilmente nella promessa futura di catastrofe, ma pazienza. Tanto non abbiamo nemmeno idea di cosa stiamo comandando, chi lo sta comandando e di preciso per quale motivo.

Siamo nel totale sbaraglio cieco come se fossimo tutti risucchiati dentro un vortice di incoscienza colletiva. Ci stiamo dirigendo verso la catastrofe, al suono di musica digitale e di innovazione tecnologica. Ci stiamo andando festosamente, ma per dirigerci dove?

Semplice, nella mitica Tel Megiddo. Un quadrato di polvere e nulla dove si consuma religiosamente la guerra. No?


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